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Librogame Magnifico 2024, inizia la finalissima: vota il miglior LG dell'anno!

Corti 2024 - Settimana 6

Re: Corti 2024 - Settimana 6

zage ha scritto:

Quel punto del bando sull’utilizzo dei dadi l’ho trovato troppo restrittivo, ma così è, ci si sono scontrati tutti gli altri autori, e quindi pace. Spero che in futuro si possano trovare soluzioni più flessibili.

Tra l'altro è proprio l'unico paragrafo in cui bisogna tirare il dado (mi pare), e anche con il loop ha senso farlo solo 6 volte (e il limite dei lanci è 8). A me dispiace sinceramente per questo corto... vista l'accoglienza generale non penso abbia in ogni caso chance di passare il turno, ma personalmente l'ho trovato molto curato sotto molti aspetti.

mizraim
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Re: Corti 2024 - Settimana 6

FinalFabbiX ha scritto:

Concludo con una riflessione più generale: credo che questa settimana abbia fatto emergere una grossa spaccatura che c'è nel forum, fra chi vorrebbe dei corti impegnati e attuali e chi è affezionato all'idea degli anni 90 dei librogame: dei racconti su temi per bambini/ragazzi, che parlano di combattimenti coi mostri, di azione, di gialli, etc.
Forse, queste ultime persone rappresentano ancora il mercato dei libri interattivi di oggi. Ma mi sembra che il mondo dei libri in generale stia andando verso un'altra direzione. È raro nel 2024 vedere un libro che non abbia temi di attualità. Sta al librogame scegliere se imboccare questa strada o provare a sopravvivere riproponendo il 200esimo reboot di Sherlock Holmes. Secondo me, alla lunga, non è una battaglia che il librogame può vincere.

Non ne sarei così sicuro. Tanto per cominciare prenderei come riferimento non tanto il mercato dei romanzi ma quello dei giochi, perché, per la mia esperienza, i nuovi appassionati di librogame arrivano principalmente da lì (gdr, giochi da tavolo e videogiochi). Queste persone quando comprano un librogame lo fanno soprattutto per GIOCARE non per LEGGERE una storia. Se vai ad analizzare i librogame di maggior successo degli ultimi anni ti accorgerai che hanno quasi tutti una componente ludica significativa.

Poi, prendiamo il mercato dei videogiochi, che è quello che conosco meglio. Negli ultimi 15 anni sono usciti diversi giochi indie che trattano temi d’attualità, anche in maniera brillante, ma sono tutti prodotti di nicchia. Per quale motivo? Provo a dare alcune spiegazioni. Perché alla maggior parte delle persone i temi d’attualità non interessano. Perché anche a coloro a cui interessano non è detto che li vogliano trovare in un gioco, in un romanzo o in un film, in cui magari cercano altro. Infine perché trattare temi d’attualità è complesso e spesso divisivo, aspetto che un editore non può non considerare.

Detto ciò, non dividerei il mondo in “librogame impegnati” vs “librogame per bambini o con i mostri da uccidere”. La realtà è più complessa di così. Tanto per cominciare è possibile parlare di temi d’attualità anche in narrativa di genere. La fantascienza si presta moltissimo alla cosa, ma può benissimo farlo anche un fantasy, un horror, un thriller e persino un giallo. In secondo luogo è possibile scrivere librogame “maturi” senza che siano “impegnati” o trattino temi sociali o politici. Sto parlando di tutte quelle tematiche che hanno a che fare con l’individuo, che sono quasi sempre universali e astoriche, e a cui i lettori sono mediamente più interessati, perché le conoscono meglio (e spesso le vivono sulla loro pelle). Penso che sia questa la vera direzione in cui sta andando il mercato dei giochi narrativi. Il fantasy alla Lupo Solitario, con la sua fantastica leggerezza e spensieratezza, andava bene negli anni ‘80, ma è finito da un pezzo (penso te ne sia accorto). Oggi il pubblico, che è mediamente più maturo di allora, vuole qualcosa di più e penso che molti autori, anch’essi più maturi di allora, stiano quantomeno provando a darglielo.

m0ch
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Re: Corti 2024 - Settimana 6

mizraim ha scritto:

Non solo!

Verissimo, ma lo faccio rientrare nel discorso che facevo sulle autorità che spiano i cittadini, anche per mezzo di delatori. E comunque come dici te questa cosa si scopre solo in uno dei finali, quindi faccio fatica a considerarla "centrale" nella storia wink

m0ch
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Re: Corti 2024 - Settimana 6

m0ch ha scritto:

FinalFabbiX ha scritto:

Concludo con una riflessione più generale: credo che questa settimana abbia fatto emergere una grossa spaccatura che c'è nel forum, fra chi vorrebbe dei corti impegnati e attuali e chi è affezionato all'idea degli anni 90 dei librogame: dei racconti su temi per bambini/ragazzi, che parlano di combattimenti coi mostri, di azione, di gialli, etc.
Forse, queste ultime persone rappresentano ancora il mercato dei libri interattivi di oggi. Ma mi sembra che il mondo dei libri in generale stia andando verso un'altra direzione. È raro nel 2024 vedere un libro che non abbia temi di attualità. Sta al librogame scegliere se imboccare questa strada o provare a sopravvivere riproponendo il 200esimo reboot di Sherlock Holmes. Secondo me, alla lunga, non è una battaglia che il librogame può vincere.

Non ne sarei così sicuro. Tanto per cominciare prenderei come riferimento non tanto il mercato dei romanzi ma quello dei giochi, perché, per la mia esperienza, i nuovi appassionati di librogame arrivano principalmente da lì (gdr, giochi da tavolo e videogiochi). Queste persone quando comprano un librogame lo fanno soprattutto per GIOCARE non per LEGGERE una storia. Se vai ad analizzare i librogame di maggior successo degli ultimi anni ti accorgerai che hanno quasi tutti una componente ludica significativa.

Poi, prendiamo il mercato dei videogiochi, che è quello che conosco meglio. Negli ultimi 15 anni sono usciti diversi giochi indie che trattano temi d’attualità, anche in maniera brillante, ma sono tutti prodotti di nicchia. Per quale motivo? Provo a dare alcune spiegazioni. Perché alla maggior parte delle persone i temi d’attualità non interessano. Perché anche a coloro a cui interessano non è detto che li vogliano trovare in un gioco, in un romanzo o in un film, in cui magari cercano altro. Infine perché trattare temi d’attualità è complesso e spesso divisivo, aspetto che un editore non può non considerare.

Detto ciò, non dividerei il mondo in “librogame impegnati” vs “librogame per bambini o con i mostri da uccidere”. La realtà è più complessa di così. Tanto per cominciare è possibile parlare di temi d’attualità anche in narrativa di genere. La fantascienza si presta moltissimo alla cosa, ma può benissimo farlo anche un fantasy, un horror, un thriller e persino un giallo. In secondo luogo è possibile scrivere librogame “maturi” senza che siano “impegnati” o trattino temi sociali o politici. Sto parlando di tutte quelle tematiche che hanno a che fare con l’individuo, che sono quasi sempre universali e astoriche, e a cui i lettori sono mediamente più interessati, perché le conoscono meglio (e spesso le vivono sulla loro pelle). Penso che sia questa la vera direzione in cui sta andando il mercato dei giochi narrativi. Il fantasy alla Lupo Solitario, con la sua fantastica leggerezza e spensieratezza, andava bene negli anni ‘80, ma è finito da un pezzo (penso te ne sia accorto). Oggi il pubblico, che è mediamente più maturo di allora, vuole qualcosa di più e penso che molti autori, anch’essi più maturi di allora, stiano quantomeno provando a darglielo.

applauso

HarlockHrk
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Re: Corti 2024 - Settimana 6

m0ch ha scritto:

Verissimo, ma lo faccio rientrare nel discorso che facevo sulle autorità che spiano i cittadini, anche per mezzo di delatori. E comunque come dici te questa cosa si scopre solo in uno dei finali, quindi faccio fatica a considerarla "centrale" nella storia

Znes è la persona con cui devi per forza chattare nel corto, quindi è assolutamente centrale... e la sua idendità non è in discussione (malgrado la scopri solo in uno dei finali), quindi personalmente la considero centrale wink

Elaboro meglio:  è completamente centrale il fatto che tua sorella stia cercando di metterti alla prova e si spacci per qualcun altro, istigandoti al reato e mettendoti alla prova come farebbe una spia. (e si definisce anche tale: "spynet") Ne hai certezza soltanto in uno dei due finali, ma anche nell'epilogo quando tua sorella ti fa i complimenti potresti sospettarlo.

mizraim
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Re: Corti 2024 - Settimana 6

m0ch ha scritto:

Perché in questo corto si parla di due potenziali spie (il giardiniere e l’esploratore) al servizio di due potenze dell’epoca (Spagna e Gran Bretagna) in guerra tra loro sullo scenario centro-americano. Il fatto che siano sospettati dal paranoico Ferdinando di essere spie anche se in realtà non lo sono cambia poco, almeno secondo me, anzi è un’idea che ho apprezzato molto. Tra l’altro mi sembra che la stessa idea sia più o meno presente anche in “Il tuo piccolo Pizza”, in cui le uniche spie sono nella mente (ancora una volta paranoica) del protagonista.
In "The Curfew" il tema spia è presente, perché nella società distopica descritta nel corto i cittadini sono spiati dalle autorità, ma non è assolutamente quello centrale. Per questo lo metto al secondo posto anche se sarebbe un ex aequo.

Chiudo dicendo che non mi sembra che nel bando ci sia scritto che la spia debba essere il protagonista altrimenti sarebbero completamente fuori tema anche alcuni corti delle settimane passate, come "Per Speculum, Obscure" e "La Trattativa", che sono pure andati in finale.

Ha molto senso. Probabilmente sono rimasto un po' scottato dall'invenzione della "spia" finale, rileggendo trovo che in questa forma il tema sia più che presente.


m0ch ha scritto:

Detto ciò, non dividerei il mondo in “librogame impegnati” vs “librogame per bambini o con i mostri da uccidere”. La realtà è più complessa di così. Tanto per cominciare è possibile parlare di temi d’attualità anche in narrativa di genere. La fantascienza si presta moltissimo alla cosa, ma può benissimo farlo anche un fantasy, un horror, un thriller e persino un giallo. In secondo luogo è possibile scrivere librogame “maturi” senza che siano “impegnati” o trattino temi sociali o politici. Sto parlando di tutte quelle tematiche che hanno a che fare con l’individuo, che sono quasi sempre universali e astoriche, e a cui i lettori sono mediamente più interessati, perché le conoscono meglio (e spesso le vivono sulla loro pelle). Penso che sia questa la vera direzione in cui sta andando il mercato dei giochi narrativi. Il fantasy alla Lupo Solitario, con la sua fantastica leggerezza e spensieratezza, andava bene negli anni ‘80, ma è finito da un pezzo (penso te ne sia accorto). Oggi il pubblico, che è mediamente più maturo di allora, vuole qualcosa di più e penso che molti autori, anch’essi più maturi di allora, stiano quantomeno provando a darglielo

Mi scuso per la semplificazione. Quel che dici è verissimo e, in particolare, trovo ci siano corti di quest'anno che mi hanno molto sorpreso in tal senso.

FinalFabbiX
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Re: Corti 2024 - Settimana 6

Dopo averci pensato a lungo, e le numerose risposte

3 punti a The Curfew.
Come ho detto, mi è piaciuto molto vedere trattato un tema di attualità e, nello specifico una vicenda poco nota, ossia la proposta di legge britannica di un coprifuoco per i soli uomini. C'è molto coraggio nel presentare un tema del genere, e il coraggio raddoppia nel citare esplicitamente Giulia Cecchettin. Non l'ho trovato moralista, ma volutamente provocatorio: per me apre lo spiraglio a molte discussioni. Il linguaggio scelto è fastidio e sprezzante e richiama quello delle chat sul web.
Ho trovato molto debole la parte game. È poco integrata con il testo, troppo facile, confusionaria.
Sono sollevato che questo corto sia fuori concorso: mi sembra chiaro che dietro ci sia la penna di una vecchia volpe del forum, e questo mi avrebbe creato un piccolo dilemma etico in fase di voto.
Tema rispettato al 100%.

2 punti a Il collezionista di veleni
Sono rimasto genuinamente soddisfatto di ritornare nella mia amata Padova e mi è piaciuto salvare la vita a un personaggio poco noto al di fuori del territorio, ma per cui io ho molta simpatia. Il racconto è scritto con uno stile ispirato ai maestri del giallo e, sebbene io non sia un fan della Christie, trovo che l'imitazione dello stile sia di ottima fattura e che riesca a immergere immediatamente nel periodo della vicenda.
Ho trovato un po' lenta l'introduzione, anche perché ho compiuto tutte le scelte giuste alla prima run, e quindi non ho giocato granché, ma non è un difetto grave: l'opera mi è comunque piaciuta molto.
L'unico vero difetto che ho riscontrato è la gestione del tema. Dopo la discussione sul forum, mi sono convinto che il tema ci sia, però, il modo in cui me l'hanno presentato gli autori, con la vespa inesistente, mi ha fatto confondere e basta.

1 punto a Il tuo piccolo pizza
Anche questo corto, a mio giudizio, appartiene a una vecchia volpe del forum ben riconoscibile. Ho apprezzato molto la scrittura, asciutta e moderna, un po' meno l'organizzazione del corto in sé. Statistiche, prese in giro, metatesto: questo corto è un ingranaggio complesso e perfettamente oliato, ma che finisce per straniare i neofiti e richiede troppe leggiocate per schiudere il proprio messaggio. Concordo con Harlock quando dice che probabilmente tutto questo era nelle intenzioni degli autori e che il problema sono le intenzioni stesse più che la realizzazione.
Viene da chiedersi se davvero l'intento finale fosse quello di far leggere un corto, o di far partecipare il forum a un grosso esperimento psicologico. A partire dai punti e dal paragrafo finale, infatti, si può ricostruire con facilità il percorso dei votanti. Il risultato è un unicum, un'analisi preziosa e rigorosa sui gusti del pubblico. Proprio per questo motivo, credo che il racconto abbia esaurito il suo scopo, e non ci sia bisogno di farlo progredire oltre.
(a proposito, 30 punti)

FinalFabbiX
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Re: Corti 2024 - Settimana 6

mizraim ha scritto:

Znes è la persona con cui devi per forza chattare nel corto, quindi è assolutamente centrale... e la sua idendità non è in discussione (malgrado la scopri solo in uno dei finali), quindi personalmente la considero centrale wink

Elaboro meglio:  è completamente centrale il fatto che tua sorella stia cercando di metterti alla prova e si spacci per qualcun altro, istigandoti al reato e mettendoti alla prova come farebbe una spia. (e si definisce anche tale: "spynet") Ne hai certezza soltanto in uno dei due finali, ma anche nell'epilogo quando tua sorella ti fa i complimenti potresti sospettarlo.

si alla luce del finale C diventa sicuramente più centrale. Che sia possibile capire che è una spia leggendo per primi gli altri finali mi sembra difficile. In ogni caso è una questione poco importante perchè purtroppo quel corto è stato eliminato per altri motivi e da quello che ho capito la sua posizione in classifica è ininfluente ai fini del concorso.

m0ch
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Re: Corti 2024 - Settimana 6

FinalFabbiX ha scritto:

Non l'ho trovato moralista, ma volutamente provocatorio: per me apre lo spiraglio a molte discussioni.

sarebbe interessante, penso che verrebbero fuori tante interpretazioni diverse.

FinalFabbiX ha scritto:

Anche questo corto, a mio giudizio, appartiene a una vecchia volpe del forum ben riconoscibile

Guarda, l'avevo capito io che son qui da un mese smile

m0ch
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Re: Corti 2024 - Settimana 6

FinalFabbiX ha scritto:

Concludo con una riflessione più generale: credo che questa settimana abbia fatto emergere una grossa spaccatura che c'è nel forum, fra chi vorrebbe dei corti impegnati e attuali e chi è affezionato all'idea degli anni 90 dei librogame: dei racconti su temi per bambini/ragazzi, che parlano di combattimenti coi mostri, di azione, di gialli, etc.
Forse, queste ultime persone rappresentano ancora il mercato dei libri interattivi di oggi. Ma mi sembra che il mondo dei libri in generale stia andando verso un'altra direzione. È raro nel 2024 vedere un libro che non abbia temi di attualità. Sta al librogame scegliere se imboccare questa strada o provare a sopravvivere riproponendo il 200esimo reboot di Sherlock Holmes. Secondo me, alla lunga, non è una battaglia che il librogame può vincere.

Nel 1966 usciva negli Stati Uniti la prima puntata di Star Trek.
Sia durante i tre anni di The Original Series, sia negli anni di The Next Generation in cui Roddenberry era ancora in vita, questa serie ha trattato in maniera intelligente, elegante, divertente, fruibile da un pubblico che spaziava da adulti a bambini, una enormità di temi sociali significativi ed impegnati compreso l'apartheid (!).
E lo ha fatto con uomini (e donne e alieni e robot) in calzamaglia che combattevano mostri (alieni), con scene d'azione e indagini come nei "gialli".

Non è l'ambientazione (passata, presente, futura), non è lo stile (western, giallo, azione, ...), non sono le parole chiave "sbandierate" ciò che rende una storia impegnata o attuale. smile2

HarlockHrk
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