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Librogame Magnifico 2024, primo turno: vota il miglior LG dell'anno!

Demoniache Presenze Fortino Librarsi - 6.3%
Games of Death II Marolla Acheron - 0%
Ghasts ‘n Gremlins Di Lazzaro Acheron - 12.7%
Grafomante con Delitto Gherardi Bucciarelli Dracomaca - 7.1%
I Misteri delle Catacombe Angiolino Parapiglia - 1.6%
I Misteri di Babilonia Headline Collin MS Edizioni - 5.6%
Il Caso Victoria Cake Orsini Dracomaca - 0.8%
Il Palazzo dei Misteri Orsini Librarsi - 3.2%
In Cerca di Fortuna e altre storie da Ianua e dintorni Angiolino Plesio - 0%
Kadath Sergi Officina Meningi - 4%
Il Leone Bianco d'Acqua Giuliano GoG - 0.8%
L’Occhio della Furia d’Inverno Ward Giochi Uniti - 3.2%
Le Orme Rosse Orsini Rovagnati Lambda - 7.9%
Lo Stregone della Montagna Infuocata Jackson Livingstone Raven/Vincent Books - 7.9%
Mago Spacca Detective Privato Zamanni Rotelli Autoproduzione - 5.6%
Makthum La Fuga Cecchi GoG - 0%
Metal Heroes and the Fate of Rock Harder Raven/Vincent Books - 2.4%
Nel Vortice del Tempo Bailey Bailey Raven/Vincent Books - 0.8%
Oscura Carcosa Bianchini Aristea - 5.6%
Shugendo Simionato Acheron - 1.6%
Somora La Città della Menzogna Sussner Sussner Raven/Vincent Books - 0.8%
Turno di Notte Hancox Raven/Vincent Books - 4%
Una Notte da Cana Tartarotti MS Edizioni - 8.7%
Verso la Terrasanta Cresci Aristea - 9.5%

Voti totali: 126

Corti 2024 - Settimana 6

Re: Corti 2024 - Settimana 6

1° posto - Il tuo piccolo pizza

Lo spiegone iniziale è un po' denso e l'ho trovato difficile da digerire sul momento. Col senno di poi però è perfettamente integrato nel funzionamento del corto.
Adoro il sarcasmo anche se talvolta, qui, è fortemente anticlimatico.
Mi piace che si indichino le scelte definitive, anche perchè ti fottono. Giocando vien da pensare che sia il caso di evitarle, ma effettivamente per andare avanti si vanno a compiere delle scelte idiote.
Alla prima partita ho chiuso al paragrafo 45, punteggio 0. E tutto sommato, dopo aver letto il paragrafo 2 dopo qualche altra partita, non me ne pento.
Devo dire che è la prima volta nel concorso in cui ho dovuto riavvolgere il nastro e andare a controllare quanti punti avevo fatto, perchè non ero sicuro di essere arrivato al 36 con 15 punti. Comunque sia ho risolto senza appuntarmi niente, quindi direi che passa.
L'accurata descrizione dell'ambiente, unitamente al clima che traspare dall'intera situazione e all'immagine di copertina, mi ha ricordato un manga, Re/Member, interamente ambientato in una scuola, in cui gli ambienti erano rappresentati con una coerenza al limite del maniacale, cosa che però era strutturale ai fini della trama. Ho già visto giochi simili a librigame (nello specifico: Sherlock Holmes: Consulente Investigativo e i suoi derivati, e in particolare l'espansione della villa, i cui casi fanno cagare, ma meccanicamente i pretesti sono buoni) che utilizzano delle mappe per mettere i giocatori nella facoltà di ragionare anche sulla disposizione degli spazi... insomma, questo corto mi ha dato da pensare su un librogame serio, oscuro, ambientato in uno scenario scolastico similmente rappresentato.
Detto ciò: ho qualche problema proprio con le descrizioni di alcuni paragrafi.
Paragrafo 11. In che senso 'ste luci sono collegate in serie? Tipo le luci dell'albero di natale? Non ho mai visto luci del genere in una scuola, solo dei neon. E in che senso, svitandola, scopriamo che dietro qualcuno ha scavato un buco abbastanza grosso da inserire tutta quella roba lì? Quanto è grossa la base di 'sta lampadina? E su che parete è fissata? Non sul soffitto, altrimenti quella roba sarebbe dovuta cadere. Sul muro, dunque? Una classe ha una lampadina piantata così nel muro? Va bene che è un palazzo temporaneo con tanto di Eternit, ma mi pare che qui a livello ingegneristico la cosa lasci davvero troppo a desiderare.
La cosa si ripete al 42. Inizialmente avevo capito che i russi mi fossero entrati in casa, anche se il dubbio che la porta fosse quella dell'ingresso e non la porta della camera mi era venuto. In ogni caso: com'è possibile scappare dal garage senza incrociare chi si trova davanti all'ingresso? La casa è ad angolo e l'ingresso del garage si trova su un'altra via?
Mi piace un sacco la ricerca su internet. Mi ricorda fortemente i giochi della Wadjet Eye Games, che secondo me l'autore o l'autrice ha giocato.
Non concordo nel definire questo corto una trollata. È un corto molto lucido, in verità, che prende in giro i luoghi comuni tipici di questo tipo di narrazione. Ho fatto anch'io qualcosa del genere qualche anno fa, realizzando uno scenario di Mythos che perculava apertamente gli scenari ufficiali con giochetti di questo tipo, e che giocava sull'ingenuità del lettore mettendolo nelle condizioni di seguire false piste che esistevano solo nella sua testa. Credo che lavori di questo tipo siano necessari perchè elevano l'attenzione del lettore, rendendolo consapevole delle scelte che compie mentre gioca. Cosa che a sua volta mette anche anche i designer nelle condizioni di ragionare con più lucidità riguardo a ciò che vanno sviluppando.
Direi è il mio corto preferito finora, nell'intero concorso.
È uno dei pochi che mi ha dato l'impressione di essere un corto molto più grande di quanto non fosse, in realtà. In sole 23 pagine sembra di giocare qualcosa che ha mille ramificazioni. E ce le ha: i paragrafi sono riutilizzati in maniera molto intelligente.
Nessun dubbio sul fatto che sia in tema, direi.
Il titolo è orrendo e fa pensare a un prodotto di gran lunga più ignobile di quello che invece è. Per carità, se Librarsi dovesse decidere di pubblicare questo: cambiateglielo.

2° posto - Il collezionista di veleni

Tematicamente ok. Sbattere la parola "spia" in latino nel nome di un insetto e inserire una pippa mentale del protagonista sul fatto che un personaggio a caso possa essere un spia di una potenza straniera mi sembra una soluzione un po' cheap, ma direi che queste cose occupano parecchio spazio, quindi ci siamo.
Ci sono alcuni errori di battitura e ortografici. Niente di atroce ma comunque qualcosa che si nota, anche perchè l'autore evidentemente ha scelto di adottare un linguaggio ricercato, che però cozza con queste sviste.
Non mi è chiara la differenza tra le due opzioni al par. 3.
Strutturalmente è debolissimo. La parte iniziale è pressochè lineare. La parte di gioco reale è quella dell'indagine, dove però l'unico modo per risolverla è azzeccare il fatto di andare a controllare i veleni, dove peraltro troveremo qualcosa che non siamo andati a cercare. In qualsiasi altro caso non troviamo indicazioni su che fare per curare lo scienziato.
La trama è carina, ed è molto bella l'ambientazione, credo correttamente ricercata, ma su questo medium, con questa impostazione, per me questo impianto non funziona.

3° posto - The Curfew
Tema centrato.
Nella prima parte non si capisce niente nei link. Si clicca su cose varie ma non si capisce che azioni si stanno svolgendo, nè che peso avranno sulla trama.
L'utilizzo di tutti questi anglicismi non richiesti è snervante. Il fatto che si sia in Regno Unito ovviamente non giustifica nulla: è vero che la storia è ambientata là, ma noi la leggiamo in italiano, e quindi dobbiamo avere la percezione di parlare la nostra lingua. Un inglese non usa anglicismi: usa parole nella sua lingua, e allora lo stesso deve dirsi per noi che leggiamo la sua storia con i suoi occhi. Questa cosa è l'equivalente di Adam Driver che interpreta Enzo Ferrari in una storia ambientata in Italia, facendolo parlare in inglese ma con un accento stereotipicamente italiano. Non ha senso. Ferrari non aveva l'"accento italiano" alle orecchie di noi italiani. E infatti il film in questione è stato perculato da tutti.
Bellissimo il funzionamento della chat.
Non ho capito che fare quando dovevo scegliere la canzone. Mi sono riletto velocemente tutto qualche volta ma non ho trovato riferimenti a nessun titolo. Ho provato a usare il nome della sorella, così, a cui c'erano dei richiami nel testo, ma non ha funzionato. Adesso mi guardo i vari spoiler qui sul forum per capire.
Detto ciò oggi mi va di farmi odiare e di fare la morale: ho l'impressione che il gioco, essendo ambientato in questo futuro distopico dove il femminismo ha fatto il giro ed è diventato una dittatura delle donne, si ponga, volontaramente o meno, come una specie di parodia dei movimenti femministi odierni, e questa cosa mi fa schifo. La satira, diceva Pratchett, deve ridicolizzare il potere; prendersela con chi soffre (in questo caso, in primo luogo, donne, tra l'altro citate con nome e cognome, che sono state realmente ammazzate da uomini che portano un cattivo nome all'intera categoria, e in secondo luogo chi cerca di fare qualcosa per sensibilizzare riguardo a ciò una società ancora fortemente patriarcale) non è satira ma bullismo. Voglio sperare che l'autore abbia fatto ciò per errore, o per cattivo gusto, e non effettivamente per presentare un corto che, pur di essere edgy, fa appello al maschilismo incel che va tanto di moda oggi.

FinalFabbiX ha scritto:

Ho appena finito di giocare "Il collezionista di veleni" (la soluzione è piuttosto semplice, ma molto carina). Mi ha fatto sorridere perché Vallisneri è un nome ben noto agli studenti dell'UniPadova. Il complesso di edifici "Vallisneri" è uno dei poli più importanti dell'Università, anche per via della gigantesca mensa in cui si può mangiare un'ottima pizza a 4euro (da pagare rigorosamente in contanti perché non hanno il pos).

Siamo in due, ma per motivi diversi. Qui dalle mie parti Lucio Vallisneri è un noto dj specializzato in musica swing. Vai a ballare boogie woogie e la metà delle volte ti becchi lui in console.

FinalFabbiX ha scritto:

HarlockHrk ha scritto:


Veniamo alla recensione: sono molto incerto su come interpretare questo corto. Mi sembra una trollata ed io non amo le trollate.

Ma anche qui, abbi pazienza, ma a me sembra che il messaggio sia molto chiaro. Il corto vuole farti riflettere sul fatto che tutti noi abbiamo la propensione al complottismo. Il corto normalmente dovrebbe durare 3 paragrafi e presenta una storia di un noiosissimo realismo e invece tu lettore, che vuoi trovare una storia a tutti i costi, te ne infischi delle regole, del buon senso, di quello che dice l'autore stesso e costruisci un'avventura a partire dal niente.

Questa secondo me è la chiave interpretativa corretta. Poi ognuno le dà il valore che vuole. Per me è un lavoro di alto livello.

Capisco cos'è che HarlockHrk chiama trollate, e posso anche accettare il termine. Ma secondo me sono trollate strutturali, necessarie alla costruzione di un meta-gioco sul rapporto tra giocatore e storia. Paroloni, mi rendo conto, ma davvero credo che queste trollate rendano tridimensionale il lavoro, e il giudizio debba tenerne conto.

Poi, se questo non piace, per carità, pace.

il mietitore
Profanatore
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Re: Corti 2024 - Settimana 6

il mietitore ha scritto:

Questa secondo me è la chiave interpretativa corretta. Poi ognuno le dà il valore che vuole. Per me è un lavoro di alto livello.

Capisco cos'è che HarlockHrk chiama trollate, e posso anche accettare il termine. Ma secondo me sono trollate strutturali, necessarie alla costruzione di un meta-gioco sul rapporto tra giocatore e storia. Paroloni, mi rendo conto, ma davvero credo che queste trollate rendano tridimensionale il lavoro, e il giudizio debba tenerne conto.

Poi, se questo non piace, per carità, pace.

Comprendo, apprezzo e rispetto l'opinione che hai espresso e ti ringrazio per avere capito cosa io intendessi. Sono dispostissimo a rivedere il termine che ho usato (trollate) sostituendolo con un più lieve "provocazioni".

Rielaboro con un esempio concreto il motivo per cui non apprezzo questa provazione (e, come dici tu: de gustibus): vado al cinema a vedere Star Wars - Una nuova speranza. Dopo pochi minuti R2D2 e C-3P0 vengono lanciati con la scialuppa di salvataggio. Dalla sala controllo rilevano l'espulsione di una scialuppa senza forme di vita a bordo e, nel dubbio, fanno fuoco lo stesso. Titoli di coda e luci in sala, l'uscita è sul lato destro grazie.

HarlockHrk
Maestro Ramas
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Re: Corti 2024 - Settimana 6

Il tuo piccolo Pizza

Un Corto che ha fatto discutere, come era chiaramente il suo obiettivo.
È giustificatissimo parlare di trollate, anzi: l’intero Corto è una trollata, facendosi beffe di ogni aspettativa del “leggiocatore”-tipo, dei temi, degli sviluppi, dei trope caratteristici del genere e di chi lo fruisce abitualmente. Già il fatto che la prima cosa di cui ti si parla sono le scelte definitive dice tanto: perché mai specificarlo? Il punto di un LG non è scoprire da soli la storia e i suoi risvolti, più o meno attesi? Poi c’è lo spoiler iniziale con la lista degli “achievement”. Insomma, sembra dirti tutto per invogliarti a scoprire tutto; solo che poi…
Tutto ciò che scriverò, quindi, è già di certo stato messo in conto dall’autore e stuzzicato intenzionalmente: è un’opera alla Hideo Kojima, dove ogni momento, fin dalla presentazione, è studiato a tavolino per suscitare determinate reazioni da parte della community dei giocatori (e per far cercare - e trovare! - elementi che alimentano solo segoni mentali senza costrutto).

È già significativo che nessuna delle 4 qualità rispecchi completamente il lettore-tipo e i suoi ideali: “mente” viene rovinato dal fatto che è una mente allenata da Facebook, “cuore” piace a tutti ma perché è un attivista, “spirito” è un perditempo inutile in una società nichilista e antireligiosa, “corpo” chiaramente è vanità pura e l’autore sa che, in un contesto non fantasy, è tipico dei personaggi che muoiono prima della fine.

Soprattutto, il Corto vuole creare una dissonanza cognitiva nel lettore. A parte il fatto che l’avventura devi cercartela a forza, per tutta la lettura non ho mai potuto scrollarmi di dosso la sensazione che nulla avesse senso. A partire dalla premessa: è il tuo EX liceo, ormai vai all’uni, ma che vuoi saperne che intanto non hanno riattato l’aula e ci hanno messo una luce notturna? Poi entro in un edificio di notte a indagare su quello che ritengo un mistero e… tengo la musica in cuffia accesa. Poi la ricerca su internet dove nessuna informazione ha uno straccio di legame concreto con l’inesistente “mistero”. Decidi chi è la vittima del presunto complotto, e ti complimenti da solo. Capisci che domattina sarà troppo tardi… ma chi te lo dice? La tua Mente, nutrita da Facebook. E poi corri a scuola per avvisare una persona che, se non sei un cretino integrale, sai perfettamente che non può certo essere lì alle due del mattino. Un completo non sequitur.

Intanto intervengono i paragrafi irraggiungibili, che passi un po’ di tempo a scervellarti su come raggiungere. E riprovi a ottenere i punti che ti mancano per arrivare all’epilogo che ormai sai già a che paragrafo è, perché intanto sei arrivato a un finale. E quindi ti chiedi come sia possibile arrivarci da altri due paragrafi, nei quali è elencato come opzione. E poi hai provato tutte le opzioni e hai capito che non c’è nessun numero di telefono nascosto, e nessun modo per avere 18 punti. E quindi leggi l’Epilogo, che pur essendo l’unico paragrafo razionale, non ha senso comunque: perché prendere spunto proprio da Pizzagate? E perché questo titolo, se non per creare un mistero che poi è una bolla di sapone? E perché… LA CACCA!

Scherzo simpatico, dai. E posso capire come mai qualcuno lo consideri eccellente. Di sicuro lo apprezzo di più di certi rompicapo visti in passato, con stanze chiuse, blocchi da spostare, raggi laser e finale comunque negativo dopo tanta fatica.
La scrittura non mi ha entusiasmato. Tryhard la definirei, per restare nella scia di FOMO, incel, redpill e altri termini letti in questo thread. Mi ricorda un po’ gli eccessi di un precedente Corto su qualcuno che si trasformava in animali; meno esasperato, ma lo stile è quello. C’è anche qualche errorino qui e là (tipo “fear DI missing out”), e i dialoghi non sono molto solidi. Comunque vada, è già un classico del concorso.

—————

Il collezionista di veleni

Capito: è il turno dei racconti del gomblotto bigsmile
Anche qui, come nel Pizza, non c’è proprio nessun intrigo e, pertanto, la spia sta solo nell’immaginazione dei protagonisti. Come dissi in precedenza, sembra che il vero tema del concorso sia l’andare fuori tema bigsmile

È un peccato che uno stile di scrittura “da librogame” e una premessa molto suggestiva vengano sminuiti da uno svolgimento del gioco molto semplice, che solo nelle buone intenzioni dell’autore può dirsi basato sull’abilità del giocatore. Nulla ci vieta di arrivare del tutto casualmente alla soluzione, anche se la strada che ho scelto io ha la sua logica (Il ragno non fa nulla per ribellarsi ed è un colpevole troppo ovvio; la domestica ha avuto una reazione troppo genuina al ragno per aver aggredito Vallisneri, che probabilmente lo stava studiando fuori dalla gabbia; il domestico viene introdotto troppo presto, è palesemente una falsa pista. Parlo quindi con l’inglese, non ne ricavo granché, dunque passo a esaminare lo studio: il ragno è sempre troppo ovvio, perciò guardo gli appunti e poi l’armadio, ed ecco la soluzione). Se ci fossero stati dei paletti, dei check, un qualche sistema per fare in modo che certe azioni andassero eseguite in rigorosa sequenza - per farla breve, un true path, seppur non ferreo - la rigiocabilità ci avrebbe guadagnato; così com’è, è troppo facile. L’ipotesi del complotto viene anche presentata troppo presto, prima che inizi l’indagine vera e propria, e già non è credibile di per sé; figuriamoci quando viene presentata subito come una fisima del protagonista…
Infine, troppi paragrafi vengono impiegati per il preambolo della parte giocata vera e propria, con solo un paio di bivi fittizi a dare l’illusione di interattività.

Davvero gradevole la narrazione, pur con qualche scivolone vistoso: in particolare la prima frase del paragrafo 23, dove il soggetto “armadio” viene legato al verbo che si riferisce alla collezione; ma anche il 21, con “è scosso da sussulti e il respiro affannoso” seguito pochissimo dopo da “respira a fatica”. Pregevolissima la parte iconografica, a partire dalla copertina.

Stilisticamente è forse il Corto che mi è piaciuto di più finora, ma non posso sorvolare a cuor leggero sulla debolezza della parte giocata.

——————

The Curfew

SPETTACOLARE.

I commenti al tema trattato sono esattamente quelli che mi aspettavo. E, per restare nell’atmosfera del gomblotto che permea questo girone di Corti, azzardo l’ipotesi che l’autore abbia fatto in modo di finire fuori concorso esattamente per questo motivo: ottenere “troppi” consensi e, magari, superare il girone avrebbe creato un “caso” molto imbarazzante, persino pericoloso, per il forum e la community tutta. Non credo di doverne spiegare i motivi, e ho trascorso francamente troppo tempo a leggere estremismi dell’una e dell’altra fazione per non sapere già, in tutti i dettagli, che cosa verrebbe fuori da una discussione dedicata.

Al di là della storia:
- l’attinenza al tema del concorso è così solida, che fa paradossalmente apparire fuori concorso un buon numero di opere apparse finora;
- questa è l’impostazione che dovrebbe avere qualsiasi buon Corto. Paragrafi brevi e numerosi, partita “secca” che si esaurisce in pochi minuti, niente spazio sprecato con giri di paragrafi a vuoto (ok, c’è un piccolo loop, ma è coerente e limitato), varietà, scelte vere non telefonate, un piccolo divertissement (in questo caso il rhythm game), immersione totale nel setting, finali multipli effettivamente alternativi, nessuna piaggeria o strizzata d’occhio verso il lettore “tipo”. E tutto questo senza farsi beffe del format e dei suoi appassionati, come ha fatto il Pizza.


Classifica della settimana:
3 punti - The Curfew
2 punti - Il tuo piccolo Pizza
1 punto - Il collezionista di veleni

EGO
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Re: Corti 2024 - Settimana 6

La mia classifica è:

1° - The Curfew
2° - Il tuo piccolo Pizza
3° - Il Collezionista di Veleni

Il primo è molto originale e coraggioso nell’introdurre questa distopia dei PMS, che dai vostri commenti scopro non essere poi così distopica! yikes  L’argomento spinoso viene trattato magistralmente fornendo materiale per soddisfare l’una e l’altra campana (questo meccanismo, che è rinvenibile ad esempio in First Blood/Rambo, ha un nome preciso che però non ricordo): a seconda delle proprie opinioni si può dire “Bravo autore, ci hai illustrato le derive che possono prendere dei ragionamenti estremi!” come “Bravo autore, hai messo alla berlina la meschinità di chi rifiuta di vedere il problema!”.
Ma il vero pregio del Corto è un altro: l’autore gioca con le aspettative del leggiocatore, che dopo essersi chiesto quando diavolo comincia finalmente la leggiocata (tutti quei paragrafi iniziali collegati solo per descrivere il mondo in cui ci muoviamo…) scopre che le parti con gli enigmi non sono affatto il vero gioco: quello viene dopo quando ci intratteniamo a parlare col misterioso interlocutore. E da lì in poi il tema della spia si è palesato in maniera pesante ed efficacissima. Sulle prime tutte le pappardelle sulle videocamere, sui sospetti che ci fossero delle spie online, ecc. mi erano sembrate solo un pretesto per entrare in tema, e probabilmente l’autore avrà voluto anche giocare con questa impressione, ma da quando comincia il dialogo ho avuto veramente l’impressione di stare sulla graticola con uno che vuole estorcermi informazioni facendomi fare un passo falso! È ovvio che mangiata la foglia un leggiocatore sceglierà come ho fatto io le risposte più evasive o che lo espongano di meno, ma immagino che anche questo fosse un giochino metanarrativo da parte dell’autore con un leggiocatore che sa che quest’anno sono di scena le spie. Gli altri finali ce li possiamo sempre leggere dopo con calma.
Geniale il passaggio dal 66 al 17, visto che “calcolare” il titolo della canzone ovviamente ci porterà via un po’ di tempo! smile2
Purtroppo lo slang da videogiocatore mi è un po’ alieno, ma credo che sia solo un problema mio.
Peccato che sia stato dichiarato subito fuori concorso, questa rivelazione ha tolto un po’ di pathos alla votazione e forse ha anche condizionato qualche voto (che poi non sarebbe cambiato niente, ma la sorpresa di scoprirlo fuori concorso solo dopo il voto sarebbe stata un bel coup de théâtre). sad

Il tuo piccolo Pizza è un Corto ricchissimo, con un sacco di elementi e di trovate: abilità tra cui scegliere, il sistema di ricerca tramite numeri in rosso, il punteggio finale, l’anticipazione dei percorsi “definitivi”, ecc. Probabilmente troppi per la dimensione in cui è costretto e l’impressione è che l’autore abbia dovuto tagliare un bel po’ di roba per farcelo stare tutto nei confini imposti dal bando. Il risultato è comunque ammirevole e godibile, ma anche un pochino confuso (all’inizio avevo capito che il protagonista fosse uno studente universitario ma poi il preside lo riconosce come liceale). Nessuna nota particolare sulla qualità della scrittura.
La prima impressione era stata quindi positiva ma con qualche riserva, poi dai vostri commenti ho colto il vero nocciolo del Corto e mi è sembrata una genialata! smile2  Quindi alla fine il fatto che fossi arrivato al 45 con 0 punti non voleva dire che la mia performance era stata scarsa, anzi… cool2  Anche qui si gioca un po’ a livello di metagaming e l’assenza dell’uso di Spirito potrebbe non essere dovuta a eventuali tagli alla prima stesura più lunga ma un altro gioco con il leggiocatore, che ovviamente leggendo che non serve a niente si immagina che in realtà sia una qualità importantissima!

Il Collezionista di Veleni è anch’esso buono e aggiunge all’originalità quel po’ di documentazione che sempre nobilita un’opera. Infatti non sapevo proprio chi premiare tra questo e Pizza. Essendo uno SLTA si basa però quasi interamente sulla parte scritta e questa non è proprio perfetta al 100%: già all’1 si comincia con “intenta potare” e non “A potare”, così come al 12 c’è una virgola ballerina, ecc. Cazzatine, e quest’anno in concorso abbiamo visto orrori nemmeno paragonabili a queste sciocchezzuole, però si notano di più proprio in virtù della elevata qualità del resto del Corto.
La declinazione della spia è semplicemente geniale, però come già detto a leggiocare il Corto ho percepito una sequenza come comica: alla prima leggiocata avevo interrogato i due domestici senza cavare un ragno (eh…) dal buco, alla seconda ho optato per le altre due opzioni scoprendo che aprivano molte più alternative. Così mi sono immaginato che mentre il povero professore agonizzava io con tutta calma torchiavo l’inglese e rovistavo tra le sue cose! smile2

Nel complesso questo è stato per me il girone più interessante, anche se per la natura di certi Corti immagino che non ci sia materiale da podio.

GGigassi
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Re: Corti 2024 - Settimana 6

EGO ha scritto:

E, per restare nell’atmosfera del gomblotto che permea questo girone di Corti, azzardo l’ipotesi che l’autore abbia fatto in modo di finire fuori concorso esattamente per questo motivo: ottenere “troppi” consensi e, magari, superare il girone avrebbe creato un “caso” molto imbarazzante, persino pericoloso, per il forum e la community tutta.

Azzardo un'ipotesi ancora più complottara che nasce da alcuni sospetti che mi son venuti leggendo i corti e le recensioni. Gli autori de "Il tuo piccolo Pizza" e "The Curfew" sono in realtà la stessa persona che ha presentato il primo con la sua vera identità e il secondo con un'identità falsa. Ovviamente l'esclusione del secondo è voluta. E' incredibile che siano stati sorteggiati nello stesso girone però chissà, vediamo se ci azzecco. Credo di sapere anche chi sia l'utente autore dei due corti bigsmile

m0ch
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Re: Corti 2024 - Settimana 6

m0ch ha scritto:

EGO ha scritto:

E, per restare nell’atmosfera del gomblotto che permea questo girone di Corti, azzardo l’ipotesi che l’autore abbia fatto in modo di finire fuori concorso esattamente per questo motivo: ottenere “troppi” consensi e, magari, superare il girone avrebbe creato un “caso” molto imbarazzante, persino pericoloso, per il forum e la community tutta.

Azzardo un'ipotesi ancora più complottara che nasce da alcuni sospetti che mi son venuti leggendo i corti e le recensioni. Gli autori de "Il tuo piccolo Pizza" e "The Curfew" sono in realtà la stessa persona che ha presentato il primo con la sua vera identità e il secondo con un'identità falsa. Ovviamente l'esclusione del secondo è voluta. E' incredibile che siano stati sorteggiati nello stesso girone però chissà, vediamo se ci azzecco. Credo di sapere anche chi sia l'utente autore dei due corti bigsmile

Sarebbe stato possibile presentare due lavori? Intendi che è d'accordo coi giudici O_O .... Non lo credo possibile, anche perchè con un corto fuori concorso questo è un girone più facile, dato che devi risultare  più gradevole solo rispetto a un corto e non a due.

mizraim
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Re: Corti 2024 - Settimana 6

mizraim ha scritto:

Sarebbe stato possibile presentare due lavori? Intendi che è d'accordo coi giudici O_O .... Non lo credo possibile, anche perchè con un corto fuori concorso questo è un girone più facile, dato che devi risultare  più gradevole solo rispetto a un corto e non a due.

ha usato un'identità falsa per uno dei due. Non ci vuole niente a partecipare al concorso con un'identità falsa.

m0ch
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Re: Corti 2024 - Settimana 6

m0ch ha scritto:

mizraim ha scritto:

Sarebbe stato possibile presentare due lavori? Intendi che è d'accordo coi giudici O_O .... Non lo credo possibile, anche perchè con un corto fuori concorso questo è un girone più facile, dato che devi risultare  più gradevole solo rispetto a un corto e non a due.

ha usato un'identità falsa per uno dei due. Non ci vuole niente a partecipare al concorso con un'identità falsa.

Dal prossimo anno sarà meglio chiedere lo SPID  smile2

giax
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Re: Corti 2024 - Settimana 6

m0ch ha scritto:

mizraim ha scritto:

Sarebbe stato possibile presentare due lavori? Intendi che è d'accordo coi giudici O_O .... Non lo credo possibile, anche perchè con un corto fuori concorso questo è un girone più facile, dato che devi risultare  più gradevole solo rispetto a un corto e non a due.

ha usato un'identità falsa per uno dei due. Non ci vuole niente a partecipare al concorso con un'identità falsa.

Quindi un tizio avrebbe scritto due cortigame (di cui almeno uno, curfew, molto curato), due file delle soluzioni, creato un'identità falsa, e partecipato due volte al concorso, e non contento in uno avrebbe anche creato un loop coi dadi che lo avrebbe squalificato da quest'ultimo per non rischiare di vincere con l'identità falsa o per non andare al podio due volte? (al posto suo sarei continuamente andato al bagno con una scusa per riapparire con barba e baffi finti, inscenando entrambe le identità, tipo Mrs Doubtfire). Wow, una vera ipotesi del complotto! (il protagonista di Pizzagate ti spiccia casa) bigsmile

Ti auguro col cuore di averci preso!

mizraim
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Re: Corti 2024 - Settimana 6

L'autore/autrice misteriosa de "Il Piccolo Pizza" ha scritto:

GGigassi ha scritto:

all’inizio avevo capito che il protagonista fosse uno studente universitario ma poi il preside lo riconosce come liceale

La protagonista è un'universitaria fuori sede ai primi anni e infatti a inizio corto sta tornando a casa dalla stazione proprio per passare dei giorni in famiglia dopo l'uni. Quando il preside la trova fuori dalla scuola, il preside la vede lì davanti al liceo e dà per scontato che sia un liceale: difficilmente il preside ricorda con esattezza chi si è diplomato, né può rendersi conto della differenza, specie di notte in una situazione come quella. La protagonista ne approfitta usando la propria mente/cuore.

GGigassi ha scritto:

l’assenza dell’uso di Spirito potrebbe non essere dovuta a eventuali tagli alla prima stesura più lunga

Confermo che la prima stesura sforava di circa 4 pagine, ho dovuto poi tagliare e spostare alcune parti nelle soluzioni. Però ho scelto di inserire una caratteristica inutile coscientemente:
1) volevo giocare con un tropé narrativo. Ci ho pensato perché succede in alcuni videogiochi che al giocatore venga dato un oggetto dichiaratamente inutile; tutti prendono tale oggetto subito perché sanno per certo che in realtà si trasformerà in un oggetto potentissimo prima o poi
2) in un corto che prende in giro i complotti, mi pareva doveroso inserire una presa in giro al complotto più antico dell'umanità: la spiritualità/superstizione. Molte religioni si basano sull'idea che essere spirituali ti porti un beneficio invisibile, un paradiso che non si può verificare e simili.


HarlockHrk ha scritto:

tolto l'errore del collegamento 21->11 (che considero una svista)

HarlockHrk ha scritto:

l'epilogo al paragrafo 2 con tanto di "hai capito come funziona il gioco?"

HarlockHrk ha scritto:

nel par. 35 si fa rifermento a numeri di telefono inesistenti

Vorrei precisare che nessuna di queste è una svista, né sono meccaniche di mie invenzione: si tratta di stratagemmi che ho preso da Dimensione Avventura/Sortilegio, in cui era normale che ci fossero delle scelte impossibili allo scopo di confondere il lettore: incantesimi inesistenti, chiavi che sembrano importanti ma non hanno nessun uso e simili.
Ho scelto il paragrafo 11 perché, se cliccato per sbaglio, consente al lettore di tornare indietro, visto che all'interno dell’11 ci sono dei numeri in rosso.
L'inizio del paragrafo 2 con "hai capito come funziona il gioco?" non voleva essere un insulto, ti spiego il perché. Io ho fatto attenzione a scrivere il corto così da rendere questo paragrafo irraggiungibile, ma può capitare una svista, così ho lasciato un avvertimento per il lettore. È anche una citazione: in alcuni libri passati si usava il paragrafo 2 come tutorial per insegnare ai lettori la narrativa interattiva: se il lettore non capiva il concetto di bivi e non saltava al paragrafo ma invece continuava a leggere, il paragrafo due gli diceva "no, fermati!". Spero di aver chiarito alcuni dubbi, per qualsiasi cosa, rimango a disposizione.
Grazie per aver letto e recensito il mio corto, mi ha fatto piacere leggere la tua opinione.
E grazie anche agli organizzatori per tutto l'impegno, la passione e il tempo che ci mettono per creare questo bello spazio di lettura e condivisione delle opinioni.

giax
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