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Re: I giochi di ruolo e i blog, in italia funziona ancora?
Conigliomannaro ha scritto:Dovrei iscrivermi al solito forum di cazzari che parlano di collezionismo e teoria forgita e il canone originale dell'ambientazione? Quando magari è mercoledì e tu devi preparare una sessione per venerdì sera...
concordo...
purtroppo dove non ci sono molti giocatori non c'è comunità e non c'è aiuto...
a parte heroquest e d&d/pathfinder in italia non credo ci siano grandi comunità...
"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM http://www.caponatameccanica.com
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Re: I giochi di ruolo e i blog, in italia funziona ancora?
Mornon ha scritto:purtroppo dove non ci sono molti giocatori non c'è comunità e non c'è aiuto...
a parte heroquest e d&d/pathfinder in italia non credo ci siano grandi comunità...
Difficile essere attratti da giochi che hanno poca distribuzione e generalmente i grandi distributori che devono imbarcarsi in traduzioni scelgono cosa importare con logiche che non hanno nulla a che vedere con la qualità intrinseca del prodotto (d'altronde il primo interesse dei distributori è fare margine)
Quanto ai piccoli distributori sono encomiabili, ma non creano community.
Una grande barriera da noi purtroppo è dovuta alla lingua.
Comunque tornado alla domanda del topic penso che l'editoriale dell'ultimo Dm magazine mi dica che la risposta ad essa è no, la cosa non funziona.
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Ursha
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Re: I giochi di ruolo e i blog, in italia funziona ancora?
Ni
Quello che mi chiedo io, ci sono dei Download di aventure della BECMI che sono in giro in rete dal 1997 e seguire, ora io mi chiedo ma perché mai a fine anni novanta la gente condivideva il materiale in modo massiccio, c'erano dei siti con 20-30 documenti, e adesso non condivide più una fava nessuno?
...Posso anche capire per la comunity dell'OWoD (che, comunque, secondo me da più segni di dinamismo che non quella dell'NWoD) sia così passiva, è sempre stata un po' fatta così (nel senso che, tendenzialmente, nessuno posta MAI niente di utile e se hai bisogno di aiuto è più facile che ti becchi dieci pernacchioni che non una risposta utile) però secondo me deve essere successo qualcosa proprio a livello di utenza perché non è possibile che nessuno abbia un documento, un AP, un qualcosa, ma giocano o non giocano? Ci siam rimasti solo Ursha e Viridovix, oltre ai giocatori 3.5 e 3.75 e Sine Requie ? Ha io mi son ritirato quindi non valgo anche se pubblico lo stesso.
ORCO NON LASCIARE CHE IL SOLE TRAMONTI SU DI TE DA QUESTE PARTI. -Scritta in elfico incisa su un tronco d'albero in una foresta incantata
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Conigliomannaro
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Re: I giochi di ruolo e i blog, in italia funziona ancora?
Conigliomannaro ha scritto:ora io mi chiedo ma perché mai a fine anni novanta la gente condivideva il materiale in modo massiccio, c'erano dei siti con 20-30 documenti, e adesso non condivide più una fava nessuno?
Ammetto che se l'unico sito italiano esclusivamente dedicato alla pubblicazione che io conosca è il Chimerae Hobby Group, ed esse riguardano prevalentemente D&D BECM e AD&D, un po' di T&T e di old Cthulhu.
Poi abbiamo questa community, quella di uno sguardo nel buio e la community di heroquest. Il resto è marginale.
In inglese la quantità di download è sicuramente maggiore, ma i marchi supportati sono bene o male gli stessi per ciò che ho potuto osservare io.
Provo a fare alcune considerazioni sul target di mercato.
Primo le presone che oggi lavorano dietro alle community della BECM e di Heroquest (quelle che negli anni 80 e 90 compravano i giochi) generalmente attualmente hanno 30-50 anni e a quei giochi in alcuni casi ora giocano i loro figli. Sono nati in un un mondo in cui se volevi giocare una volta comprato il gioco poi dovevi per forza modificare un po' le regole. Temo che la generazione successiva si sia trovata le regole degli altri già pronte e si sia adagiata sugli allori, per cui in percentuale ci sono meno persone ora che producono.
Secondo, (questa è una mia impressione che non ho dati per suffragare) IMHO la pretora di manuali con regole e meccaniche, che ha pesantemente sorpassato come quantità quelli di pura ambientazione, potrebbe indicare che gli editori si sono orientati verso un segmento di mercato a cui piaccia la pappa già pronta. Perché fare la fatica di scrivere una classe di prestigio, quando ogni manuale di una regione di Faerun me ne fornisce 10 nuove, così come il manuale degli dei?
Terzo, farsi il mazzo sei mesi per pubblicare un supplemento che leggeranno "4 sfigati in croce", richiede passione e dedizione al proprio gioco e la rinuncia ad utilizzare il proprio tempo per fare altre cose. Persino io potrei immaginare cose migliori da fare invece che scrivere appendici per Kata Kumbas.
Ciò comporta che:
a) con l'attuale stile di vita che satura il tempo delle persone, temo che sempre meno persone spenderanno tempo e fatica in progetti utopici.
b) sia più facile aprire un sito per lamentarsi che si stava meglio quando si stava peggio, piuttosto che scrivere 4 pagine di proposte.
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Re: I giochi di ruolo e i blog, in italia funziona ancora?
Ursha ha scritto:Terzo, farsi il mazzo sei mesi per pubblicare un supplemento che leggeranno "4 sfigati in croce", richiede passione e dedizione al proprio gioco e la rinuncia ad utilizzare il proprio tempo per fare altre cose. Persino io potrei immaginare cose migliori da fare invece che scrivere appendici per Kata Kumbas.
Ciò comporta che:
a) con l'attuale stile di vita che satura il tempo delle persone, temo che sempre meno persone spenderanno tempo e fatica in progetti utopici.
b) sia più facile aprire un sito per lamentarsi che si stava meglio quando si stava peggio, piuttosto che scrivere 4 pagine di proposte.
tristi verità...
ropily ha scritto:a proposito, sono tornato a scrivere qualcosa di tanto in tanto sul mio blog che si può considerare riaperto:
Old fantasy rpg blog
ciao a tutti
ah... molto bene!! un blog che ho sempre frequentato, ma che purtroppo va troppo veloce per me (un post al giorno o giù di li!!!)
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