Ultimamente causa lavoro non ho avuto più molto tempo per dedicarmi al librogame, avrò scritto altri 10 paragrafi in croce su di un munacello ropmiscatole
Comunque io e No'Akei stiamo lavorando a dare maggior corpo alla personalità di Farnese, visto che la sua storia nel GdR è andata avanti (molto più avanti degli eventi coperti dal librogame).

http://ihoschronicles.wordpress.com/201 … a-cremisi/

Per il titolo definitivo ci stiamo orientando verso "La Dama delle Spine" su suggerimento della protagonista.

Prodo ha scritto:

Il personaggio e la sua storia in effetti si sono molto evoluti e caratterizzati... Mi incuriosisce sapere come tutto questo verrà trasposto in ambito librogame...

Diciamo che più che evolvendo il personaggio sta prendendo "corpo". Quando lo scorso inverno è nata Farnese, all'inizio aveva solo il cognome e una biografia di 5 righe.
Essendo sempre stato utilizzato in 1 vs 1 la storia è immancabilmente ruota attorno all'unico protagonista esistente (oltre ad utilizzare molte molte miniature ed anche elementi scenici per restare "focalizzati" ), in caso contrario le partite giocate in questa maniera finiscono per diventare dei semlici E.U.M.A.T.E.
Persino il nome inizialmente non c'era, fino a quando tutti per rispetto la chimavano "Dominicella Farnese" non era mai apparso necessario. E' stato quando ho proposto di scrivere la cronaca delle partite invece che come un preciso racconto degli eventi giocati, come delle lettere che si soffermassero solo su alcuni dei punti salienti (l'ultima è il riassunto di ben 3 sessioni gioco e 20 stanze) raccontati dal punto di vista di Farnese che è stato necessario mettere un nome in firma.
In questa maniera inoltre la donna ha acquisito un padre, e ha dovuto decidere in che termini "porsi" con la famiglia che plausibilmente in un modo simil settimo-ottavo secolo dopo Cristo non accettava la sua scelta di vita.
Sono comunque elementi che restano in un piano secondario rispetto alle avventure alla ricerca di eretici da distruggere e soluzioni per svelare inquietanti misteri. Un buon 50% del tempo di gioco Farnese lo impiega per spiccare teste a maggior gloria della sua sacra protettrice, la maggior parte del resto del tempo a trovare un altro bersaglio su cui sfogare la sua "foga repressa" ma certo Farnese ha acquistato delle cose che le piacciono, altre che non sopporta e una maggiore definizione dei suoi imperativi morali, oltre ad essere diventata via via più sadica.
Devo dire che quando la guerriera ha risposto al drago che la stuzzicava con voce afflitta: "Mi sembra di sentire i discorsi che fa mio padre" sono rimasto piacevolmente sorpreso.

Detto questo, a mio parere in un librogame che racconta il ritorno alla porta del diavolo alla ricerca degli stregoni che si sono rifugiati nella valle di Nemis dopo la dipartita dell'ultimo sacerdote della Dea, non è pensabile di fare evolvere un personaggio, però l'evoluzione che il personaggio sta avendo nel gioco può certo avere un effetto importante nel momento in cui si andrà a revisionare il prodotto per limarlo, sforbiciarlo e rimpolparlo.

Chi lo sa, magari un giorno ci sarà anche un sequel, ma per ora sto rivedendo al ribasso il mio tempo libero e allungando oltre il prossimo anno la mia deadline per il progetto.

Prosegue a piccoli passi con frequenti pause: niente di male, ma ti prego di non abbandonarlo, sarebbe un'ottima occasione che va in fumo...

In ogni caso, anche se allunga i tempi, concordo in pieno con la tua decisione, soprattutto nell'estrema attenzione che metti nel beta testing...