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La città medioevale

La città medioevale

Nei primi secoli del medioevo le città romane erano città Romane diroccate: poco più (condotteieri re, e reucci quando avevano fondi e mano d'opera specializzata facevano manutenzione e costruivano edifici nuovi se potevano e volevano), poco meno.
(Lo pubblicherò a puntate e lo correggerò giorno per giorno: alla fine dovrebbe uscirne un lavoretto simpatico).

Abitazioni: https://www.librogame.net/index.php/for … p=1#p29398

Basiliche: https://www.librogame.net/index.php/for … p=1#p29398

Teatri: https://www.librogame.net/index.php/for … p=1#p29398

La città romana
*Abitazioni
Fonamentalmente la maggior parte degli edifici sono insule: cioè dei condomini a pianta quadrata dai tre agli otto piani d'altezza, otto era il limite massimo. Più il quartiere si trova in alto nella scala sociale cittadina migliori sono i materiali impiegati: quelle nei bassi fondi erano delle trappole quasi mortali che crollavano e andavano a fuoco molto facilmente, quelle nei quartieri "alti" sono sopravvissute secoli col minimo di manutenzione.
Le insulae sono fatte in muratura: cioè file di mattoni disposte ad opus quadratus, tenuti insieme da malta e coperti con una spessa crosta d'intonaco, il tutto più o meno "alleggerito" da conglomerato cementizio e travi di legno. I soffitti erano, per lo più, sostenuti da trabeazioni lignee massicce.
Al pian terreno delle insulee stavano: botteghe, negozi, locali e le case dei ricchi.
Le case potevano essere dotate di: riscaldamento centralizzato (ipocausto) e allacciamento all'acqua corrente.
L'ipocausto era una fornace su cui bolliva un'enorme pentolone (cladera) che faceva affluire vapore caldo in camini che attraversavano la casa; l'acqua corrente riempiva un serbatoio nei pressi dell'abitazione: per entrambi i servizi era avvantaggiato chi si trovava al pian terreno.
Per quanto riguarda le altre funzioni corporali c'erano delle sorta di gabinetti (dove esistevano le fognature) ma erano costruiti sempre e solo al pian terreno. Chi si trovava ai piani superiori doveva fare tutto in pitali e scendere a svuotarli in latrina o dalla finestra.
In teoria era vieta buttare sudiciume dalla finestra ma visto che il divieto è reiterato più volte e visto che accidentalmente molti scrittori c'informano che esistevano quartieri (ed epoche) dove, se non camminavi sotto i portici, rischiavi di prenderti orina, feci, cocci e scarti di cucina in testa, la cosa doveva dar pensiero all'amministrazione cittadina.
In certe città gli orinatoi pubblici erano gestiti dai tintori: tu andavi lì e orinavi ma la tua orina non finiva nella cloaca: bensì in giare di pietra o di coccio che poi venivano trasportate in un cortile assolato dove c'erano serie di enormi giare di pietra colonizate da batteri che trasformavano l'orina in ammoniaca. L'ammoniaca veniva usata in diversi procedimenti industriali, in specie la tinutura dei tessuti, o dai lavandai per togliere le macchie più ostinate e sbiancare la lana.
Tutte le finestre e gli altri serramenti erano chiuse con ante di legno ma in genere erano incardinate dall'interno e si aprivano sempre all'interno della stanza (per una legge romana che obbligava i costruttori a non sprecare suolo pubblico con porte che si aprivano verso l'esterno). Le finestre di chi poteva permetterselo erano chiuse con impannate cioé telai di panno grezzo impermeabilizzato con cera e altre sostanze, le finestre dei ricchi erano chiuse con lastre di vetro e quelle dei ricchissimi e di certi edifici pubblici con tasselli di selenite (un'alabastro molto trasparente) e altre sostanze minerali trasparenti.
Le abitazioni che non erano munite di ipocausto venivano riscaldate con bracieri che venivano posti nei camini o sfiatatoi (quando l'edificio ne era munito), l'illuminazione era affidata alle lampade a olio.

Come si trasformano
Gli edifici costruiti con materiali più scadenti vengono distrutti per primi dall'obsolescenza e da altri accidenti, gli edifici costruiti con materiali migliori si conservano: a Marsilia e in tutte quelle città della Gallia che non erano state spianate dagli Unni nella parte orientale, o dagli Arabi (e Visigoti e Burgundi) nella parte occidentale continueranno a esistere le insulae fino all'età Carolingia. In generale però i piani più alti degli edifici col passare del tempo crollano o vengono demoliti. Dal V secolo c'è un calo demografico e vengono demoliti, a partire dagli ultimi piani, interi quartieri per far posto a: orti, frutteti e persino giardini per gli abitanti più facoltosi.

nota: in teoria i romani avevano le conoscenze teoriche e i materiali per portare acqua corrente e scarichi nei piani superiori delle case ma molto probabilmente non costruivano simili impianti, né le fonti scritte né le evidenze archeologiche lasciano pensare che così fosse.

Ultima modifica di: Conigliomannaro
Nov-21-10 20:03:00

ORCO NON LASCIARE CHE IL SOLE TRAMONTI SU DI TE DA QUESTE PARTI.
-Scritta in elfico incisa su un tronco d'albero in una foresta incantata

Conigliomannaro
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Re: La città medioevale

In effetti  l'aspetto che dovrebbe avere una città è una cosa a cui non ho mai prestato troppa attenzione nelle mie partite.
Articolo molto interessante.

Ursha
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Re: La città medioevale

*Basiliche
La basilica è un tipo, anzi un genere edilizio. Le basiliche erano edifici a pianta quadrangolare che potevano essere più o meno grandi. Potevano avere una sola navata oppure no: le basiliche più grandi avevano più navate divise da file di colonne solitamente parallele al lato lungo, le collone sostenevano il tetto per mezzo di archivolti o trabeazioni. Il soffitto poteva essere semplice, coperto con cassettoni o lacunari decorati a capriate (cioè col tetto a vista) molto più raramente poteva essere coperto con un complicato sistema di volte e cupole, ciò avveniva chiaramente negli edifici di maggior pregio. Le basiliche potevano avere un'abside (solitamente sul lato breve opposto alla porta d'ingresso) o tutta una serie di absidi su uno o più lati, oppure anche nessuna abside.

Le basiliche furono un tipo edilizio di grande successo che ebbe una varietà di usi e una continuità d'utilizzo fenomenale. Le Basiliche sono state usate come: mercati coperti, tirbunali, in primo luogo, ma anche come sale assembleari, sale conferenze, biblioteche e persino come luoghi di culto e monumenti funerari.  Le basiliche erano usate come edifici templari già prima del Cristianesimo da tutti quei culti che avevano necessità di un luogo chiuso in cui riunirsi per le celebrazioni, nel paganesimo tradizionale diffuso nel mediterraneo si celebrava pubblicamente, all'aperto (le cerimonie dentro il tempio erano riservate a un elite ristrettissima).

L'amministrazione cittadina aveva sede nella Curia che era una sorta di municipio provvisto di una basilica in cui si riunivano gli amministratori e i funzionari per deliberare sull'amministrazione cittadina.

Più una città era grande più basiliche c'erano: potevano essere deputate a una sola funzione oppure avere più funzioni o cambiarle nel tempo. Nel basso medioevo molte basiliche civili vengono trasformate in chiese cristiane.

Come si trasformano
Col passare dei secoli tutte le basiliche civili si trasformano inesorabilmente in chiese oppure cadono in rovina.
Il motivo è semplice: col passare del tempo la popolazione più ridotta e la società più semplificata hanno sempre meno bisogno di mercati coperti, tribunali, sale assembleari, biblioteche e ad un certo punto questo bisogno diventa prossimo allo zero. C'è una bella differenza tra i bisogni della popolazione una città che in epoca romana aveva una popolazione di 25.000 persone e in epoca medioevale ne conta ancora solo .
Gli amministratori della seconda città possono riunirsi tranquillamente nella sala di un'abitazione privata e devono farlo meno spesso.

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Conigliomannaro
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Re: La città medioevale

*Teatri
Quelli chiusi dove si cantava, suonava, recitava et coetera erano per lo più realizzati in legno per motivi d'acustica, avevano fondamenta di pietra e muratura.
C'erano delle eccezioni (come i teatri con le gradinate in pietra sparsi in Grecia, Italia Meridionale et coetera). Ma la stragrande maggioranza erano chiusi e fatti in legno o principalmente in legno. Nelle epoche di maggior splendore dell'impero c'erano anche un gran assortimento di macchine sceniche in legno, tessuto, corda e altri materiali deperibili. La conoscienza di queste macchine in Europa comincerà a perdersi nel basso impero ma la erediterà Bisanzio che continuerà a farne largo uso fino almeno a Giustiniano.
Come si evolvono
Non si evolvono: cessano semplicemente di esistere degradandosi in modo relativamente rapido. Nell'Africa Vandala prima della Guerra Gotica i teatri continuano ad essere frequentati a lungo e lo stesso nella Spagna Visigota prima delle invasioni Arabe. Non così in Gallia e in Germania: Salviano ed altri scrittori c'informano che i teatri smettono di funzionare e attori, musicisti e ballerine non danno più spettacoli pubblici (il che dal loro punto di vista era una buona notizia).

*Anfiteatri e ipodromi
Qui stiamo parlando di strutture in muratura piuttosto grandi a pianta circolare ed ellittica con gradinate, ampie piste e sotterranei o sottoscala contenenti apparecchi scenici, serragli per bestie, camerini, celle e magazzini.
Lì si tenevano: combattimenti gladiatorei, sia contro uomini che contro bestie più o meno esotiche ma anche, e soprattutto, competizioni sportive di vario genere, spettacoli acrobatici, balletti, spettacoli di varietà e altre cose.
Come si evolvono
In alcune città gli anfiteatri continuano ad esistere, come teatri, piuttosto a lungo a Benevento probabilmente i Longobardi continuarono ad usarlo per concorsi ippici, duelli e venationes (sono stati trovati resti di orsi abbattuti nella prima età Longobarda). In altre città gli anfiteatri vengono murati e trasformati in fortificazioni, diventano tozze fortezze tonde, molti anfiteatri erano costruiti nei suburbi vicino alle strade principali per motivi di scorrimento del traffico.
Alcuni teatri si conservano a lungo (come l'Arena di Verona) altri vengono trasformati in castelli e più tardi demoliti (come l'anfiteatro di Piacenza e quello di Parma le cui pietre sono state probabilmente riutilizzate per costruire il Duomo e il Battistero rispettivamente).
Il destino di questi edifici è molto vario ma in genere nell'alto medioevo venivano fortificati e sfruttati come fortezze e carceri; basso medioevo invece vengono trasformati in cave di pietra o in abitazioni (fondamentalmente l'anfiteatro di Siena e il Teatro di Marcello a Roma questo sono).

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Conigliomannaro
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Re: La città medioevale

Anche se non sono un gran praticante di giochi di ruolo il titolo storico del thread ha attirato la mia attenzione.

Il capitolo sulle abitazioni è particolarmente interessante e non appena ho sentito parlare di insulae mi sono accorto di averle già sentite nominare da qualche parte.
Mi sono incuriosito e, sbirciando tra i volumi della mia libreria, reparto storico, ho trovato il volume che riportava tale nozione.
Si tratta di Roma Antica a cura di A. Giardina, edito da Laterza.
Partecipano a questo volume vari storici tra cui F. Guidobaldi, insegnante di architettura tardoantica e paleocristiana.
Nella sezione dedicata al suddetto professore si parla proprio delle insulae. Rileggendo il capitolo possiamo aggiungere a quanto già detto che queste strutture a più piani, assimilabili a nostri appartamenti, si svilupparono dopo l'incendio di Roma, sotto Nerone, vale a dire non prima del 64 d.C.

P.S.: Wiki non la pensa così dato che menziona le insulae già sotto Augusto.  neutral

Ad ogni modo data la mia passione per la storia antica-medievale-moderna continuerò a sbirciare tra i tuoi articoli che risultano veramente molto interessanti  wink

Icedlake
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Re: La città medioevale

Icedlake ha scritto:

Nella sezione dedicata al suddetto professore si parla proprio delle insulae. Rileggendo il capitolo possiamo aggiungere a quanto già detto che queste strutture a più piani, assimilabili a nostri appartamenti, si svilupparono dopo l'incendio di Roma, sotto Nerone, vale a dire non prima del 64 d.C.

Guarda questa mi pare un po' un'imprecisione su ogni buon manuale di storia c'è scritto che Nerone ha soltanto fissato per legge il limite a otto piani questa informazione c'è perfino nella Storia di Roma di Indro Montanelli che un'opera divulgativa che più divulgativa non si potrebbe.
Sotto augusto ha però lavorato Vitruvio e allora Wikipedia ha preso i suoi scritti come termine di paragone.
Io per insualae intendo una sorta di condominio poi di cosa lo rende diverso da una casa a più piani non mi addentro; comunque sia edifici simili alle Insulae nel mediterraneo c'erano da mo' (sopratutto in Africa).
Se poi il prof ha fissato la data di nascita delle Insulae a quando sono state normate per bene è un conto ma le insulae, come manufatto, esistevano già da mo'.
Però il mio intento sarebbe di spiegare, alla buona, com'erano gli edifici romani e come sono cambiati nel tardo antico e nel basso medioevo.

Ad ogni modo data la mia passione per la storia antica-medievale-moderna continuerò a sbirciare tra i tuoi articoli che risultano veramente molto interessanti  wink

Grazie troppo gentile.

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Re: La città medioevale

Conigliomannaro ha scritto:


Guarda questa mi pare un po' un'imprecisione su ogni buon manuale di storia c'è scritto che Nerone ha soltanto fissato per legge il limite a otto piani questa informazione c'è perfino nella Storia di Roma di Indro Montanelli che un'opera divulgativa che più divulgativa non si potrebbe.
Sotto augusto ha però lavorato Vitruvio e allora Wikipedia ha preso i suoi scritti come termine di paragone.

Capisco...e giusto per precisione ti riporto le parole testuali con le quali Guidobaldi spiega l'argomento:

"Per una coincidenza o per una vera e propria volontà di rinnovamento urbanistico, coincide appunto con il regno di Nerone, o è comunque conseguenza della politica edilizia di quell'imperatore, l'invenzione delle "case ad appartamenti" cioè, per intenderci, di quelle che per tutto il secolo ormai trascorso sono state indicate con la denominazione di insulae, ritenendo che questo fosse il nome che veniva ad esse attribuito nell'antichità."

In effetti fa riferimento anche al periodo antecedente Nerone...ed in seguito (qui non riportato) fa una distinzione tra case ad appartamenti ed insulae, precisando che le prime si differenziano per la presenza di un maggior numeri di piani, di solito 4 o 5.
Evidentemente mi era sfuggito qualcosa...eheh smile

Icedlake
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Re: La città medioevale

*Trasporti
Europa, Africa e Asia erano attraversati da una rete viaria che all'apogeo dell'impero contava migliaia di miglia di strada lastricata con pietra nelle arterie principali e innumerevoli strade secondarie coperte con ghiaia. Sulle strade principali un cavaliere o un carretto riuscivano a fare circa quaranta chilometri al giorno, ogni giorno di percorrenza c'erano delle stazioni di posta con: locanda, stalla e recinto in cui le carovane potevano ricoverarsi.
Le stade erano romane erano provviste di ponti, viadotti e persino tratti di gallerie.

Come si evolvono
La manutenzione a carico dell'esercito istituita da Vespasiano viene meno durante l'anarchia militare, la rete viaria comincia a degradarsi un po' dapertutto, e specialmente in occidente, nel basso impero. Caduto l'impero romano in Europa le strade si liquefanno letteralmente: l'obsolescenza, la mancanza di manutenzione e il saccheggio delle pietre utilizzate come materiale da costruzione le distruggono lentamente (ci sono voluti secoli per posarle). In Europa la maggioranza delle stazioni di posta vengono progressivamente abbandonate, nel resto dell'Impero continuano a sopravvivere, dopo le invasioni islamiche in Africa e in Asia si evolvono diventando caravanserragli.

In Europa i ponti costruiti più solidamente e mantenuti meglio durano molto a lungo perché erano stati costruiti con soluzioni molto intelligenti come: fondazioni rompiflutti in calce idraulica e pietra e\o con palificazioni confitte saldamente usando martelli idraulici. Non tutti i governi capiscono l'importanza di mantenere i ponti, ma comunque col passare del tempo vengono meno anche le maestranze capaci di costruire e mantenere i ponti. Stesso discorso per le gallerie: durano fino a che non si verificano frane che le rendono inutilizzabili.

Nel resto dell'impero le strade sono mantenute meglio: Bisanzio e gli Arabi non arrestano i commerci intercontinentali con India e Cina pressoché mai, l'economia non conosce flessioni né crolli paragonabili a quelli che affliggono l'Europa: le strade sono ben frequentate e ci sono le risorse e le maestranze per mantenerle e migliorarle.

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Re: La città medioevale

Bella collezione di post.

Il miglior materiale per gdr gratuito da 150 anni: http://makemake.forumfree.it/

E.A. Coockhob
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Re: La città medioevale

Bel materiale, molto interessante e utile. Grazie!

A head full of dreams

Aloona
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