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Giocato è un'altra cosa

Giocato è un'altra cosa

Signori e signore cercherò di condensare il mio pensiero in una sola riga: la generazione casuale dei personaggi è una cacata pazzesca.

Può essere divertente una volta ogni tanto, può fare sugo quando si è in crisi creativa ma fondamentalmente una scacazzata è e una scacazzata resta.

E' un po' meno una scacazzata se non ci sono classi con i prerequisiti (specie se alti) nelle caratteristiche perché, prendiamo un po' l'AD&D: io se volevo interpretare il paladino o il ranger, a rigore non potevo nemmeno fare la scheda se non avevo dei tiri piuttosto alti.

Come in certi giochi dove, volendo, la razza si genera casualmente o, persino, la divinità cui il tuo PG dovrebbe essere devoto.

E quello che vuole il giocatore?

Ma poi... Oggi come oggi la gente dilata e fa' brillare gli occhi a dismisura per un più uno o uno slot d'incantesimi. Io dell'AD&D, tra gli altri agghiaccianti ricordi che ho, era quello che il mio personaggio che era un gran figo nella BECMI in AD&D non serviva a un ciufolo, l'altro guerriero del gruppo però aveva le caratteristiche altissime (tra cui un un osceno for 18/ 88%)
e in pratica io tiravo sempre banana e lui colpiva e affondava... Vabbé che i PX si dividevano ma mentierei se dicessi che fossi contento di usare un personaggio che, a torta finita, non combinava mai niente. ...E non per colpa di qualche build o anacleto ma solo per onesto culo ai dadi secondo le regole.

Quindi è meglio lanciare 3d6 o 4d6? Nessuno dei due: è meglio usare i buy point e buona notte al secchio. Perché poi voglio vedere come cavolo si fa a tenere insieme il fatto che i personaggi dovrebbero essere bilanciati col fatto che la generazione sia casuale.
Se generi casualmente puoi stare in un range ma il bilanciamento preciso te lo puoi pure scordare.
...E allora basta con sti' cerchiobottismi: se vogliamo giocare a cazzo giochiamo a cazzo, è chiaro che i personaggi non sono bilanciati e stop, se vogliamo giocare bilanciato si usano i buy point.

Ultima modifica di: Conigliomannaro
Dic-12-10 09:06:03

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Conigliomannaro
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Re: Giocato è un'altra cosa

non posso che essere d'accordo.. io lo faccio pure su dimensione avventura..
è anche vero che generazioni casuali per giochi "baruffi" possono essere anche divertenti..

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
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Mornon
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Re: Giocato è un'altra cosa

Premetto che concordo in toto con il tuo discorso, è dal 2000 che non consento di lanciare i dadi per creare i pg a chi vuole giocare con me, però cadiamo in una questione di gusti personali.

Quando nascono D&D e rolemaster, la creazione casuale è l'unico sistema proposto per giocare. Le persone tiravano i dadi e in base ai tiri sceglievano poi cosa giocare. Il bilanciamento era considerato implicito nel fatto che classi e razze diverse avevano compiti diversi e c'era l'idea che fosse giusto che per fare le razze e classi più potenti servissero punteggi più alti.
I metodi casuali con dei "pesi" che influenzassero le probabilità arrivano solo molto dopo.
A memoria K.K. è stato il primo gioco in cui prima si sceglieva cosa fare e poi in base a quello si creavano le statistiche.
Ora se si fa questo discorso con un retrogamer nostalgico lui dirà che vuole recuperare il vero spirito del gioco come si faceva una volta.
Al di la della considerazione che: "il primo D&D era un supplemento per un gioco di miniature e quindi perché non giochiamo a mordehim a questo punto?" in fondo è un punto di vista totalmente lecito fino a quando tutti accettano gli stessi presupposti e non si vuole spacciarlo come il migliore. Implicito che allora tieni quello che tiri e poi non ti lamenti nel del tuo pg ne degli altri.
Purtroppo per la mia esperienza personale, applicando la creazione bilanciata a sistemi nati per il tiro di dadi si ottengono facilmente porcate, del tipo siccome tanto non andremo sopra il livello 10 giocheremo tutti solo l'elfo e il nano. La creazione bilanciata è migliore con sistemi nati per essa, altro discorso è applicarla a quelli che non la contemplano.

Supponendo invece di affrontare il problema dal punto di vista di un appassionato della new wave probabilmente verrebbe detto da alcuni che deve esserci accodo fra giocatori e master su come il metodo di creazione deve essere usato. Dopo un breve salto su "gente che gioca" mi aspetto da alcuni "illuminati" di sentirmi dire che il montepremi dei punti da distribuire va concordato. E' incivile svegliarmi fuori e dire si deve usare il low powered, unilateralmente.
Ma a me non piacciono i giochi in cui c'è democrazia perché parto dal presupposto che vi sono molti aspetti del mondo di gioco su cui in realtà il giocatore non può aver alcun diritto di parola o di veto, per questioni di plausibilità. Poi sono fondamentalmente un dittatore.
Ma nuovamente sotto certi presupposti, (siamo narrando una storia e non facendo gdr come era inteso nella definizione di 20-30 anni fa) è perfettamente ragionevole.

Ursha
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Re: Giocato è un'altra cosa

I semi umani in BECMI, se non vado errato, ti costavano un 13 di requisito che non era tanto per avere un biclasse coi TS alti ma non erano nemmeno poco (tredici era un +1) a parte i bassi pf, se giocati in modo intelligente, erano competitivi anche ai livelli alti (fermo restando il problema dei bassi pf) certo se non applicavi le opzioni di combattimento e le maestrie erano carne per la bestia.
...I buy points c'erano anche in BECMI: i giocatori si accordavano per avere un monte di 75-90 punti da cui tirare fuori le statistiche. ...Morire se abbia mai trovato dei giocatori che accettassero: tutti speravano di fare i tiri sgravati e volevano tirare e ritirare più e più volte.

Però secondo me resta la contraddizione se la generazione è casuale:
1) la volontà del giocatore deve sottomettersi ai dadi (quindi niente ma io volevo, sfida interpretativa, e altre fanfalucche)
2) se i personaggi sono tirati a caso il bilanciamento al millimetro che è un altro argomento che spunta con la regolarità di una deiezione fisiologica non ha senso.

La mia idea è:
o lo fai casuale e  te lo tienei casuale (con tutte le conseguenze del caso, tipo possibili personaggi super fighi e altri inutili)
o lo fai bilanciato (e allora diventa chiaro che o si sta' in un certo standard o, metaforicamente parlando, si muore)

...Terza ipotesi: i giocatori dicono papale, papale NOI vogliamo dei personaggi sgravati, il master valuta se gli conviene un ambaradan del genere e da una risposta chiara: tipo anche un NO secco.

I bei tempi andati ho l'idea che fosse gente che lanciava cinque o sei volte o si facesse regalare gli aumenti di caratteristica in corso d'opera.
...Perché poi voglio vederti a tirare dal 1° al 15° con due 13 (inuitili) e un 15 (quasi inutile) in AD&D, anche con la 3.5 verrebbe duretta ma fortunatamente lì hai gli aumenti ogni 4 livelli che vogliono dir qualcosa.
...Poi Simulacre già nel 1986 era coi buy point.

Comunque andando al nocciolo del problema il fatto è che i giocatori vogliono la botte piena e la moglie ubriaca nel senso che: prima vogliono la generazione casuale e poi hanno delle pretese sul bilanciamento, il che è un controsenso. Se riesci a fargli afferrare il concetto la questione è risolta seno no.

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Conigliomannaro
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Re: Giocato è un'altra cosa

Io sono per una soluzione ibrida: perchè non assegnare i punti con uno scarto di circa +/-15% dato dai dadi?
Ad esempio invece di assegnare 50 punti perchè non assegnarne 43 + 2d6?
Questo realisticamente parlando vale in quanto esistono personaggi che hanno potenzialità maggiori o minori di altri (non tutti siamo uguali) e non si corre il rischio di creare PG inetti e PG supereroi che monopolizzano sempre e comunque la scena.

dadodragon
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Re: Giocato è un'altra cosa

Dipende dal gioco e dal resto della tabellistica...
In D&D il minimo minimo per tirare a campare è 75 fino alla 3.5 sotto o fai incontri facilissimi o il DM bara o (come capitava a me) il personaggio moriva.
Poi se non altro in 3.5 puoi pezzarla un po' via multiclassando e andandoci giù coi talenti, in quarta bho.
Però l'idea che ci sia un range per me è accettabile ma, oggi come oggi, non so' c'è molto l'idea che i PG devono essere fatti con livella e calibro industriali.
Io, di mio, preferisco le cose chiare, per capirci.

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Conigliomannaro
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Re: Giocato è un'altra cosa

In effetti sono andato a riguardarmi la BECM, mi ero annotato a margine sulle regole per la creazione a punti di concedere 85, quindi a suo tempo l'ho usata anche se me ne ero scordato.

Ma adesso dopo aver provato più tipologie sarei per concedere 70 punti, ma con un numero di DV pari alla costituzione invece di un dado per livello. (Tirando 10-12 dadi tutti assieme le oscillazioni sono piccole)

Ursha
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Re: Giocato è un'altra cosa

Essendo io un Master, non posso che essere d'accordo con tutti voi. Giocando a Cyberpunk 2020 dicevo ai miei giocatori: "avete X punti da distribuire tra Y caratteristiche." Le cose andavano bene così e non c'era chi partisse avvantaggiato per una botta di culo ai dadi. Poi magari, per evitare che i giocatori furbetti mettessero tutti i punti nelle caratteristiche più utili, aggiungevo altri limiti, tipo che la caratteristica più alta doveva essere uguale o inferiore alla somma delle due più basse.
Successivamente mi sono spinto oltre perché creavo io le schede in funzione dell'avventura e le distribuivo ai giocatori senza fargliele leggere: mi limitavo a una breve descrizione del tipo di PG. A quel punto, un eventuale sbilanciamento era o voluto per necessità della trama o dovuto a un mio personale errore.

"Se non volete sentir ragioni, sentirete il filo delle nostre spade!"

Rygar
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Re: Giocato è un'altra cosa

Rygar ha scritto:

Successivamente mi sono spinto oltre perché creavo io le schede in funzione dell'avventura e le distribuivo ai giocatori senza fargliele leggere: mi limitavo a una breve descrizione del tipo di PG.

Personalmente lo trovo un sistema troppo restrittivo, io preferisco vedere come i miei PG "riescono a rovinarmi i piani" partendo da quello che preferiscono, logicamente entro i limiti del ragionevole.

Ursha
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Re: Giocato è un'altra cosa

Ursha ha scritto:

Ma adesso dopo aver provato più tipologie sarei per concedere 70 punti,

Mha, sarà che giocavo da cani ma sono sicuro che in BECMI, anche con le maestrie, le skill e le opzioni di combattimento il minimo minimo  per far funzionare un PG sia 75.
...Sennò devi togliere tutti quei mostri che hanno i poteri usabili a nastro perché anche i bonus per i TS, a volte, vogliono dir tanto.

Per il resto secondo me i personaggi prefabbricati sono utili: tipo io ogni tanto gioco con dei niubbi completi, ma talmente niubbi che non è che non capiscono la scheda no: talmente niubbi che devi spiegargli che cos'è un personaggio. ...Invece di star li a compulsare i manuali gli ho chiesto come volevano, circa, i PG e ho cercato di farli come li volevano. Ma quello lì è un caso, in genere, secondo me, sarebbe meglio che ogni giocatore sia libero di farsi i personaggi un po' come gli pare.

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