fantasy?
è da un po' che mi frulla in testa questa discussione: quanta fantasia c'è nel fantasy? sarà che mi limito a tolkien, dever, paolini, heitz, pratchett (probabilmente il più originale del mazzo), rowling e pullman (se la trilogia di "queste oscure materie" può essere considerata fantasy), con una recente intrusione nel fantasy-fantascientifico di lin carter, ma ho notato che ci sono stilemi che sembrano irrinunciabili:
1) il viaggio. la compagnia dell'anello si fa una scarpinata paurosa; lupo solitario, se avesse una carta d'identità, avrebbe "sì, vabbè" alla voce "residenza"; ne "le cinque stirpi" tungdil viaggia prima dalle terre dei maghi a quelle dei nani, poi da una terra dei nani all'altra, poi di nuovo in viaggio per sconfiggere il cattivone; svariati libri di pratchett ("il colore della magia", "il popolo del tappeto", a modo suo anche "eric") parlano di viaggi. è così difficile scrivere un fantasy "circoscritto"? perfino harry potter ha ben 2 libri in cui harry viaggia, dopo che i primi 5 erano ambientati interamente a hogwarts!
2) il cattivo totale. sauron, la terra estinta, naar, voldemort. il VERO cattivo del fantasy è cattivo è basta. poi ci sono gli illusi (altro stilema: saruman, roark, nudin, i mangiamorte) che si alleano col cattivo pensando di fare il bene del mondo o perchè ne sono affascinati, ma non sono veri cattivi.
3) l'arma invincibile. la spada del sole, l'unico anello, la lama di fuoco, harry potter. e ovviamente c'è SEMPRE una profezia che riguarda l'arma e il protagonista.
4) i termini con sonorità nordica o celtica. "brisingr", se non erro, E' norreno! tolkien scrisse le sue grammatiche basandosi su norreno, finlandese e gallese. ma perchè? cos'ha il greco che non va? o il latino? o le lingue completamente artificiali?
5) le caratterizzazioni tipiche delle popolazioni. i nani sono fabbri, orafi, tagliapietre, hanno la barba e sembrano dei vichinghi compressi. gli elfi vivono nei boschi, usano l'arco, sono musici o filosofi androgini, che vivono a lungo e fondamentalmente non invecchiano. gli orchi sono brutti e malvagi (caratteristiche che nel fantasy vanno a braccetto nel 90% dei casi, salvo quando invece non ci sia una bellezza "demoniaca", si pensi agli albi della saga dei nani o all'attore scelto per interpretare lucius malfoy), guerrieri (magari mercenari), cannibali. e, tanto per ricollegarmi al punto precedente, le lingue riflettono sempre queste caratteristiche, si pensi al liquido e dolce quenya contro il duro linguaggio nero (toh, la lingua del cattivo si chiama linguaggio "nero"...) dell'iscrizione all'interno dell'anello o alle tengwar in bella grafia contro le disordinate rune dei nani.
6) l'ambientazione simil-medievale. tolto harry potter e certe cose di pratchett, il mondo fantasy è quasi sempre completamente medievale. datemi un buon titolo steamfantasy, diamine!
7) il protagonista è sempre una "mezza calzetta". lupo solitario era uno scolaretto tredicenne, frodo baggins faceva parte di un popolo sconosciuto ai più, tungdil aveva passato la sua vita lontano dal suo popolo, eragon era bravissimo a mungere vacche ma non era certo un mago guerriero provetto, di harry potter non c'è neppure bisogno di dire.
intendiamoci: forse anche perchè ho fatto questo tipo di letture anche il libro che sto scrivendo riflette svariati di questi stilemi; ma davvero, non è possibile scrivere un fantasy un po' diverso senza doverne fare parodia (alla pratchett)?
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Re: fantasy?
SkarnTasKai ha scritto:
6) l'ambientazione simil-medievale. tolto harry potter e certe cose di pratchett, il mondo fantasy è quasi sempre completamente medievale. datemi un buon titolo steamfantasy, diamine!
Beh... a suo modo "Il castello errante di Howl". Solitamente quelli che mescolano il nostro mondo al fantasy o vanno pescando da altre epoche. Nel primo caso, l'ambientazione è un fantasy di "coloritura" settecentesca/ottocentesca (almeno il mondo di Sofie) e quindi è "steam" in un certo senso. Anche il vapore c'è, esce dal castello! XD
Vuoi il "greco" o almeno qualcosa che gli somigli? C'è, leggi "Le luci di Atlantide" della Bradley, che tra l'altro appartiene non alla categoria "eroistica" del recupero spade o pietre & affini, ma al più amato dalle donne "simil-storico" o "pre-storico", ipotizzando civiltà scomparse con conoscenza della magia e degli astri, che si leghino al nostro mondo...un po' in stile "Le nebbie di Avalon". ANZI, leggi tutto il ciclo, se vuoi trovi qui un riassunto ben fatto e il libro citato tra le opere correlate (la Bradley ha infatti "legato" una delle protagoniste di questo alla protagonista de Le Querce di Albion, sempre ciclo Avalon):
http://nuke.granburrone.com/Documenti/R … fault.aspx
Purtroppo il fantasy (secondo me) è bello che esaurito da una buona quindicina d'anni, per questo anche ho "riscoperto" la fantascienza, che è inesauribile. Però ci sono esempi "alternativi", anche se posso fartene solo di poco recenti...proprio perché non leggo più fantasy seriamente da anni e non mi tira più, mi basta leggere i titoli per scoglionarmi, come fai notare tu "la spada di..." "il talismano di..." "le cronache di..." "la/e pietra/e di..." ecc ecc, tutti uguali da anni e anni...
A me non dispiacque nemmeno "Landover" che almeno sfrutta un protagonista antipatico (almeno a ME...ODIO gli avvocati e lo trovo un segaiolo mentale) ma davvero "umano", cattivi molto... realistici da un lato, in quanto più che "cattivi" proprio "INFIMI"... una storia d'amore combattuta (solitamente sono solo incredibili colpi di fulmine a vicenda!) e un'ambientazione simpatica. Sono comunque romanzi ironici. Non "comici", ma divertenti.
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Re: fantasy?
Aloona ha scritto:mi basta leggere i titoli per scoglionarmi, come fai notare tu "la spada di..." "il talismano di..." "le cronache di..." "la/e pietra/e di..." ecc ecc, tutti uguali da anni e anni...
esatto, anche a me capita la stessa cosa. vorrei comperare un libro fantasy, magari qualcosa di recente e un po' underground, ma poi vedo i titoli e mi immagino l'ennesimo clone del signore degli anelli o, se va bene, di ladyhawke. e mi passa la voglia di comprarlo.
a volte però il titolo regge alla prova, e allora passo alla quarta di copertina: "Tizio, in viaggio per attraversare i Monti Mortali (con le maiuscole d'ordinanza), deve trovare la Spada Spaccac..i (di nuovo con le maiuscole d'ordinanza) per sconfiggere il malvagio Caio. nel tragitto conoscerà la bella Sempronia e il misterioso elfo...".
ok, un'altra volta ci penso, eh...
qualcuno sa dirmi (non vale il ciclo delle guardie di pratchett!  ) qualche titolo di libro fantasy ambientato in un luogo circoscritto (che so... una città, anche grande ma una città)?
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Re: fantasy?
Te l'ho detto, io posso farti il titolo "Le Luci di Atlantide", tutto ambientato tra la Città del Serpente Ricurvo e un accenno ad Atlantide, ma giusto verso la fine (e comunque distano poco). Solo ti avverto: dovrai "accontentarti" (nel caso tuo) di un fantasy MOLTO femminile... non come i videogiochi...femminile VERO, femminista addirittura, direi! Spirito di sorellanza, storie d'amore, storie d'amore, storie d'amore... riti e sesso, sesso e riti... concetto di maternità... magia, navi da combattimento in fiamme a largo dei bastioni di Orione, cani e gatti che vivono insieme, ecc...
Da retta a zia: datti alla fantascienza, ti aspettiamo su Amazing! XD
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Re: fantasy?
Più che considerarlo "esaurito da 15 anni" cosa devo pensare??? O___O
Ci sono nuovi tipi di racconti, anche segnalati in siti qui citati, il weird ecc...che volendo possono essere assimilati al fantasy. Lo steampunk io lo considero più un sottogenere della FANTASCIENZA, per quanto è una bella via di mezzo, ma comunque non c'è magia quindi va certamente più verso questa.
Il fatto è che... cos'altro ti vuoi inventare? Il fantasy prende dall' "epica", l'epica ha QUEI cliché oppure scrivi (come appunto la Bradley) di vite di personaggi ed avvenimenti legati ad un episodio in un mondo particolare, prendendo lo stile "epico greco". Ha ALTRI cliché, esauriti pure quelli, volendo. A questo punto O ti tappi il naso e cerchi, in mezzo al mare dei cliché, quello venuto meglio... o abbandoni e passi a generi più interessanti. Io ho scelto la seconda da tempo.
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Re: fantasy?
Il problema, per me, è molto più profondo. Tutto nasce con Tolkien, che non ha mai voluto creare un genere. Da lì ci sono stati miriadi di cloni perché è piaciuto il suo stile e soprattutto il suo mondo (perché, purtroppo, gli autori hanno pescato a piene mani dal suo mondo e poco dallo stile e ancora meno dall'ideale). Tolkien ha voluto costruire un racconto iniziatico, con un profondo senso spirituale simbolico. Gli altri si sono limitati alle figure dei simboli e ci hanno fatto delle storielle di poco spessore. Se avessero colto l'ispirazione, il motore, avrebbero scritto cose migliori seguendo la loro fantasia, e non quella di Tolkien. A mio avviso un autore veramente valido è Michael Ende. La Storia Infinita è davvero un bel libro (nella prima parte, la seconda la sopporto molto meno), dove la fantasia è usata in maniera davvero ispirativa e originale. Io da ragazzo mi sono letto i libri di Margaret Weis e Tracy Hickman e di tutti gli altri autori del mondo di Dragonlance. Per fortuna ho buttato tutto al riciclo della carta, che è il loro posto. (C'è da dire che poi i due autori sono usciti un po' dai loro stilemi creando qualcosa di più originale e carino: il ciclo di Darksword, quello di Deathgate). Non nego che da ragazzo ti prendono, ma da adulto anche solo a ripensare a quei libri e a quelle storie ti fa rivoltare lo stomaco. La sagra del cliché. Non ho mai letto Terry Brooks e me ne vanto, per non parlare dei presenti Paolini e Troisi (se i loro libri bruciassero, almeno sarebbero utili per scaldarsi). Io credo che non bisogna attaccarsi a un genere, ma cercare autori degni di tale nome, che usano la fantasia per dire qualcosa di più profondo (ma non come Lewis o si cade nell'allegoria che svuota il tutto, bensì con i simboli e gli archetipi).
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Re: fantasy?
Lamello ha scritto:Gli altri si sono limitati alle figure dei simboli e ci hanno fatto delle storielle di poco spessore. Se avessero colto l'ispirazione, il motore, avrebbero scritto cose migliori seguendo la loro fantasia, e non quella di Tolkien.
questo è il punto. perchè non esistono (che so) dei fantasy-gialli? dei fantasy-harmony? dei fantasy-noir? perchè l'unico che si lancia su queste sperimentazioni è pratchett, quindi invariabilmente sono fatte in chiave umoristica?
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Re: fantasy?
SkarnTasKai ha scritto:Lamello ha scritto:Gli altri si sono limitati alle figure dei simboli e ci hanno fatto delle storielle di poco spessore. Se avessero colto l'ispirazione, il motore, avrebbero scritto cose migliori seguendo la loro fantasia, e non quella di Tolkien.
questo è il punto. perchè non esistono (che so) dei fantasy-gialli? dei fantasy-harmony? dei fantasy-noir? perchè l'unico che si lancia su queste sperimentazioni è pratchett, quindi invariabilmente sono fatte in chiave umoristica?
Il problema sta sulla prima parola che usi facendo le tue domande: fantasy. Finché gli diamo questo nome ci saranno i soliti cliché. Io considero fantasy tutto ciò che è fantastico, non la classica ambientazione con elfi, orchi e draghi (o cose simili). Hai mai letto la Storia Infinita? Se non l'avessi fatto te lo consiglio altamente.
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