fantasy?Re: fantasy?
Dragonlance è stata una serie carina, ma se pensi che Weis e Hickman l'hanno iniziata scrivendo delle loro partite a D&D mi viene un movimeno gastroduodenale non indifferente. Il numero di pecorelle scannate dai pastori è di gran lunga superiore al numero di pecorelle mangiate dai lupi. Per cui, se qualcuno si proponesse di essere il vostro pastore per salvarvi dai lupi, pensateci bene
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Re: fantasy? Secondo me conta il risultato. E la trilogia...LA TRILOGIA, non altri... è bella.
A head full of dreams
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Re: fantasy?
momentomomentomomento... a quaesta stregua la letteratura si divide in fantasy (da tolkien a asimov a zafon) e non fantasy (thriller, gialli, noir, romanzi d'introspezione). mi sembra un po' esagerato...
l'ho letto, e mi ha fatto rabbia che la seconda parte sia stata completamente cassata dal film... mi trovate anche su http://temalibero.forumfree.it/
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Re: fantasy? Riguardo la definizione di fantasy sono molto d'accordo con Lamello.
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Re: fantasy?beh, ma in effetti "queste oscure materie" e star wars (ancora non ho letto nulla di landover, ma recupererò) sono un po' di confine: sono ambientate in mondi governati da leggi molto diverse da quelle che governano il nostro (quindi decisamente fantasy) ma utilizzano (un po' meno "queste oscure materie", almeno nel primo volume che è tutto nel mondo di lyra) tecnologie scientificamente più avanzate delle nostre all'epoca in cui furono scritti (cioè fantascientifiche). ma non metterei mai (per esempio) "il mondo perduto" di conan doyle o i libri di preston e child o di crichton nel fantasy, così come non metterei i libri di verne o la fantascienza alla asimov. mi trovate anche su http://temalibero.forumfree.it/
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Re: fantasy?Per me la letteratura si divide in due: quella buona e quella pessima. Il resto sono seghe mentali. Se si ragiona per generi e canoni che li caratterizzano, si ammazza la letteratura, a mio avviso. Si fa quello che ha fatto Saruman e che Gandalf gli rimprovera con la frase nella mia firma. Non si può scrivere pensando: ora ci metto questo elemento così rientro nello steampunkpulpstopglamjamfiction. Uno ha un'ispirazione e la segue, lavorando di lima. Ma non si può iniziare con la lima senza avere del materiale da limare. Sennò si fa la fine di Umberto Eco con il Nome della Rosa: un romanzo scritto a tavolino dopo anni di statistiche sulle vendite dei libri. Ovvero la morte dell'arte. Così fanno tanti che cavalcano l'onda del successo di altri, copiando spudoratamente. Questo avviene in tutti gli ambiti, anche nella musica. Quando nel metal è venuto fuori il Power, un sacco di gruppettini sega si sono messi a fare quel genere per incidere 1 o 2 album e poi sciogliersi (magari senza aver suonato neanche mezzo concerto) per riformarsi con altri elementi e darsi al Thrash, che è tornato di moda dopo il Power. Questa gente ragiona così: ascolto gli Helloween e mi piacciono un sacco. Mi accorgo che nelle loro canzoni più famose ci sono questi elementi. Li riprendo e ce li metto nelle mie canzoni (in tutte però). Ecco pronta la papagna. Che è una sfilza di robaccia sentita e risentita. Così per lo scrivere. Mi piace Tolkien, mi rendo conto che le cose per cui è diventato più famoso sono queste. Le metto nei miei racconti, così sono fantasy anche io. Che figo che sono! Ed ecco una sfilza di merda fantasy in ogni dove. Se la gente seguisse la propria ispirazione SENZA stare dietro a canoni e generi di sorta, si avrebbe dell'ARTE, delle opere che parlano. Possono piacere o non piacere lo stesso, ma almeno sono il riflesso di un anima, non dei frankestein creati a tavolino, mostri vaganti che minano la letteratura stessa. Solo che ascoltare la propria ispirazione fa paura. Vuol dire ascoltarsi dentro, vedersi per come siamo. Stare in contatto con la nostra parte più intima e selvaggia, che sfugge a ogni ragione. E pochi hanno il coraggio di farlo. Il numero di pecorelle scannate dai pastori è di gran lunga superiore al numero di pecorelle mangiate dai lupi. Per cui, se qualcuno si proponesse di essere il vostro pastore per salvarvi dai lupi, pensateci bene
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Re: fantasy? lungi da me fare l'apologia dell'etichetta! solo che è innegabile che ci siano dei filoni di letteratura con caratteristiche unificanti. se sia fatto per emulazione pura e semplice o perchè l'ispirazione propria dell'autore porta ad usare degli stilemi, questo non lo posso dire a prescindere, e tutto sommato anche nel primo caso ci sono a volte dei risultati di buona fattura e nel secondo ci posono essere cose pessime. però dei filoni letterari esistono, è inutile che ci nascondiamo o "facciamo gli alternativi" (senza offesa, eh!). il problema è non riuscire ad uscire dalle ricette preconfezionate: gli stilemi sono ingredienti, e va bene, ma io posso mettere 100 o 200 grammi di nani che sembrano vichinghi compressi. e posso decidere che nella mia torta l'ingrediente viaggio non ci va. però se c'è l'ingrediente "leggi di natura completamente peculiari" avrò già definito un genere. se poi oltre ad avere leggi di natura completamente peculiari metto anche un omicidio e un investigatore goblin che indaga, ecco che avrò fatto il "miracolo" di creare una cosa che è ancora fantasy (c'è lo stilema goblin e ci sono le leggi di natura proprie del mondo rappresentato) ma non è più il solito fantasy, con la spada del potere e amenità simili. santo subito!
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Re: fantasy?
Dici a me? Hai mai letto: Donne che corrono con i lupi, di Clarissa Pinkola Estés? Se non l'avessi fatto te lo consiglio vivamente Il numero di pecorelle scannate dai pastori è di gran lunga superiore al numero di pecorelle mangiate dai lupi. Per cui, se qualcuno si proponesse di essere il vostro pastore per salvarvi dai lupi, pensateci bene
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Re: fantasy?
Il fatto è che fare una torta non è scrivere (e fare arte in generale). La torta si fa con degli ingredienti, scrivere no. Si scrive per ispirazione, non scegliendo degli ingredienti. Scrivere è un'esigenza. Senti un qualcosa dentro che devi assolutamente tirare fuori. Se parti con l'idea: faccio un fantasy poliziesco perché non l'ha fatto nessuno e perché mi piace l'idea, difficilmente scriverai un cosa veramente bella. Magari carina, ma difficilmente toccante. Ovviamente questa è la mia idea. E questo non lo dico per fare l'alternativo, ma perché lo vivo. Hai mai letto Narciso e Boccadoro di Hesse? Boccadoro a un certo punto impara da un maestro a scolpire il legno. Dopo un po' comincia a fare delle riflessioni. Lui si era innamorato di un capolavoro fatto dal maestro e da lì gli era venuta voglia di imparare. Quando vede che il maestro fa a volte capolavori a volte semplici opere pregevoli ci rimane male. Lui non tollerava la mercificazione dell'arte. Si doveva scolpire solo sotto ispirazione. Ma il maestro doveva mangiare e quindi prendeva commissioni e faceva quello che poteva. Di fronte a tutto questo, Boccadoro se ne va. E inizia una lunga riflessione sull'arte, molto bella, che ti consiglio di leggerti Il numero di pecorelle scannate dai pastori è di gran lunga superiore al numero di pecorelle mangiate dai lupi. Per cui, se qualcuno si proponesse di essere il vostro pastore per salvarvi dai lupi, pensateci bene
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