leggo con grande interesse tutta la storia e gloria dei retrocloni e retrogiochi..
Alexander, secondo una tua valutazione, QUANTA PERCENTUALE di giocatori di ruolo si dedica sistematicamente (non tipo una partita e via) a questo tipo di giochi (nicchia nella nicchia)?

Mornon ha scritto:

leggo con grande interesse tutta la storia e gloria dei retrocloni e retrogiochi..
Alexander, secondo una tua valutazione, QUANTA PERCENTUALE di giocatori di ruolo si dedica sistematicamente (non tipo una partita e via) a questo tipo di giochi (nicchia nella nicchia)?

Sinceramente è assai difficile secondo me fare stime affidabili di questo genere. A mio parere comunque la gran parte di coloro che si interessa a retro cloni e retrogiochi compra per puro collezionismo, non per gioco giocato visto che comunque spesso e volentieri potrebbe giocare gli originali.

Conigliomannaro ha scritto:

A me par strano che uno che qualcuno compri un retroclone, nuovo, per motivi collezionismo.

Da proprietario della BEMC originale mi trovo d'accordo con questo discorso. Non ho veramente nessun motivo per comprare la versione a pagamento del gioco.
Però conosco anche persone che smentirebbero appieno questa affermazione. L'idea è che sentirsi parte di un gruppo che condivide la mia stessa passione retrò (sopratutto se è una community internet) può essere un ottimo motivo che spinge all'acquisto, parlando in termini di analisi mercato:
1. mi piaceva D&D
2. so che c'è gente che tenta di riproporlo
3. lo compro anche se non ci giocherò perché comunque mi permetterà di dire
a) che faccio parte di un'élite che apprezza cose "non per tutti"
b) che supporto una certa iniziativa di recupero dei buoni sapori di una volta.

Ci sono molte aziende che hanno puntato su questi elementi per aggredire nicchie in svariati settori, ricordiamo che la vecchia edizione di D&D cercava di cavalcare una "falsa" visione di gioco "open".

Inoltre potremmo ipotizzare che possa vere del seguito (anche se poco) fra i delusi della quarta edizione che trovano richieda troppo tempo giocare a pathfinder e magari meditano un regolamento economico che consta di sole 100-150 pagine.

Purtroppo spesso si sovrastimano le dimensioni delle nicchie perché non ci sono dei veri parametri di stima disponibili. Per esperienza dico che in una settimana a tavolino considerando tutti i fattori si finisce per ridurre ad 1/10 l'estrapolazione iniziale che è inevitabilmente dettata dall'ottimismo. La conseguenza è che le nicchie non possono far sopravvenire il numero di diverse versioni dello stesso prodotto come quelle che sono esplose per i retrocloni in questo ambito. Io ipotizzo che nei prossimi anni assisteremo ad una consistente riduzione delle edizioni diverse. IMHO sono destinati a rimanere quelli i cui autori in realtà fanno altre cose per campare e lo considerano uno sfizio e forse un paio dei più accattivanti editorialmente parlano.

Conigliomannaro ha scritto:

Aggiungo una cosa che ho dimenticato nel post sopra: se io ho già il gioco e compro un retroclone è facile che voglia giocarci perché magari chi ci ha lavorato ha messo delle pezze al posto mio, risparmiandomi lavoro.

Su questo punto, non sono così sicuro. Secondo me se uno voleva continuare a giocare a D&D o AD&D lo ha già pezzato da un pezzo e non cambierà facilmente modo di operare. "Squadra vincente non si cambia" ha dei validi vantaggi quando si fa il master e si taroccano progressivamente le regole.
Conosco di persona un master che ha un intero quaderno di pezze per AD&D 2ed e non credo scaricherebbe Osric per vedere se è pezzato meglio del suo sistema che conosce a menadito.

Secondo me è raro il caso di chi ha già il manuale e dice: "non ci gioco da anni vediamo se la nuova versione è migliore della mia."
IMHO è più probabile:
a) sono fanatico e non ho mai cambiato
b) ho cambiato oppure ho smesso

Mornon ha scritto:

giocando come da regole sono venuti personaggi strampalati e siamo tutti morti dopo 1 ora contro i Morlocchi

Penso che fondamentalmente sia questo il problema di fondo di tutta l'Old School che dovrebbe farci riflettere due volte prima di pensare che la cerchia di appassionati sia in costante crescita.

IMHO il pro del vecchio D&D è che è facile metterci le mai sopra, il contro è che per giocarci bene o male DEVI per forza metterci le mani sopra. Quindi non è un gioco per tutti e per molti di quelli che lo provano la prima impressione potrebbe esse negativa.