Re: IL FORESTIERO - CONCORSO
Seven_Legion ha scritto:
Qui abbiamo indubbiamente un racconto d'apologeta! (...che avete capito: non sto dicendo che l'ha scritto l'utente omonimo, ma nel senso che va a fare l'apologia di fatti miracolosi nella vita di... ( mi fermo per evitare spoiler... )
Ehm, l'apologia è un discorso in difesa di qualcuno o di qualcosa, che centra con il corto in questione?
Forse volevi dire che è un racconto agiografico...
Il numero di pecorelle scannate dai pastori è di gran lunga superiore al numero di pecorelle mangiate dai lupi. Per cui, se qualcuno si proponesse di essere il vostro pastore per salvarvi dai lupi, pensateci bene
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Re: IL FORESTIERO - CONCORSO
Eh...mi sa.
Velocemente ad Icedlake: certo che l'ho fatto e non ho detto che hai guardato SOLO quello, ma se già gli hai tolto un punto per mancanza di giocabilità, significa che per te questo racconto, tolto questo, era da 9! Se hai considerato altri aspetti penalizzanti sparsi era addirittura da 10!
Ora, io posso apprezzare tutto quel che vuoi ed alzargli il voto (parlo per ME), ma di base un racconto con i congiuntivi sbagliati o periodi come quelli che ho citato, ad esempio, un 9 o anche un 8 non lo prende nemmeno se è scritto da Sepulveda. E questo non è un giudizio di GUSTO, ma il minimo sindacale dell'editing. Credo IO. TUTTALPIU' prende 7 o 7 e 1/2 (tié) proprio perchè essendo MOLTO originale e grazioso compensa grammatica e mancanza di giocabilità e non si piglia un 5 o un 6 come avrebbe preso a parità di errori uno meno originale. Più chiaro?
Non sono molto d'accordo che la giocabilità sia "relativa" in un LG, invece, per quanti illustri precedenti possa avere: un LG dove posso agire per modo di dire, anche se illustrativo, è frustrante. Un LG "educativo" per ragazzi può essere fatto così, ma anche lì non sono convinta... per me, dal momento in cui introduci l'elemento gioco o avventura puoi introdurre "azione" e riuscire perfettamente o anche meglio a descrivere. Esempio banale, come ho già accennato: un bell'inseguimento dietro (o davanti) ai demoni avrebbe dato occasione per descrivere la città e le mura, altri punti, la struttura cittadina, ecc ecc ecc., senza rinunciare a nulla.
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Re: IL FORESTIERO - CONCORSO
Ehm, l'apologia è un discorso in difesa di qualcuno o di qualcosa, che centra con il corto in questione?
certo, nell'accezione odierna, ma nell'ora zero del cristianesimo molti predicatori, tra i piu fanatici, erano definiti "apologeti"
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Re: IL FORESTIERO - CONCORSO
Seven_Legion ha scritto:Ehm, l'apologia è un discorso in difesa di qualcuno o di qualcosa, che centra con il corto in questione?
certo, nell'accezione odierna, ma nell'ora zero del cristianesimo molti predicatori, tra i piu fanatici, erano definiti "apologeti"
L'apologetica cristiana si rifà a quella più antica greca (vedere ad esempio il dialogo di Platone "Apologia di Socrate") non certo nell'anno zero del cristianesimo ma nel momento in cui la filosofia cominciò a entrare nel cristianesimo (il primo filosofo cristiano è considerato Giustino Martire, 2° sec d.C.) I cristiani erano accusati da molti (giudei, romani e greci) e i primi cristiani dotti decisero di difendere la propria fede con delle Apologie, appunto, ognuna ben indirizzata a un personaggio realmente esistente. L'apologetica è una prassi prettamente antica, nella modernità non esiste più, soprattutto nella teologia cristiana, dove la stessa materia, apologetica appunto, è stata cambiata in Teologia fondamentale (non è cambiato solo il titolo ma tutta l'impostazione).
Un predicatore fanatico del primo cristianesimo dovremmo chiamarlo Martyres (letteralmente "testimone", riferito alla fede), perché i fanatici li facevano fuori subito (e infatti il fanatismo cristiano è arrivato dopo le persecuzioni, dopo l'editto di Costantino, prima no di sicuro).
Il numero di pecorelle scannate dai pastori è di gran lunga superiore al numero di pecorelle mangiate dai lupi. Per cui, se qualcuno si proponesse di essere il vostro pastore per salvarvi dai lupi, pensateci bene
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Re: IL FORESTIERO - CONCORSO
Voti della giuria:
GIUDIZIO DI BEN KENOBI:
Un librogame davvero "corto", che incarna molto bene lo spirito della competizione con una trama ed un regolamento estremamente semplici. "Il Forestiero" è un racconto che mi ha fatto molto piacere leggere: scorrevole, con uno stile narrativo asciutto e adeguato al tipo di racconto anche se non esente da errori, e soprattutto che ha saputo interpretare il tema dell'immagine in maniera assolutamente originale e sorprendente.
Il protagonista è un giovane ragazzo lucchese, credo che si trovi nella prima adolescenza, e la sua insaziabile curiosità è colpita dall'ingresso in città di un misterioso cavaliere. Soltanto due i punteggi con cui giocare, Abilità e Resistenza, che verranno usati spesso durante l'avventura per determinare il superamento di alcuni ostacoli; gradevole l'idea di non punire immediatamente il giocatore in caso di fallimento, ma di dargli una seconda possibilità con una scelta per proseguire la lettura. E' abbastanza difficile incappare in una "instant death" ma non impossibile, credo che l'idea dell'autore sia stata quella di lasciare il lettore libero di proseguire relativamente indisturbato nella lettura, a meno di scelte scellerate: va abbastanza bene come scelta, ma così il librogame è un po' troppo fugace, non avrebbe guastato inserire un pochettino di difficoltà in più... ho impiegato pochi minuti per terminarlo e leggere quasi tutti i paragrafi, mentre gli altri librogame sono riusciti ad impegnarmi molto più a lungo !
A parte questo, ritengo che il sistema di gioco (la meccanica basata solo sulle scelte e su qualche tiro di sorte non immediatamente decisivo) sia perfetto per un racconto incentrato tutto sulla narrazione e sulla creazione di un'atmosfera. Secondo me i punti di forza dell'opera siano lo scenario lucchese e i riferimenti all'immaginario della mitologia cristiana medievale: poche sapienti pennellate, sia chiaro niente di straordinario, eppure sufficienti a spingermi con la mente a Lucca, proprio in quel periodo autunnale così simile a quello della fiera !
I difetti sono nella limitatezza delle scelte, ossia l'impressione di fugacità a cui accennavo sopra, e in qualche errore nella revisione del testo (parole mancanti nelle frasi, bonus anziché malus in un difficile tiro di Resistenza, etc...). In conclusione il mio voto è un 6,5
VOTO: 6,5
GIUDIZIO DI YANEZ:
ecco un corto con paragrafi brevi che aiutano a sorvolare questa volta sull'assenza degli a capo...peccato che la lettura risulti però difficoltosa a causa della scrittura ridondante e dell'arbitrario uso della punteggiatura.
scendendo nel dettaglio inoltre vi è una mancanza di profondità in ogni personaggio, ambiente e situazione incontrati; questo difetto emerge ancor di più con la brevità dei paragrafi che potevano essere sfruttati meglio in ampiezza (senza esagerare ovviamente) e sopratutto a parte una sommaria descrizione del cavaliere nel prologo non vi è una minima spiegazione del perché sia stato scelto s.martino come eroe...non tutti i lettori sono lucchesi e non tutti i lucchesi son tenuti a sapere che il duomo è dedicato a s.martino...
buono l'utilizzo dell'immagine scelta: un pizzico di originalità e di fantasia senza rifarsi al tema "assassino/ladresco", anzi esalta anche l'immagine del mantello per la quale s.martino è celebre (a dire il vero io festeggio ogni s.martino, ma non per il mantello...è ovvio che è per il vino!!!)
"il forestiero" sembra strutturato come un episodio di time machine: incarniamo uno spettatore ragazzino che non può modificare gli eventi ma assecondarli secondo una sequenza logica, abbiamo un'ambientazione storica precisa e riconoscibile (vi è perfino il paragrafo di indottrinamento culturale sulle relique simile alla famosa banca dati), ed un regolamento quasi del tutto inutile poiché le due abilità servono solo ai dadi per variare il percorso verso il duomo di lucca. la struttura del libro agevolata da questa struttura snella alla slta funziona bene se non per un eccessiva lungaggine se si incappa nelle guardie, insomma avrei tagliato qualche opzione in quel frangente per aggiungere una scena alternativa...e sempre a proposito delle guardie: ma perchè sono così zelanti e ligie al dovere? perchè ci tengono così tanto a riportare a casa il ragazzino? c'è il coprifuoco? insomma è un pò forzato il tutto ma tant'è...
ulteriori segnalazioni:
la scelta che si deve fare al paragrafo 8 è dettata totalmente dal caso, non c'è un minimo indizio! in un paragrafo di quattro righe non è stato messo un piccolo suggerimento su quale possa essere la scelta "migliore"...non che sia fondamentale nell'economia della storia però mi ha fatto storcere il naso;
il cavaliere viene chiamato in più parti "obiettivo", neanche fosse il bersaglio di un killer! ci sono tanti sinonimi di cavaliere o altri modi di far capire che si segue l'uomo a cavallo;
la disposizione numerica dei paragrafi non è stata rimescolata sufficientemente e quindi mi ritrovo sequenze numeriche troppo vicine, con il fatto di poter leggere in un colpo solo nella stessa pagina tutte le opzioni, facendo così cadere l'effetto sorpresa e togliendo l'illusione della scelta giusta;
vi è un errore in un check del paragrafo 27: ":Getta i dadi e togli 1 punto dal totale, per misurare la tua Resistenza." a parte il fatto della maiuscola dopo i due punti e la virgola dopo totale c'è chiaramente un errore in quanto per rendere più difficoltoso il check si deve aumentare il risultato dei dadi.
in conclusione:
la storia e la sua struttura mi hanno sinceramente colpito, è stata una scelta coraggiosa che mi sento di premiare anche in virtù di una istant death molto buona:
il risveglio coperto dal mantello al paragrafo 32, che ci da un suggerimento sull'identità del santo (se conosciamo già la sua identità sappiamo che è stato lui a darci il mantello, se non lo conosciamo lo sapremo nella lettura successiva), creando così una sorta di finale parallelo ed alternativo nel tempo.
sommando pregi e difetti:
VOTO: 6
GIUDIZIO DI LUCKY:
Il Forestiero è un racconto che mi ha colpito positivamente, appena terminata la prima lettura mi ha lasciato un'ottima impressione.
Il regolamento è ridotto all'osso con l'utilizzo di sole due caratteristiche: Abilità e Resistenza. Questa scelta potrebbe inizialmente far storcere il naso ma giocando tutto a mio avviso scorre liscio senza troppi problemi.
La storia e l'ambientazione sono molto originali difatti vestiamo i panni di un ragazzino nella Lucca del '300 che alla vista di un misterioso cavaliere forestiero viene colto da una curiosità irrefrenabile nei suoi confronti. Questo suo interesse ci spingerà a fare di tutto iniziamente solo per incontrare il misterioso cavaliere e successivamente a cercare di aiutarlo nel suo intento.
La maggior parte delle vicende che ci vedranno protagonisti sono a mio parere coerenti con l'età e le capacità di un ragazzino: inventare una scusa per uscire di casa la sera, ritrovarsi solo in città e dover chiedere informazioni a sconosciuti, cercare di fuggire dalle guardie cittadine ed infine anche la passività di fronte ad un evento più grande di noi. Unica nota leggermente stonata mi è parsa il voler far scalare ad un ragazzino una parete con una corda, forse una prova un po' troppo "fisica" anche se gestita abbastanza bene nel contesto del gioco.
La narrazione nel complesso mi ha soddisfatto anche se avrei preferito un livello di descrizione pari per tutti i paragrafi, è presente qualche errorino e qualche dimenticanza ma alla fine si legge tutto tranquillamente e ci si immedesima senza fatica tra via di Lucca.
L'aspetto storico didattico che ci offre l'autore è un valore aggiunto per il racconto difatti mi ha lasciato con la voglia di andare ad approfondire la legenda narrata di San Martino.
L'immagine scelta come tema è stata ben utilizzata ed ottimamente descritta ed anche se a prima vista non ho avuto l'impressione della "levitazione" riesce comunque ad ottenere l'effetto voluto dall'autore.
In conclusione, malgrado il racconto presenti qualche distrazione da parte dell'autore in fase di rilettura e betatest, a mio parere è nel suo complesso più che discreto.
VOTO: 7
Risultato finale: 6.458
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Lucky
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