A me piacciono i racconti privi di regolamento, io infatti nei miei ho sempre dei problemi a costruirli, sarà che ho passato la vita a barare per cui nei combattimenti nemmeno li tiravo i dadi, vincevo ebbasta...

Grazie d., finalmente uno onesto...!

Ho voluto sfruttare proprio una diversa necessità dei lettori di oggi, e credo che la ludica debba tutto sommato accettare la sfida di essere, fingendo sottomissione, alla pari della narrativa, per poi invece presentare cose anche molto più gradite della narrativa stessa.
E secondo me questo racconto è un piccolo esempio...
Poi si può essere d'accordo sul fatto che è solo l'inizio di qualcosa, ma è un inizio che all'autore aggrada parecchio.

Uh... Grazie di cuore, troppo buono; questo commento mi ripaga di molti sforzi... Io, come alcuni avranno potuto notare, credo molto nella narrativa, e la narrativa interattiva è un pò come la ciliegina sulla torta.
Devo molto a questo genere, per la mia formazione... Adoro tutto ciò, è il mio mondo, e non restituire fino in fono (sentendomi nella possibilità di farlo) quanto avuto nell'infanzia, mi sembrerebbe da vigliacchi...
Per questo preferisco un lavoro spartiacque a qualcosa di assodato -senza poi contare che non ho mai fatto, né mai farò cose sforzate.
Insomma: se non presenta un limite e una conquista per me, non val la pena proporre.
Non sentirti in colpa per il voto: questo sta a significare che il lavoro, è, appunto, prima ancora che una conquista, un limite... anche molto umano e comprensibile. Per me è stato così con i lg più belli...
Io sono vivacemente curioso di ciò che la narrativa interattiva può proporre di nuovo, aldilà dello schema regole comparto narrativo.
Ma per far questo debbo lasciarmi alle spalle un bel po' di ricordi... Ricordarli nei lavori nuovi significa tentare un superamento, non nostalgico, ma autentico ed onesto.
Capisco quanto questo sia poco conciliabile in un sito di puri nostalgici, forse quanto me, ma è da un po' di tempo che è divenuto anche 'factory' propulsiva per idee nuove... dunque non mi sento proprio-proprio fuori luogo, anzi...
Diciamo che ogni novità ha sempre conosciuto dissensi iniziali, proprio perché diversa dai gusti standard.
Ciò non sta a dire che Fì'a'za sia un autentico pilastro del nuovo, ma che varrebbe la pena, come già detto, soffermarsi sulle tante nuove idee che propone... Io lo farò.

PS; ma tu sei quello del commento geniale...! Se ti guardi indietro vedi il futuro... :-)
E' stato il più bel voto dopo 'se ti guardi indietro ti vedi arrivare'... :-)
Questi per me sono più che apprezzamenti; ma di certo nessuno può sapere cosa bolle in pentola... Diverso è un acquisto: lì è come se l'editore, in qualche modo, certificasse che la cosa conosce davvero dei risvolti interessanti. Ma credo che in questo caso, pur supponendo una commercializzazione del prodotto, molti avrebbero detto: beh, che cavolata... basta andare al 36!

Danilo, io avevo fatto delle domande in precedenza, qualche pagina fa, ti andrebbe di rispondere?

Inoltre io mi sento molto affine alla scrittura interattiva (come gusto intendo) e secondo me da questo racconto puoi tirar fuori un bellissimo "Lungo". Perché questo sistema in molti più paragrafi può svilupparsi in un modo veramente ricco e intrigante.
Mi permetto a riguardo di darti dei consigli, ovviamente puoi farci quello che ti pare:
La ripetizione dei paragrafi a me è piaciuta perché ne ho ben capito il senso. Devo dire che io una volta capito il "trucco" non mi sono letto tutti i paragrafi, ma cercavo ogni volta con occhio attento le diversità, per questo sono riuscito a finire nei 20' il corto, pur leggendomi ogni par (che poi una volta arrivato al 20 vai subito al 36). Quello che aggiungerei io è questo: dei "codici" (non saprei come chiamarli) che una volta decifrati portano in "stanze segrete" che danno la possibilità di un'interazione maggiore. E' come un lampo di lucidità in mezzo al sogno. Questo lampo può essere determinante o meno per la riuscita dell'impresa, quindi stanze segrete più o meno utili. In questo modo si potrebbe fondere la scrittura interattiva con il metodo più classico dei LG: fare l'ossatura come scrittura interattiva mentre le stanze segrete col metodo LG. E poi rimarcherei con più forza che il finale è aperto, magari nel prologo (cioè lo farei capire meglio). Io non metterei dei finali possibili, ma lascerei così che si possa vagare anche all'infinito, come succede in un vero sogno (avete mai visto il film Waking Life? Per me è un capolavoro. Danilo guardatelo se non lo conosci, ti può dare diversi spunti interessanti). Forse toglierei il tempo, che mi sembra obsoleto e solo funzionale alla sfida (che serviva per il corto, ma per un lungo non ce n'è bisogno).

Grazie, Lamello... ne farò tesoro.
Sì, anch'io ho in mente un lungo, di 1000 e anche più par. (tanto è semplice con un copia incolla). Sarebbe bello giocato in molti, come gdr... Lì allora i paragrafi criptati sono più che funzionali! Grazie...

PS: dai un'occhiata al suggerimento che ho dato... :-)
Poi ne metterò altri. Un abbraccio!