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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
Siamo in presenza di un piccolo capolavoro. Lo rigioco un paio di volte e poi formulo il mio giudizio finale, sicuramente positivo...
EDIT: confermo la mia prima impressione. Il corto è scritto in maniera perfetta, da professionista della penna digitale, il tema trattato scottante e tragico, ma affrontato con il giusto mix tra partecipazione e distacco. Il mondo anni '90 (laziale?) dei bucatini è descritto e riportato con dovizia e ricorda molto il non-capolavoro cult Amore Tossico, che scommetto l'autore conosce.
Crime story con un ottimo svantaggiato come protagonista, perfettamente coerente in premessa, realizzazione e finali (molti), stile e dettagli, personaggi e situazioni, che pecca forse un po' negli elementi "fiabeschi" di Roccabandita, tipo il Baba e Carletto, scadendo in un elemento quasi soprannaturale che stona forse un po' con tutto il resto.
Detto questo e considerato che il finale "buono" è forse troppo buono per il tono generale della storia, ritengo questo corto un'opera matura ed eccezionale, un gioiello.
Grazie al Concorso e a LGL per riuscire ad attrarre siffatti autori, che nobilitano ancora nel 2014 la parola librogame...
VOTO: 9.5
"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM http://www.caponatameccanica.com
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
Dunque, l'ho giocato con vero piacere. Molto molto bella l'idea, bella scrittura e che ben rende l'atmosfera, originale e ben strutturato. Sul VOTO sono, però, lo ammetto, molto indecisa. A "pelle" darei un 8, per quel che mi trasmette. Siamo, però, in presenza di un LG e non di un romanzo e da quel punto di vista ho delle perplessità che fanno calare la valutazione, in più trovo ci siano delle pecche stilistiche. Mi spiego, nell'ordine:
1) Il dialogo con “Morte” mi sembra un po’ TROPPO surreale. Di gente strana ne ho incontrata, ma qualcosa in questo personaggio mi "stona", forse il linguaggio, che trovo troppo forzato anche per uno strambo. Detta chiara, mi sembra una versione "tossica" del cinesino di Matrix 2; rispetto al realismo con cui parlano altri personaggi, questo eccede di macchiettosità, perfino sotto oppio. Comunque, essendo probabilmente voluto, è una questione di gusti: a me non convince, ma per contro potrebbe essere uno degli elementi surreali più convincenti per altri e quindi influisce poco sul discorso voto, è più un'osservazione che altro.
2) Sempre dal "Morte": Non si capisce bene a cosa serva il concentrato di oppio (a parte farti schiattare assieme al metadone) se poi non ti basta, come indicato, a "coprire" l'astinenza fino a cena. Il tempo che trascorre (almeno in due percorsi diversi che ho provato) tra l'incontro e la prima botta di astinenza è poco per essere già cena o non è comunque chiaro. Ci svegliamo dopo mezzora dall'assunzione e siamo di nuovo in strada, in uno dei percorsi cammino per "mezzora" (parole testuali) e già sono in astinenza, senza possibilità di scampo. Dovrebbe esserci, almeno in uno dei percorsi, l’indicazione che è possibile saltare la dose se si è preso il decotto, lo renderebbe una buona "arma" per compensare la pericolosità potenziale. OPPURE si dovrebbe togliere quella nota che lascia "illudere" il lettore di ciò, più avanti. Io, personalmente, mi aspettavo mi venisse data la chance e per un po' sono stata anche indecisa se doverlo "sottintendere", ignorando il bisogno di dose (ma lì morivo) o agendo per comprarla come avessi i soldi, anche se non li avevo... ma era assurdo.
3) Trovo un po' contraddittoria la premessa, rispetto allo sviluppo: visto come veniamo trattati da tutto il resto del mondo, salvo spacciatori (e a volte manco quelli) mi sembra troppo “apocalittica”; da come è posta, pare che in "questi" anni '90 siano TUTTI dei drogati senza scampo o dei fattoni, tanto che mi fa pensare a una specie di realtà "alternativa" in cui chi non si fa è il reietto disperato: ma se poi incontriamo quasi sempre gente che ci snobba in quanto tossici e polizia che vuole arrestarci a vista... cioè una realtà più "normale" di quella premessa, qualcosa non quadra molto.
4) I finali: e qui casca l'asino VERO. Prima di tutto il dialogo tra i banditi è di una scontentezza deludente. Chiedo scusa all'autore per la rudezza con cui espongo il pensiero, ma... no, non ce posso sta': un racconto finora filato liscio come l'olio e di ottimo stile e poi... i "cattivi" che fanno il classico "discorso/riassunto" dei fatti proprio mentre stiamo lì a guardare, come nelle peggiori fiction? No... questa è una "botta". Per restare in tema.
Il linguaggio del "capo", poi, più che ricordare un ricettatore vero, mi ricorda un gangster da film americano di serie B o un boss di cattivi della Disney. Perdonami. Rivedilo.
Il finale con Baba, che dovrebbe essere quello più "positivo", scusasse ancora l'autore, mi sa un po' di "cavolata". Va bene che ci sono personaggi surreali ed è stato sottolineato nella premessa, volutamente e in modo chiaro, va bene il simbolismo del "bene che vince e il male che perde"... ma qui si esagera. Eccheddiamine, poi: se questo è capace di fare 'sti "miracoli" con due parole, perché non salva tutti i poveri disperati del paese? E perché non farlo prima? Il protagonista doveva arrivare alla "verità" per ricevere il sano trauma che gli permette di trasformare la rabbia in speranza? Non so, non mi convince: il trauma c'era già con la morte della sorella e in quel finale non l'ha vendicata, quindi in realtà non c'è l'eliminazione della rabbia, prima del trovare pace e una nuova vita. Diciamo che ci può stare la "conversione" per tramite di questo strano personaggio, ma riscriverei il paragrafo in modo diverso e più convincente.
Mi piace molto di più la resa del finale "vendetta", mantiene lo stesso tono realistico e crudo del resto.
Apprezzo, invece, in generale, l'aver deciso per due finali "positivo/negativi" entrambi a modo loro, per cui non c'è una vera e propria "vittoria definitiva", ma una vittoria parziale che si può "preferire". Bella idea.
Piccola notina finale: all’ipotesi del furto nel mercato avrei aggiunto la possibilità di "fallire", ma è un dettaglio e comunque ci sono pochi paragrafi da "sprecare", quindi ci può stare.
In virtù di questi fatti, con cuore dolente, devo dare un 7,5... perché non posso dare un 8- .
Faccio comunque i complimenti all'autore: l'idea è ottima, corretta in alcune parti potrebbe essere una bomba.
E ti dirò, misterioso scrittore: non è il mio "genere", quindi l'apprezzamento dovrebbe valere doppio.
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
Scusate, ma c'è un errore clamoroso nel corto:
1: si sceglie di andare al mercato
20: ci si fa non una, ma ben due dosi di eroina; si va al paese
21: si sceglie di andare alla villa
25: ci viene chiesto se stamattina si è preso il metadone o no. Ovviamente no, molto meglio, si sono prese DUE dosi di eroina, quindi si va al
24: INSTANT DEATH per vagare nel paese in crisi d'astinenza.
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
Scusate, ma c'è un errore clamoroso nel corto
Secondo me non è un errore
viene infatti spiegato che, essendo a lento rilascio, il metadone resterà nel nostro corpo più a lungo ritardando la crisi di astinenza
La vita è dura per i soldati di ventura.
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
gabrieleud ha scritto:Ehmmm... tastino spoiler ogni tanto?
Se noti, l'ho usato per i libri precedenti, poi arrivava sempre qualcuno che spiegava per esteso e pubblicamente tutto... a quel punto mi sono stufata. =__=
Tanto quelli che commentano il Corto lo hanno letto, in sostanza...
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