Home Forum General La nemesi del Librogame INTERVISTA LGL: Mornon / EGO

Cerca nel sito

Il Sondaggione!!

Librogame Magnifico 2024, inizia la finalissima: vota il miglior LG dell'anno!

INTERVISTA LGL: Mornon / EGO

INTERVISTA LGL: Mornon / EGO

Ecco pronta per voi una nuova intervista Liv. 2: stavolta i protagonisti saranno Mornon ed EGO.
I nostri si sono cimentati in questa seconda fatica sulla base delle seguenti affinità:
- scrittura articoli per il Magazine di LGL;
- partecipazione a I Corti;
- passione pe la lettura;
- passione per i fumetti.
Vi ricordo che il thread generale delle interviste doppie è stickato ed è accessibile a questo link: https://www.librogame.net/index.php/for … c?id=2352.



Eccoci di nuovo qui: dalla prima intervista ad oggi, cosa è successo di bello nella tua vita?
Mornon: Arieccomi! Non vi siete ancora stufati? Da allora ho ottenuto un nuovo lavoro part time (che fa combo con il primo che avevo) di cui sono molto soddisfatto. Anche con il primo lavoro le cose vanno bene: scrivo e pubblico giochi di ruolo e ho tante richieste. Inoltre aspettiamo Morgana, la secondogenita. Non mi posso affatto lamentare...
EGO: Succede qualcosa di bello tutti i giorni. Tra le cose migliori: mi sono sbarazzato di roba a cui tenevo meno di quanto pensassi. Passo meno tempo su Internet e faccio più cose. Ho imparato cose nuove. Ho finito videogiochi nuovi e alcuni che erano in sospeso da tempo. Ho aiutato delle persone a cui voglio bene e altre che ho incontrato per lavoro. E ho fatto il panettone. A mano. Due volte.
Qual è la tua professione?
Mornon: Lavoro per due diverse case editrici italiane, con mansioni molto varie. In più scrivo giochi di ruolo, librogame e narrativa per un totale di 4 case editrici.
EGO: Medico.
Dicci qualcosa dei tuoi titoli di studio.
Mornon: Sono laureato in archeologia e ho esercitato per un po', poi ho fatto un bel approfondimento sul marketing territoriale. Entrambi settori che ho lasciato indietro però da diversi anni.
EGO: Dei titoli mi importa poco: per me importa quello che faccio. Nel complesso credo che la laurea sia il titolo per cui ho faticato meno in assoluto; persino alla patente ho dedicato un impegno e una partecipazione maggiori. L'università non mi ha preparato al lavoro effettivo, e non tornerei mai al primo anno.
In quale città abiti?
Mornon: San Cristobal de La Laguna a Tenerife.
EGO: Quella dove si allena la Juventus. Mi spiace.
Stai leggendo qualche librogame in questo periodo?
Mornon: Ho una scaletta lunghissima di letture arretrate. Quello che ho sul tavolo in questo momento è In cerca di fortuna di Andrea Angiolino.
EGO: No, ma penso spesso che vorrei rileggere Cuore di ghiaccio. E molti altri. I librogame li ho sotto gli occhi tutti i giorni. E tanti di quelli che ho, non li ho ancora mai letti.
Qual è la tua serie di librogame preferita?
Mornon: Domanda durissima, la cui risposta modifico spesso con il tempo. Diciamo che ad ora una di quelle che tecnicamente sto studiando e mi esalta è Terra di Mezzo.
EGO: Direi Blood Sword, con Alla corte di Re Artù e Oberon subito dietro. Poi Sortilegio, e la prima metà di Ninja se vogliamo ignorare che ne esiste anche una seconda metà.
E quella che ritieni peggiore in assoluto?
Mornon: Tra quelle che ho letto Rupert il Selvaggio.
EGO: Mah, se ce n'è una di cui farei a meno se non volessi la collezione completa EL, è Avventure stellari. Anche se penso che il peggior rapporto progetto/realizzazione ce l'abbia Samurai.
Qual è la serie di libri-gioco non pubblicati da E-Elle che preferisci?
Mornon: I fighting fantasy non tradotti, ma soprattutto Fabled Lands. Citazione tenerona per i vecchi ricordi: Scegli la tua avventura - Indiana Jones e I fantastici cinque e tu.
EGO: Be', per quanto riguarda l'Italia, parlare di altre "serie" è un po' difficile, e ammetto che al di fuori di EL la produzione italiana l'ho indagata poco. Quindi non so se sto barando o meno, ma direi che la francese Les messagers du temps e l'inglese Eternal Champions se la giocano tra le migliori che ho letto. Naturalmente non considero Fighting Fantasy, visto che in parte rientra nel catalogo EL. E se vi state chiedendo come mai non elenco Fabled Lands, confesso che mi ci sono dedicato davvero poco per averne un'idea precisa come serie.
Preferisci le collane i cui libri hanno svolgimento sequenziale, o quelle con libri scollegati l'uno dall'altro?
Mornon: Sicuramente, avere continuità di personaggi e situazioni è un valore aggiunto, ma le serie devono essere studiate bene, per essere divertenti sia per il lettore seriale che per quello casuale.
EGO: Non faccio questa distinzione, anche perché valuto i singoli libri e come si sa, ci sono serie sequenziali dove a volte la qualità va in malora e altre, a libri singoli, dove capita di beccare volumi eccellenti. Ridando uno sguardo a LS 21-28 mi sono reso conto di quanto Dever non avesse più voglia di impegnarsi, mentre, all'estremo opposto, non è un segreto che mi piaccia Compact...
Ti è mai successo che un lancio di dado sia andato male a causa della scabrosità della superficie sulla quale il dado stesso era stato lanciato, o che l'errata inclinazione della stessa superficie avesse contribuito ad un risultato non soddisfacente?
Mornon: Solo quando questo serviva a barare smile
EGO: Hhhhhaaaaaahahahahahahahahaha! Semmai faccio fatica a ricordare quelle poche volte in cui ho letto librogame su una superficie piatta! Sapeste quanti ne ho giocati sul letto, dove a volte è praticamente impossibile decidere quale numero sia uscito, visto che il dado finisce per appoggiarsi sulla matita, sulla mia gamba, tra il bordo del letto e il materasso, con non una ma due facce rivolte verso l'alto...
Non aiuta il fatto che possiedo una gran quantità di dadi che persino gli esorcisti più scettici non esiterebbero a definire maledetti. Quindi va a finire che "un tiro" di dadi in realtà diventa anche una mezza dozzina di tiri, specialmente in certi combattimenti già impossibili nei libri di Brennan o di Livingstone! E sapete una cosa? Avevo già scritto queste righe, quando l'altro giorno, da Feltrinelli, ho visto che vendono dei dadi sferici! Ho ripensato all'intervista e mi sono fatto una risata! :-D
Una cosa che avete in comune è l’aver scritto articoli per il Magazine:
-  Facci una panoramica dei pezzi che hai scritto.

Mornon: Soprattutto recensioni dei giochi di ruolo e di alcuni numeri di Dimensione Avventura.
EGO: Faccio di tutte queste domande un fascio perché, in verità, è da tanto che non seguo il Magazine, ed è passato così tanto tempo da quando vi partecipai che davvero non ricordavo neppure che vi fossero apparsi articoli scritti da me. Certo che... dieci anni? Uao. Peccato che la scena librogame italiana, dopo le grandi promesse del 2007, si sia spenta (eccetto che per i Corti e i LibriNostri).
-  A quale dei tuoi articoli sei più affezionato?
Mornon: Quelli legati a Uno Sguardo nel Buio.
EGO: -
-  Preferisci un pezzo in cui devi intervistare qualcuno, o un pezzo scritto interamente di tuo pugno?
Mornon: L'intervista è l'articolo più semplice e sbrigativo da scrivere. Meglio le disamine accurate e approfondite.
EGO: -
-  Qual è l’articolo che hai apprezzato di più fino ad oggi?
Mornon: Tantissimi. Leggo tutte le recensioni, ma adoro gli approfondimenti, ad esempio quelli sulle avventure per i GDR che si trovano in riviste e pubblicazioni perdute. Sono utilissimi.
EGO: -
-  Preferisci l’attuale format del Magazine o il vecchio formato con impaginazione in pdf?
Mornon: Quello in pdf, se devo essere sincero.
EGO: -
-  Come potrebbe evolversi in futuro il Magazine?
Mornon: Io farei un pdf breve in orizzontale screen-friendly, con i link alle sezioni del sito che cita.
EGO: -
-  Tra meno di due anni, il Magazine giungerà al 10° anno di pubblicazione. Come immagini il numero celebrativo?
Mornon: Con le foto di tutti gli utenti più attivi, un meeting da qualche parte, un baccanale ben documentato...
EGO: -
Entrambi avete anche partecipato ad una delle edizioni de I Corti in qualità di scrittori:
-  Hai trovato difficile scrivere il tuo Corto ed attenerti alle regole del bando?

Mornon: Niente affatto. Adoro le regole. Aiutano a definire la propria vena creativa in parametri ben precisi.
EGO: Le regole imposte dai temi mi stanno strette, da sempre. Qualche volta, a scuola, mi giocai un buon voto, nonostante la buona scrittura, perché proprio non tolleravo alcuni paletti imposti dal tema. Tant'è vero che non ho partecipato sempre ai Corti. Per esempio, l'anno in cui c'era da inserire la frase obbligatoria non partecipai perché le frasi proposte le trovavo davvero dilettantesche, e non volevo inserirle in un dialogo scritto da me. Sarò stronzo e arrogante, ma proprio l'idea non mi piaceva. E anche con Collector's item non posso dire di avere scritto un racconto di fantascienza.
-  A livello di ispirazione, è stato difficile scriverlo o hai trovato subito la trama definitiva?
Mornon: In genere non scrivo una parola fin quando non ho rimuginato per giorni e definito mentalmente tutti gli aspetti e le trovate che voglio inserire nel testo.
EGO: Chi ha letto i miei "making of" sa che ho difficoltà a mettere giù un piano dettagliato per un progetto, con un inizio e una fine ben precisi; men che meno uno svolgimento pianificato nei dettagli. Due Corti su tre li ho scritti di getto, e per fortuna non avevano un regolamento, se no non li avrei mai finiti! Devo dire però che le idee di partenza mi sono venute abbastanza in fretta.
-  Ti trovi più a tuo agio a scrivere un Corto o un librogame completo?
Mornon: Corto, ovviamente, per via della brevità intrinseca...
EGO: Non mi sento a mio agio a scrivere un Corto senza regole, figuriamoci se riesco anche solo a concepire un LG completo! Scrivere è una faticaccia.
-  Come ti sei comportato quando è capitato di dover commentare il tuo Corto?
Mornon: Lo faccio sempre con (credo) imparzialità ed evidenzio io stesso i difetti e i refusi che trovo dopo aver inviato il Corto. Il voto che do è sempre una media di quello degli altri o di quelli dati ai corti precedenti.
EGO: Una volta ho evitato di farlo. Le altre volte credo di essere stato onesto. L'anno di Collector's item ero convinto di aver scritto qualcosa di davvero buono, e per lo meno che il mio stile fosse una spanna sopra quello dei concorrenti. L'anno delle fanfiction del Magnamund, per quanto fossi soddisfatto del mio Corto, c'erano in gara lavori di eccellente qualità e, essendo l'ultimo a comparire in concorso, mi rendevo perfettamente conto che non avrei vinto.
-  Nel 2014 il concorso è stato particolarmente intenso, anche per via delle Gazzette, del TotoAutori, delle statistiche e degli Oscar. Cosa ne pensi?
Mornon: Stupendo, mi pare il modo migliore di giocare con i Corti.
EGO: Che è stato bellissimo! Direi infatti che è stato intensissimo anche SENZA contare gli extra! Grande qualità generale, grande partecipazione degli utenti, tantissime votazioni e commenti.
Scegli tre utenti con cui vorresti essere intervistato, ed indica la motivazione.
Mornon: Kaltorak in quanto "colleghi" autori di GDR, Shaman in quanto "colleghi" blogger e Gabrieleud in quanto genericamente folle.
EGO: gpet74, perché siamo due rompiballe puntigliosi e mai soddisfatti, e ci piace un lavoro ben fatto. ilsaggio79, perché (da quel che posso capire online) siamo completamente diversi. Cyrax, per farvi rincoglionire leggendo l'intervista!
Hai mai viaggiato in un mezzo pubblico senza pagare il biglietto? Se si, descrivici qui i metodi che hai utilizzato per farla franca.
Mornon: Da ragazzo troppe volte. Una volta ho preso un treno Roma - Messina così. Neanche io riesco a ricordare come ho fatto a farla franca: ricordo che avevo visto di recente il film "Febbre da cavallo" e ho applicato pedissequamente i trucchi descritti.
EGO: Hhhheehehehe, certo che l'ho fatto. Non tante volte, perché non mi piace e la tensione di essere sgamati non è proporzionale all'effettivo vantaggio (quelle volte che non ho pagato era per tragitti brevi, qualche volta proprio mi ruga di dover pagare tariffa piena per meno di 10 minuti di tragitto!).
Eeeeeh, che metodi potrò mai aver utilizzato? Mi piazzo vicino all'uscita, e se arrivando in fermata vedo un controllore o uno che potrebbe esserlo, scendo. Qualche volta mi sono sbagliato; poco male.
Hai mai preso qualche librogame dalla sezione Mercatino?
Mornon: Un paio.
EGO: Nientepopodimeno che Il Presidente del Consiglio sei... tu.
Chuck Norris Vs. Stevan Seagal. Chi vince?
Mornon: Chuck. Chuck vince sempre, tranne contro Bud Spencer.
EGO: Se dovessi spiegarlo, non sarebbe Chuck Norris! (in realtà, per quel poco che li ho visti tutti e due, Seagal mi ha fatto vedere dell'azione, non le scazzottate alla Bud Spencer di Chuck).
Ad entrambi piace molto leggere:
-  Qual è il tuo genere preferito?

Mornon: Fantasy, ma anche weird e pulp vecchio stile. Di recente sto approfondendo le storie gotiche e del terrore dell'800 e dei primi del Novecento.
EGO: Da anni trovo molto difficile leggere romanzi. Sono diventato intollerante alla cattiva scrittura, e con l'avvento di Internet e dei cellulari è diventato più difficile per tutti inventare storie interessanti e coerenti che possano reggersi senza infodump. Il problema è che questo, insieme al fiorire dell'e-publishing, ha portato al proliferare di operette scritte malissimo e pensate peggio, e dall'altra parte abbiamo una nuova generazione di "critici" che ti spacciano come megacapolavoro qualsiasi pippone. Trovare un libro di narrativa veramente buono è diventato davvero difficile. E infatti leggo quasi solo più saggistica e libri di informazione.
-  Il libro che ti è piaciuto di più?
Mornon: Boh, a occhio direi il Signore degli Anelli.
EGO: I miserabili di Victor Hugo è probabilmente il libro più potente che abbia mai letto: la prima pagina è l'equivalente di un intero capitolo di un libro contemporaneo. Forse non è la mia storia preferita, ma è proprio un capolavoro di stile e di arte di raccontare.
-  Il libro che proprio non sei riuscito a leggere?
Mornon: I miei grandi fallimenti: Guerra e Pace, La Coscienza di Zeno e L'Ulisse. Non gliela si può fare...
EGO: Non più tardi di gennaio mi sono fatto abbindolare dai saldi Kindle e ho comprato questo ebook intitolato L'amore è un imprevisto. Mi dico che tra tutti 'sti libercoli scritti da donne nevrotiche per donne nevrotiche, qualcuno divertente dovrà esserci (ma capite subito, dalle premesse, quanto sia sbagliato questo ragionamento. Io purtroppo me ne dimentico sempre). Trovate la mia recensione su Amazon. Ma prima leggete quelle della "critica" e quelle delle altre due lettrici che l'hanno recensito prima di me. Non puoi proprio fidarti di nessuno. Poi ti chiedi come mai uno diventa "arrogante" ed "elitista". E cacchio! Ma non lo sai riconoscere un libro di merda?! Faccio davvero fatica a capacitarmi che alle case editrici arrivi roba così tremenda da non essere pubblicabile, se pubblicano 'sta roba.
-  Ricordi il primo romanzo che hai letto?
Mornon: No, veramente... mi vengono in mente dei racconti arturiani, o Mowgli o Tom Sawyer, ma non sono sicuro...
EGO: No, ma era certamente un libro della biblioteca scolastica. Uno di quelle belle collane "Junior -10" e "Junior +10" che c'erano in quegli anni. Leggevo già prima di andare a scuola, ma di allora ricordo solo libri di fiabe e, naturalmente, Topolino.
-  Un romanzo, letto in giovane età, può cambiare la vita?
Mornon: Credo proprio di sì.
EGO: Può cambiartela a qualunque età. In giovane età credo che quasi tutti i romanzi ti cambino la vita, anche solo per poco: pensa all'effetto che ha su un bambino la lettura di un libro d'avventure, o l'effetto che può avere un Twilight o un Harry Potter su un adolescente.
-  Se è vero che si impara a leggere a scuola, si può insegnare ad amare la lettura?
Mornon: Sì, ma la cosa parte più facilmente dalle famiglie che dalla scuola.
EGO: Come ho detto, io imparai a leggere prima della scuola, quindi ci deve essere un interesse personale. La lettura è prima di tutto comunicazione, quindi per amare la lettura devi avere interesse a comunicare, e correttamente. Poi non è per tutti: mi riesce sempre difficile crederci, ma c'è chi proprio non legge un libro se non ci è costretto.
-  Il libro che hai letto più velocemente?
Mornon: Una volta ho riletto La storia infinita tipo in un giorno e una notte di febbre.
EGO: Potrei rispondere che ci sono libri brevissimi e che la domanda non ha senso, però è più divertente se dico che ho letto La chiamata dei tre di Stephen King (in inglese) nell'arco di 24 ore. La seduta di lettura più intensa degli ultimi 10 anni, sempre attaccato al libro se non per qualche breve riposino (avevo la febbre).
-  La lettura è un piacere solitario e silenzioso. Per poterlo trasmettere agli altri va condiviso?
Mornon: Certo.
EGO: Ma perché? È bello leggere ad alta voce a qualcun altro! Si va più lentamente, ma lo si vive insieme. Mi potrete dire che così si condivide il testo, e non la lettura. È vero. Però è più facile condividere così, che semplicemente passare un libro a qualcuno dicendo "leggilo, è bellissimo" o cercare di trasmettere la bellezza di una storia dicendo "ah sì, devi leggerlo, parla di questo, questo e quest'altro" e poi ti ascolti e non capisci perché la storia che stai descrivendo dovrebbe sembrare più appassionante di un episodio di CSI o del film che danno stasera in TV.
-  Che ne pensi, invece, della lettura come possibile argomento di conversazione? Potrebbe anche essere un pretesto per "rimorchiare"?
Mornon: Assolutamente sì. TUTTO deve essere un pretesto per rimorchiare!
EGO: Ci sono così tanti libri e così tante letture in giro che mi pare sempre più difficile beccare qualcuno che legge proprio quello che leggi tu. Oggi leggere non è solo libri, ma anche, per dire, graphic novel e manga. E ce n'è a bizzeffe, a tonnellate, impossibile stare al passo, impossibile anche solo orientarsi, difficilissimo scegliere. Ogni tanto capita il fenomeno, sempre tipo Twilight o Narnia o Harry Potter (spesso con il traino del film) e allora tutti ne parlano. Ma quante volte il vostro libro preferito era tra i libri preferiti di qualcun altro? "Rimorchiare" non ho mai neanche saputo come si faccia. Certamente non ho mai conquistato una donna parlandole di un libro. E a dirla tutta, a parte i librogame da bambino, non credo di aver mai sostenuto una intensa conversazione su un libro di narrativa. Di solito è "sì bello, sai quella scena lì, eh sì, e quel brano, poi mi ha colpito quella frase..." e la cosa in genere si esaurisce lì. In questo senso sì, il libro è solitario e ognuno se lo vive a modo suo. Molto più facile parlare di un libro di saggistica, almeno da quello che ho osservato io. Solo che lì rischi di litigare, o di cadere nel qualunquismo... Insomma, non trovo che un libro sia un grande argomento di conversazione, a meno di situazioni tipo i forum di librogame dove andiamo a discutere i singoli paragrafi con tanto di numero! Ma i LG sono un genere particolare, che si presta ad analisi nerdose di questo genere. E comunque, non dal vivo.
-  Perché, secondo te, non si legge più?
Mornon: Si legge, si legge... ma gli stimoli aggiuntivi sono tanti e la competizione per la conquista del tempo libero è durissima!
EGO: Non è che non si legga, tutt'altro. Non leggere del tutto è quasi impossibile. Ma come dicevo sopra, c'è troppa scelta e troppo entertainment a disposizione. Se ti dedichi solo alla lettura ti sembra sempre di perderti qualcosa, che nel tempo di leggere un libro il mondo abbia compiuto una rivoluzione o due ed è successo di tutto e tu non c'eri perché leggevi un libro. E da leggere c'è un universo. A me frega niente degli zombi, ma c'è un mondo di romanzi con gli zombi. C'è il fantasy, i supereroi, c'è Cinquanta Sfumature, la biografia del Papa e ci sono così tanti emuli e così tante proposte che alla fine o sei uno che veramente gli piace leggere proprio come atto di leggere, oppure ti viene l'idea che letto uno letti tutti. E allora leggi uno, poi invece di leggere un altro ti guardi una serie TV o giochi a un videogioco o vai in piscina o all'apericena e a ballare o, come finiamo quasi tutti, apri l'Internet e quando finalmente ti senti stanco scopri che è passato molto più tempo di quanto credessi. Però sull'Internet leggi. Non puoi non leggere. Al massimo dico che si legge meno bene, questo sì: la comunicazione sta diventando più difficoltosa anche se tutti leggiamo e scriviamo sul Web. Siamo troppo desiderosi di raccontarci e facciamo fatica a seguire i racconti degli altri.
-  Leggi qualche quotidiano?
Mornon: Quando sono in Italia sì. Altrimenti all'estero leggo in genere il Guardian e l'Internazionale, quando li trovo.
EGO: C'è stato un periodo che lo facevo, e soffrivo di reflusso gastrico. Poi ho smesso di leggere i giornali, e sono guarito. Ogni tanto faccio l'errore di seguire un TG o la cronaca, o di leggere libri dove si esprimono o si riportano opinioni stupide (esistono, alla facciazza di quella citazione di Voltaire che tra l'altro non è nemmeno sua). E immediatamente mi sento un groppo in gola e lo stomaco si chiude.
Entrambi siete anche appassionati di fumetti:
-  Stai leggendo qualche fumetto in questo periodo?

Mornon: Molti. Il nuovo Batman e Conan della Blackhorse, per esempio.
EGO: Ecco, questa è una cosa che è quasi impossibile che io non faccia. Ne ho la casa piena. Seguo regolarmente Topolino e Rat-Man, prego che Detective Conan sia prossimo alla conclusione, e sto rileggendo la mia Collezione Book di Dylan Dog. Ogni tanto il Corriere mi tira fuori una raccolta che proprio non posso perdere. E il portafogli piange, e gli scaffali gemono.
-  Cosa cerchi maggiormente in un fumetto?
Mornon: Disegni all'altezza e storie ben scritte.
EGO: Emozioni. Sorridere, ridere, piangere e stupirmi. Insomma: una bella storia.
-  Quali sono le caratteristiche che più apprezzi, e quali le meno importanti?
Mornon: Se un fumetto è disegnato male, non ha grandi speranze. Una volta che l'occhio lo apprezza, anche la storia deve essere ben scritta. La trama vera e propria viene alla fine.
EGO: La sceneggiatura e i dialoghi devono essere di un certo livello. Non sopporto l'eccesso di sarcasmo (autori come Artibani, Faraci e Vitaliano sono bravissimi, ma quanto odio la loro passione per le battute tipo "Bella cravatta! Ti vesti al buio o hai perso una scommessa?") e non sopporto lo stile imperante americano fatto di one-liner, quelle battute brevi e fulminanti che dovrebbero farti sembrare molto cool ma dopo un po' ce l'hai anche fatto a fette, abbiamo capito che siete dei duri che hanno visto tutto e hanno sempre l'ultima parola, ma quelle battute le fate da 60 anni e quello a cui riuscivano meglio era il Peter Parker dei primi tempi. Non mi importa che la storia sia particolarmente originale (è ancora possibile?), se è ben raccontata. Purtroppo anche nel fumetto, si tende a pensare che letto uno letti tutti. I furbi imperano, i cloni pure, gli albi costano e per farteli pagare di più li stampano su carta bella che un albo pesa come una lapide. Quindi mi sto sicuramente perdendo dozzine di belle storie ben raccontate, perché ho troppa paura di sperimentare (e proprio poco spazio in casa, e se aggiungo ancora qualche altro fumetto le donne non solo scappano subito, ma non riescono proprio più ad entrare).
-  Preferisci fumetti brevi o lunghi?
Mornon: Lunghi, quelle collane che durano anni...
EGO: Amo le strisce dei Peanuts quanto un buon Dylandogone.
-  Dimmi due titoli di anime/manga/fumetti che preferisci.
Mornon: Ti cito due Bonelli: Martin Mystere e Nathan Never, ma ne noto anche molti difetti.
EGO: Le storie di Carl Barks, e Slam Dunk.
-  I fumetti che più ti hanno deluso?
Mornon: Moltissimi manga. Secondo me, i manga sono sopravvalutati da tanti. In Europa ed America si fanno fumetti molto più belli e con storie migliori.
EGO: Coi manga è facile. Dall'autore di City Hunter e Family Compo non mi aspettavo quella palla di Angel Heart. Zerocalcare fa anche ridere ma insomma, va bene ogni tanto una vignetta sul Web, ma un libro intero non glielo compro. I fumetti tratti dai cartoni occidentali sono quasi sempre pessimi, anche se My Little Pony: Frienship is Magic fa eccezione. L'ultimo Asterix, non opera di Uderzo, non mi ha fatto una grande impressione.
-  Una trama complessa ed articolata può bastare per compensare dei disegni non proprio eccellenti?
Mornon: Quasi mai.
EGO: Sì. Ma diciamo semplicemente: una buona trama. Quante storie di Rodolfo Cimino potevano essere migliori con dei disegni all'altezza, ma sono comunque bellissime? E Rat-Man, che abbiamo discusso anche su LGL, di certo non ha un disegno che "colpisce" subito in senso positivo (per quanto Ortolani sia davvero bravo, se guardi con più attenzione), ma è raccontato sempre molto bene. Discorso differente se il disegno ha qualche caratteristica che me lo rende fastidioso. Stili troppo "affollati", o troppo complessi, o troppo bidimensionali, con scarso rispetto delle proporzioni e delle simmetrie, tratti angolosi, inchiostrature spesse o al contrario certi stili filiformi. Anche qui, trovo difficilmente sopportabile lo stile americano generale, spesso stilizzato, pieno di cliché a livello di design dei personaggi, con muscoli e tette in rilievo esagerato e colorazione elettronica fredda e ricca di effetti di luce improbabili.
-  Preferisci il fumetto o l’adattamento animato?
Mornon: L'uno e l'altro, al momento giusto.
EGO: In genere quello che è nato prima. Ovvia eccezione per i personaggi Disney, nati al cinema ma veramente realizzati solo nel fumetto. Se nasce prima il fumetto, quasi sempre trovo insopportabili le voci del cartone se si tratta di un fumetto di tipo cartoonesco (come Lupo Alberto e Rat-Man), ma se abbiamo invece personaggi umani possono venire fuori adattamenti splendidi, come Corto Maltese e vari anime. Come sempre, comunque, stiamo parlando di due linguaggi differenti, e sta anche all'abilità dei realizzatori trarre un buon cartone da un fumetto e viceversa. Fermo restando che alcuni personaggi, storie, situazioni hanno successo proprio perché raccontati con un linguaggio specifico, che quasi mai è adattabile su un altro medium (a voi piacciono i cartoni dei Peanuts? A me non sono mai piaciuti, eppure stravedo per le strisce).
-  Qual è l’autore che ritieni più meritevole?
Mornon: I disegnatori sono l'anima del fumetto, ma io leggo con l'occhio alla sceneggiatura. Quindi ti cito volentieri gli italiani Manfredi e Marolla, come ottimi sceneggiatori bonelliani.
EGO: Carl Barks era veramente unico nel panorama del fumetto, un narratore immenso e un disegnatore dal tratto semplice ma espressivo come pochi altri. Sapeva miscelare gag da cartone, scenari da kolossal, attimi e dialoghi da romanzo in una sola storia. E ha creato uno dei più grandi personaggi fantastici di tutti i tempi. Indispensabili anche Schulz, Goscinny, Rodolfo Cimino e Romano Scarpa. E con "indispensabili" intendo proprio "qualcosa di questi la devi leggere, o alla tua vita mancherà qualcosa".
Saresti favorevole all'utilizzo di librogame come strumento didattico nelle scuole?
Mornon: Sì, con i titoli giusti.
EGO: Angiolino ha dimostrato che i bambini si divertono. Io, grazie ai librogame, ho imparato qualcosa, di narrativa e di semantica, che altri bambini non impararono nell'età della scuola. Così come ho imparato l'inglese grazie ai videogiochi, che una volta non erano in italiano. Guardo sempre con sospetto ogni proposta di "usare questo e quello come strumento didattico", perché in generale tutto è strumento didattico, ma è l'approccio con cui viene presentato nell'ambiente scolastico che decreta il successo o il fallimento dello strumento. Il problema sta nel progetto e nelle aspettative del personale scolastico, raramente nello strumento in sé... per dire, credo che anche il pranzo e la ricreazione siano "strumenti didattici", tanto a scuola quanto fuori. Ma non puoi dare un voto durante il pranzo e la ricreazione - al massimo si danno punizioni!
Quale tra i protagonisti di un librogame vincerebbe un'edizione di MasterChef?
Mornon: Il cuoco deforme di La Figlia del Califfo.
EGO: La cuoca di Mampang con le sue polpette di formica. Ma il Demone Poetico sarebbe un degno contendente. Oh aspetta, ma intendi proprio protagonisti? Allora il Prete Gianni. Pensa a quante cucine diverse ha provato, nei suoi viaggi!
Ti è piaciuta di più quest’intervista o la prima?
Mornon: La prossima!
EGO: La prima. Perché questa non piacerà a nessuno: ho scritto troppo!
Saluta il tuo compagno di intervista.
Mornon: Ciao Ego, so che in realtà sei un avatar di GPET!
EGO: Ciao Morn, te lo devo proprio dire: locanda e nebbia sono la combo più cheap per fare atmosfera. È come Dylan Dog e il freak, come Al Bano a Sanremo, come il MacBook sulla scrivania di Sherlock Holmes.
@
Per decidere gli abbinamenti del Livello 2 utilizzo i seguenti parametri, in rigoroso ordine: 1) a partire dall'elenco delle affinità, scelgo l'utente che ha affinità con il minor numero di utenti; 2) scelto l'utente n. 1, verifico che non si trovi tra le ultime 20 interviste pubblicate su forum: in caso positivo, riparto dal punto 1 non prendendolo in considerazione; 3) una volta trovato l'utente n. 1, elimino gli abbinamenti con gli utenti che sono in un altro livello; 4) elimino gli abbinamenti con gli utenti in attesa e/o con intervista in corso; 5) elimino gli abbinamenti con gli utenti che rientrano nelle ultime 20 interviste pubblicate; 6) di ciò che rimane, ordino gli utenti in base alle affinità decrescenti; 7) partendo dall'alto (quindi dagli utenti con più affinità con l'utente n. 1), scelgo la prima intervista utile: a parità di affinità, mi baso sugli argomenti (dò la priorità agli argomenti mai trattati/trattati poco) e sulla data delle precedenti interviste (dò la priorità agli utenti intervistati parecchi mesi fa). A parità di abbinamenti, escludo quelli che non garantiscono le 50 domande prefissate. Se, seguendo questi punti, non riesco a trovare abbinamenti validi o che garantiscano le 50 domande, riprendo dal punto 1 e provo con il primo utente utile. Utilizzo questo sistema dando la priorità a chi ha poche affinità, perché al termine del Livello 2 questi utenti potrebbero non trovare compagni di intervista, mentre chi ha tante affinità con gli altri riscirà comunque a trovare un abbinamento utile.

Ultima modifica di: Adriano
Feb-28-15 18:29:55

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
Amministratore
useravatar
Offline
5341 Messaggi
Info utenti nei messaggi
Administrator has disabled public posting

Info Forum

Statistiche Forum:
 
Totale Discussioni:
5746
Totale Sondaggi:
100
Totale Messaggi:
154045
Totale Messaggi Oggi:
7
Info Utenti:
 
Totale Utenti:
9778
Ultimo Utente Registrato:
Kakaber