ho corretto io.
Babacampione per cortesia in grassetto almeno i voti...

Vorrei fare una domanda in generale, a lettori ed autori.

Supponiamo che questi "corti" da iscrivere al concorso fossero scritti con solito "LibrogameLandCreator" ma, in qualche modo fossero da giocare al computer. Cioe' gli aspetti gestionali fossero gestiti dal computer, il giocatore deve solo leggere il testo e fare le scelte.
Questo implica delle limitazioni e un certo maggior lavoro: l'autore del corto dovrebbe tener conto che esitono delle regolette per istruire il computer a gestire le partite e, soprattutto, molto probabilmente, non sarebbe piu' possibile concepire i meccanismi di funzionamento di "un corto" in maniera completamente libera.
In poche parole, se ti viene in mente qualcosa, tu autore lo devi realizzare con i meccanismi "standard" che hai disposizione oppure niente.
Tra i vantaggi, ovviamente, il fatto che le partire risulterebbero meno artificiose: ad esempio, tanto per citare delle possibilita' semplicemente ottenibili, il computer gestirebbe automaticamente il fatto che abbiate gia' visitato una certa stanza o preso un certo oggetto, cambiando automaticamente il testo da leggere di conseguenza...

Voi come la vedete? Sareste attratti da una simile sperimentazione, oppure per voi conta anzitutto il libro cartaceo e questo fa passare in secondo piano il dover gestire la partita manualmente?

ho colto l'occasione perche' mi pare che proprio in questo caso il peso della gestione diventi particolarmente "importante". Abbiamo una serie di stanze semplicemente descritte, e sospetto che il tempo di gestione di chiavi/salti e nemici diventi preponderante rispetto alla lettura della storia.
Circa la tua risposta, supera quanto chiedevo: io ho solo ipotizzato l'esistenza di un LibrogamesCreator che gestisca automaticamente pochi elementi standard "tipici" del librogame cartaceo (l'essere gia' stato in una stanza etc...). Qualcosa da essere alla portata di qualunque autore, mentre doversi trasformarsi in programmatore javascrip sarebbe impegnativo, lungo e noioso. Non si tratta quindi di trasformare il corto in "avventura grafica" ma semplicemente di farlo gestire dal PC. Il testo e il gioco del presente corto rimarrebbe esattamente quello, compreso il "cosa sarebbe se".

Affrontare la lettura di questo Corto è­ stata dura, fondamentalmente per via di­ un grosso difetto che, a mio avviso, fa­ passare in secondo piano le cose buone ­che comunque ci sono.
Il regolamento scelto dall'autore è macchinoso.
È stata messa troppa carne al fuoco (pr­incipiante con molta voglia di strafare,­ mi chiedo?) che ha complicato la vita a­l lettore e sottratto energie alla stesu­ra di una trama che poteva essere più av­vincente e di uno stile che poteva esser­e più ricercato.
Leggere il regolamento ­(mimetizzato al 3° paragrafo?!? Why?) è ­"faticoso" quando invece dovrebbe essere­ (insieme al Prologo, se presente) il là alla storia vera e propria...dovrebbe m­etterti l'acquolina in bocca e farti pen­sare "bello! dai! quando si comincia?" I­nvece l'ho dovuto rileggere più volte pe­r assimilarlo e non va bene, specie in u­n concorso di una quarantina di pagine..­.
La lista delle cose da fare poi...­
In ogni paragrafo puoi usare 4 Chiavi (­!) che corrispondono a quattro operazion­i matematiche (stendiamo un velo pietoso­ sull'erroraccio del copia incolla evita­bilissimo dovuto forse alla fretta o peg­gio alla mancanza di una rilettura del p­roprio lavoro...),  devi tirare un d20 a­ quasi ogni paragrafo (!) per vedere se c'è un mostro che ti attacca, devi lanci­are un d20 (!) in ogni paragrafo per ved­ere se trovi la barra di Chronium e tral­ascio raddoppi, ecc...
Insomma, troppo potere al caso e ai num­eri e troppa confusione.
La giocabilitá viene elevata a parametr­o dominante (in senso tirannico) rendend­o il Corto squilibrato rispetto a longev­ità e narrazione. Caso diverso rispetto a True Path dove la giocabilitá era il racconto.
La frustrazione che ho provato mi rende­ impossibile assegnare una sufficienza c­he, se l'autore avesse semplificato il r­egolamento, avrei certamente dato.

Ho apprezzato diverse citazioni ma ne riporto solo tre.
Segue spoiler...

Tirando le somme, mi complimento volentieri con il simpatico e umoristico autore per essersi messo in gioco, pe­r aver scelto un tono divertente (non è ­da tutti) e per le buone idee avute.
Spero che abbia voglia di riprovarci il prossimo anno perché, come già detto, ci sono ampi margini di miglioramento.

Voto: 5,5

Hai fatto bene a ricordarmelo.
Sto salvando di Corto in Corto le varie nomination per arrivare alla serata di gala con più chiarezza.
Stavolta però mi sono dimenticato, rimedio subito annotandomi una delle tre citazioni sotto spoiler.

Grazie Udinazzi gabrieleud