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INTERVISTA LGL: Ald / giat

INTERVISTA LGL: Ald / giat

Sono Ald e giat i protagonisti dell'intervista di oggi, un eccellente confronto tra uno dei mod storici del sito ed un utente iscritto più recentemente.
Avremmo potuto parlare in modo più approfondito deil fatto che entrambi figurano/figureranno tra autori di LibriNostri, ma ci siamo concentrati su due argomenti sportivi:
- calcio
- Milan
Ne è venuta fuori un'intervista calcistica molto interessante, che vi consiglio di leggere appena possibile.
Vi ricordo che il thread generale delle interviste doppie è stickato ed è accessibile a questo link: https://www.librogame.net/index.php/for … c?id=2352.



Eccoci di nuovo qui: dalla prima intervista ad oggi, cosa è successo di bello nella tua vita?
Ald: Allora... sto ultimando la costruzione della mia casetta e sono in attesa di ricevere riscontro per una promozione in una buona posizione di lavoro all’interno della mia azienda... speriamo bene e incrociamo le dita!
giat: Di particolarmente bello non saprei. Si vive di consuetudine ormai:in settimana si lavora duro e il weekend meritata baldoria.
Qual è la tua professione?
Ald: Attualmente lavoro nell’area liquidazione di una compagnia assicurativa internazionale. In particolare come attività preponderante lavoro nel settore del rimborso delle spese mediche per infortuni e malattie.
giat: Carpentiere in ferro.
Dicci qualcosa dei tuoi titoli di studio.
Ald: Ho una laurea vecchio ordinamento in Economia e Commercio e un Master Specialistico in Risk Management.
giat: Che parolone! Mi sono fermato alla scuola media. Al secondo anno delle superiori mi sono ritirato per iniziare a lavorare.
In quale città abiti?
Ald: Lentate sul Seveso, provincia Monza-Brianza. Un paese di circa 18mila abitanti a metà strada tra Milano e Como.
giat: Busto Garolfo. Piccolo e quieto paesino nei meandri dell'infinito hinterland milanese. Però abbiamo il Night! # Da oggi in poi la rubrica GIO
Stai leggendo qualche librogame in questo periodo?
Ald: Dopo una lettura rapida vorrei sviscerare per bene Lupo Solitario 29, ma ho sempre poco tempo… ?
giat: No, mi sono fermato dopo l'ennesima morte nel primo di Progetto Mortale. Mi sa che mi dovrò arrendere e scaricare la guida. Ora sto continuando la lettura della Torre Nera di Stephen King.
Qual è la tua serie di librogame preferita?
Ald: Lupo Solitario.
giat: Guerrieri della Strada.
E quella che ritieni peggiore in assoluto?
Ald: Rupert il cazzone o quello che è.
giat: Non posso rispondere adeguatamente. I librigame che devo ancora provare sono almeno il doppio di quelli a cui finora ho giocato. Diciamo che fra quei pochi che ho letto, quello che mi è piaciuto di meno è della serie Compact (il titolo mi sfugge, me lo avevano prestato).
Qual è la serie di libri-gioco non pubblicati da E-Elle che preferisci?
Ald: Un librogame one-shot, “Il Presidente del Consiglio sei Tu!”. Merita la lettura.
giat: Perché, ci sono librigame non pubblicati da Elle e da LibriNostri?
Preferisci i librogame con un regolamento semplice o complesso?
Ald: Semplice. Sono incredibilmente pigro, anche in un hobby come la lettura. E poi mi ha sempre attirato di più l’aspetto narrativo rispetto a quello strettamente ludico.
giat: Vado già in difficoltà con il semplice...
Preferisci le collane i cui libri hanno svolgimento sequenziale, o quelle con libri scollegati l'uno dall'altro?
Ald: Assolutamente sequenziale. Il bello per me è la costruzione di mondi e trame complesse e la possibilità di identificarsi o familiarizzare coi personaggi.
giat: Sequenziale, così vedi il tuo eroe crescere e ti ci affezioni.
Dimmi due titoli di anime/manga/fumetti che preferisci.
Ald: L’unico manga che abbia mai letto è stato quello di Dragon Ball, mi era piaciuto. Come fumetto qualche numero di Dylan Dog (interessante). Per il resto, non sono tanto un tipo da fumetti quanto per quelli che sono più Graphic Novel (es. Watchmen, V per Vendetta Maus, Batman - Killing Joke tra quelli che ho letto e mi son piaciuti di più, in generale ho un debole per Alan Moore), anche se al recente Lucca Comics ho scoperto i lavori di Zerocalcare (un genio), che ho messo in waiting list di acquisto.
giat: I cavalieri dello Zodiaco e Ken Shiro.
L'ambiguità è un difetto?
Ald: Suppongo di si. Per ambigue intendo persone che non si capisce bene da che parte stanno, di cui fai fatica a capirne la posizione e il parere... non mi piacciono molto.
giat: Talvolta.
Da 1 a 10, quanto sono importanti le illustrazioni in un librogame?
Ald: 8. Belle illustrazioni contribuiscono alla bellezza di tutto il prodotto.
giat: 8 almeno, la veste grafica è molto importante, ancor di più la copertina, che è il primo richiamo per cimentarsi alla lettura di qualsiasi libro. CHI / QUIZ verrà dirottata sul nuovo link http://www.libroga
Da 1 a 10, quanto sono importanti i combattimenti in un librogame?
Ald: Per me 5. Come detto mi piace più il lato narrativo di quello ludico.
giat: 8. Spesso e volentieri mi capita di ricominciare da capo a seguito di scontri in cui la fortuna non mi ha assistito. Ecco, la dea bendata ricopre un ruolo decisivo che fa alzare il voto a 10.
Hai mai immaginato di poter giocare in più giocatori un librogame nato per un giocatore solo?
Ald: Si, ad esempio quelli della serie Squilibrio, da scop... ehm giocare in gruppo, ma purtroppo sono stati tutti scritti per un’attività onanistica in solitaria.
giat: Mi viene difficile immaginarlo. Forse con la parte narrante letta da un altro come se fosse un master di D&D, e solo nel caso la narrazione sia in seconda persona. In prima stonerebbe troppo.
Se la cosa fosse possibile, a quale serie ti piacerebbe giocare in questo modo?
Ald: Come detto ovviamente Squilibrio.
giat: Proverei Grecia Antica.
Hai mai provato sensi di colpa mentre giocavi ad un librogame?
Ald: Si, quando morivo senza barare.
giat: Far finta di dimenticarsi di togliere qualche punteggio e ignorare le ID, dovrebbe far parte dei sensi di colpa?
Raccontaci di quella volta in cui sei morto di freddo.
Ald: Un capodanno di molti anni fa in montagna, eravamo una quindicina di persone in una casetta di massimo 20mq, si rompe la stufa a cherosene e restiamo al freddo polare... abbiamo bevuto per 2 giorni di fila per riscaldarci con l’alcool.
giat: Non c'è una volta precisa, ma i miei primi anni nel mondo del lavoro sono stati in cantiere e posso ricordare di un gennaio implacabile che non lasciava scampo. Uno di quei momenti in cui il freddo ti penetra nelle ossa. Tirar fuori mezza mano dalle tasche o dai guanti perdevi la sensibilità delle dita. Da lì ho capito perché alcuni muratori bergamaschi avevano come abitudine di portarsi la fiaschetta di grappa.
Raccontaci di quella volta in cui sei morto di caldo.
Ald: L’anno scorso a Pechino, in visita alla Città Proibita, un caldo pazzesco e un’umidità incredibile.
giat: Questo ormai capita tutte le estati da quando lavoro in carpenteria. Così ti ritrovi in quei giorni torridi nella tua tenuta battaglia che ormai detesti: tutto imbardato con pantaloni lunghi, grembiule pesante, pettorina di cuoio, scarpe alte antinfortunistiche stile ferro da stiro, guanti anti-calore fino al gomito, casco da saldatore.... Tutto ciò mentre stai facendo una saldatura a filo continuo, con i fumi e il bollore del ferro rovente che ti soffia in faccia. Credo di aver detto tutto.
Ed ora parliamo di calcio, visto che piace ad entrambi:
-   Sei mai stato allo stadio?

Ald: Ovvio, sia in Italia (Milano, Firenze, Parma, Piacenza) che all’estero (Praga, Eindhoven, Monaco di Baviera, Auxerre, Barcellona, Atene, Las Palmas).
giat: Si, un po' di anni fa.
-   Hai mai urlato offese nei confronti dell’arbitro?
Ald: Ovvio, sia da tifoso che da giocatore.
giat: Era uno dei motivi per cui andavo allo stadio.
-   Cosa ne pensi del fuorigioco?
Ald: Pippo Inzaghi.
giat: A volte mi chiedo se non sia meglio abolirlo. Vedremmo la fine di tanti estenuanti tatticismi all'italiana che spesso rendono le partite troppo noiose.
-   Dell’arbitro di porta?
Ald: Inutili. Sono un costo superfluo che apportano poco o nulla. Arbitro + 2 guardalinee + quarto uomo sono più che sufficienti.
giat: Sciocchezza. E' ora di implementare la tecnologia con dei sensori sulla linea di porta.
-   Dei calci di rigore dopo i tempi supplementari?
Ald: A favore. E mi incazzo quando si parla di “lotteria dei calci di rigore”. I rigori nel calcio sono un’abilità, segnarli non è così facile come sembra e la componente mentale è determinante.
giat: E beh in qualche modo bisogna finirla la partita. Se 120 minuti non sono bastati per determinare la vittoria, allora che si vada al terno dei rigori e dei tiri a caso. me.net/index.php/forum/topic?id=548. All’int
-   Delle simulazioni?
Ald: Ci saranno sempre finché non saranno punite adeguatamente. E la colpa è anche degli arbitri che ci cascano davvero troppe troppe volte (non solo per eventuali rigori ma soprattutto per i normali “falli” durante il gioco), e da questo spesso capisci che molti arbitri non hanno mai giocato a calcio: un intervento falloso e duro si riconosce subito, alcuni giocatori come vengono sfiorati sembra che abbiano ricevuto una mitragliata...
giat: Grande vigliaccata. Vorrei ci fosse la prova tv e squalifiche pesanti per i simulatori.
-   Favorevole o contrario all’utilizzo della tecnologia per agevolare gli arbitraggi?
Ald: Assolutamente favorevole. Siamo nel 2016 ed è ora di aggiornarsi invece che restare ancorati nel passato come i dinosauri. In quasi tutti gli sport (basket, tennis, etc.) è entrata la tecnologia, e ha portato solo benefici.
giat: No, credo che la partita poi sia troppo spezzettata. L'errore umano ci sta, da sempre. Ma nel 2016 non posso tollerare l'assenza di strumenti funzionali per le linee di porta.
-   Catenaccio o gioco d’attacco?
Ald: A me ha sempre affascinato la fase difensiva, quindi analizzare tatticamente una partita difensiva di Mourinho o Simeone, per dire, mi provoca godimento. Sul come giocare, dipende però sempre dai giocatori che hai: se hai Messi e Neymar non puoi fare catenaccio, se hai Pinzi e Mbakogu non puoi fare tiki-taka.
giat: Mi piace il calcio spettacolo, il grande Milan dell'era Sacchi mi ha viziato.
-   Il miglior numero 10 di sempre?
Ald: Maradona.
giat: Messi. Penso abbia superato tutti, soprattutto come continuità.
-   Il miglior giocatore italiano degli ultimi anni?
Ald: Se lo consideriamo tra i giocatori degli ultimi anni, Maldini.
giat: Roberto Baggio.
-   “Calciopoli” è ormai un ricordo?
Ald: Calciopoli riguardò essenzialmente la Juve, quindi credo di si. Se allarghiamo il discorso di certe pratiche all’interno del sistema calcio in Italia, non necessariamente comprare le partite, che comunque talvolta succede ancora, ma di un certo mondo di “favori” e sotterfugi vari, allora direi che esiste ancora del marcio. Vedi relazioni varie tra personaggi come Galliani, Lotito, Tavecchio, Preziosi, l’advisor Infront, etc.
giat: Sì, anche se è giusto rammentare ciò che è diventato purtroppo il mondo del pallone: business e soldi (e non sempre puliti).
-   Tra i tanti allenatori, quali ritieni il migliore? E perché?
Ald: Non credo ci sia attualmente un allenatore che spicca sugli altri. Te ne cito alcuni tra i miei preferiti: Ancelotti per la capacità unica di gestire spogliatoi pieni di superstars, e vincere; Guardiola per la tattica e le innovazioni nel gioco di questi ultimi anni; Simeone per l’efficacia incredibile delle sue squadre; Luis Enrique perché ha vinto tutto; Sarri perché è un maniaco perfezionista e incarna quell’idea di calcio romantico che mi affascina.
giat: Mourinho. Sa motivare i giocatori senza guardare in faccia nessuno. Dispensa  filosofia di calcio con una bella faccia da schiaffi.
-   Cosa aiuterebbe l’Italia a ridurre il gap con le altre nazioni europee?
Ald: Un’evoluzione nel concetto di intrattenimento sportivo (es. stadi polifunzionali moderni, tra l’altro oggetto della mia tesi di laurea di oltre 10 anni fa); seria gestione manageriale delle società (marketing, merchandising, etc.); gestione globale ed internazionale dei diritti tv della Serie A, in modo da renderlo un prodotto di più interessante appeal; eliminazione di quel sistema clientelare di cui parlavo sopra; nuove facce e persone con contenuti innovativi e moderni al posto dei dinosauri che ci sono adesso. In generale comunque agli appassionati anche del lato business del calcio, ormai quasi totalmente imperante, consiglio un libro che ho letto di recente, “Goal Economy” di Marco Bellinazzo (giornalista del Sole24ore).
giat: Attingere dal vivaio e stadi di proprietà.
Entrambi siete tifosi del Milan:
-   Descrivici cosa provi per questa maglia.
erno delle singole interviste interessa
Ald: Lo dico sempre alla mia fidanzata: “Si può cambiare lavoro, si può cambiare casa, si può cambiare fidanzata... ma non si potrà mai cambiare squadra di calcio”.
giat: Il rosso è il mio colore preferito, il colore della passione, il nero è la rabbia e il diavolo dovrebbe essere capace di incutere timore agli avversari. Lo so, l'ho sparata grossa, devo ancora assuefarmi alla deludente realtà di oggi.
-   Qual è il tuo giocatore preferito?
Ald: Venero Van Basten come un’icona, ma il mio preferito era Inzaghi, per ciò che rappresentava: non era capace di giocare a calcio, ma è stato un incredibile calciatore.
giat: Quando vedo Messi giocare, capisco che lui è il calcio.
-   La partita che ricordi con più entusiasmo?
Ald: La mia partita del cuore è la finale di Champions 2007 Milan-Liverpool 2-1, dato che ero lì presente allo stadio di Atene.
giat: Ho ancora i brividi se penso al gol di Ganz al 94esimo in Milan - Sampdoria (l'anno dello scudetto con Zaccheroni, quando ero abbonato).
-   Cos’ha in più il Milan rispetto alle altre squadre?
Ald: La storia.
giat: Gli infortunati.
-   C’è qualche radio dedicata che ti piace ascoltare durante la giornata?
Ald: Quando guido seguo Radio Sportiva, a mio avviso la migliore nel panorama radiofonico sportivo.
giat: Impazzivo per le telecronache di Pellegatti e i bizzarri soprannomi che dava ai giocatori. Molti li ricordo tutt'ora.
-   Se fossi il presidente del Milan, quali giocatori compreresti ed in quali ruoli?
Ald: Diciamo che dovremmo comprarne in tutti i ruoli... ma il centrocampo è il reparto messo peggio. Servono giocatori dai piedi buoni, io a inizio anno avrei preso Wijnaldum a 10mln andato poi al Newcastle
giat: Praticamente mi stai dicendo di rifondare la squadra.
-   Come ti prepari in vista del derby contro l’Inter?
Ald: Nulla in particolare, poi adesso che sto scrivendo gli abbiamo appena sparato 3 pere  smile
giat: Pregustando la birra che berrò nel solito pub insieme ai miei amici.
Tra gli autori di LibriNostri ci sei/sarai anche tu: raccontaci in poche righe cosa rappresenta per te la scrittura di un LibroNostro.
Ald: Uno splendido momento di aggregazione. Rispondo così perché la mia esperienza si limita alla serie Squilibrio, scritta a più mani, quindi i ricordi che ho sono focalizzati sull’alternarsi alla scrittura, sul condividere idee e spunti, e ovviamente sul farsi quattro risate tra amici.
giat: Dopo aver pubblicato i romanzi pensavo di aver toccato il massimo della mia immaginazione, di storie fantasy che hanno un inizio e una fine. Ma quando poi ho scritto il mio primo librogame (che non so come e quando pubblicherò) ho osato varcare quella soglia e mi sono ritrovato in un altro mondo. Ed è qui che lanci la sfida con te stesso, perché semini l'inizio di un'avventura che andrà sempre evolvendosi quasi da perderne il controllo. Ma quando ricongiungi tutti i collegamenti e scrivi il paragrafo finale, sei assalito da una serie di emozioni e da una soddisfazione incomparabile.
E' meglio un uovo oggi o una gallina domani?
Ald: Un uovo oggi.
giat: Mmm... cominciamo con l'uovo oggi.
Hai mai viaggiato in un mezzo pubblico senza pagare il biglietto? Se si, descrivici qui i metodi che hai utilizzato per farla franca.
Ald: Sono un maledetto pendolare quindi prendo ahimè il treno tutti i giorni... a volte ad inizio mese capita di dimenticarmi di rinnovare l’abbonamento... in tal caso mi metto a metà treno e nel caso veda il controllore in lontananza inizio a muovermi dalla parte opposta...
giat: Mi è successo ai tempi quando andavo a scuola alle medie. Per sole tre fermate spesso intascavo i soldi che mio padre mi dava per l'abbonamento al bus, fino a che un controllore mi fece scendere per multarmi. E' stata l'unica volta che sono fuggito da qualcuno.
Usain Bolt Vs Gordon Ramsay. Chi vince?
Ald: Gordon Ramsay. Un uomo può sopravvivere senza correre, ma non può vivere senza mangiare bene.
giat: Dopo tante domande serie me ne immaginavo una così, ne sentivo la mancanza infatti! Diciamo che Gordon potrebbe vincere contro Bolt facendogli degustare un ottimo piatto che lo manda in sciolta il giorno prima della gara. Dall'altra parte Bolt potrebbe vincere insultando a perdifiato Ramsay senza farsi beccare grazie al suo scatto felino. Alla fine tifo per Bolt, un vero campione!
Hai mai preso qualche librogame dalla sezione Mercatino?
Ald: Si, partecipai ad un mega acquisto collettivo su LGL ormai anni fa, e riuscii a portarmi a casa tantissimi lg a prezzi stracciati.
giat: Non ancora, per ora sto sondando il terreno. te verrà solo indicato che è presente il gioco.
Cosa ne pensi dei librigioco visuali o ad immagini?
Ald: Non mi attirano molto.
giat: Non li ho ancora provati, ma sono parecchio incuriosito.
Esiste il sesso senza amore?
Ald: Si certo, altrimenti non si spiegherebbe l’esistenza di milioni di siti hard.
giat: Guai se non ci fosse.
Saresti favorevole all'utilizzo di librogame come strumento didattico nelle scuole?
Ald: Assolutamente si. Tentativi analoghi sono stati fatti in passato, con discreto successo. Credo che possa essere uno strumento divertente utile per l’apprendimento.
giat: Assolutamente!
Se potessi rivivere la tua vita, cosa faresti di differente?
Ald: Direi nulla, anche gli errori fanno parte della vita e farli aiuta a crearti la tua esperienza.
giat: Darei ascolto a mio padre e continuerei gli studi.
Ti è piaciuta di più quest’intervista o la prima?
Ald: Chiaramente questa, l’altra l’avevo fatta con Dragan... una cosa fastidiosissima.
giat: Le ho trovate divertenti tutte e due.
Saluta il tuo compagno di intervista.
Ald: Non ci conosciamo, ma se sei milanista ti abbraccio virtualmente  smile
giat: Ciao Ald, un piacere!

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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