2° racconto: OnirycaRe: 2° racconto: OnirycaIo sono un laureato ultratrentenne che ha combattuto per anni tra massimi e mediomassimi di Tae Kwon Do e Kickboxing: direi che inizio abbastanza bene equipaggiato. "Se non volete sentir ragioni, sentirete il filo delle nostre spade!" Re: 2° racconto: OnirycaHo enormi difficoltà a scindere lo spettacolare aspetto visivo dalla giocabilità. Praticamente ogni aspetto delle meccaniche di gioco ha qualcosa che non funziona come dovrebbe. Però è bello, nulla da dire. Comunque vada, pretendo che l'autore (riconoscibilissimo visto il suo stile) lo ampli in qualcosa di veramente funzionante. Non dico un Tasks of Tantalon onirico, ma almeno qualcosa che vada oltre i semplici lanci di dado. Re: 2° racconto: Oniryca Inoltro subito subito alcune risposte ai dubbi finora suscitati da questo innovativo fumetto-game!
A head full of dreams Re: 2° racconto: Oniryca Mi accodo a quanti hanno tessuto lodi alla parte grafica: è veramente ottima. Non solo i disegni sono nella maggior parte dei casi molto buoni (tranne quelli sullo sfondo nelle prime pagine) ma sono perfettamente funzionali alla creazione dell’atmosfera adatta, con gli accorgimenti che altri prima di me hanno evidenziato. Non solo: l’autore è riuscito a creare un vero fumetto, e non un semplice racconto illustrato. Le immagini/vignette, insomma, costituiscono una vera narrazione sequenziale, e non solo all’inizio dove la cosa è più evidente ma anche saltando da un paragrafo all’altro. Questa cosa è ovviamente più evidente in alcuni paragrafi piuttosto che in altri, ma è inevitabile e lo sforzo dell’autore (o la sua abilità naturale) è impressionante. Un esempio di quello che ho detto si può trovare al paragrafo 18: io ho percepito istintivamente come “sbagliata” la disposizione delle varie didascalie proprio perché l’impressione di leggere un fumetto era forte, e quindi quella in rosso posta in calce io l’avrei messa in cima, per essere letta per prima senza le interruzioni “tecniche” scritte in bianco.
Il Corto ha comunque un nettissimo carattere aleatorio, non solo nella determinazione delle destinazioni ma anche nelle prove: francamente io ho trovato il 33% di probabilità di riuscita piuttosto penalizzante e ho dovuto tentare e ritentare varie volte prima di sbloccare alcune sequenze. L’alternativa sarebbe stata imbrogliare, ovviamente, ma sinceramente non me la sono sentita. E la mia onestà mi ha premiato perché a forza di tentativi Il meccanismo quindi alla fine è funzionale, ma può essere molto frustrante. All’inizio mi ha ricordato l’odissea casuale di Chronium, il Corto dell’anno scorso, ma in questo caso la situazione è molto più controllata anche se può richiedere un bel po’ di tempo. Tra i vari dettagli, ho apprezzato in particolar modo il fatto che . L’ho visto come un piccolo aiuto da parte dell’autore. Come ammesso dallo stesso autore, l’esposizione non è stata al top e ad esempio io inizialmente avevo capito male il meccanismo di movimento del paragrafo 11, dando per sottinteso che bisognava comunque barrare le caselle già visitate (mentre leggendo il Corto si capisce che bisogna farlo solo quando viene detto espressamente). La leggibilità delle prime pagine (ma la 4 ha lo stesso carattere delle altre? A me sembra più grande) ha risentito un po’ delle illustrazioni che sono state poste sullo sfondo. Alla fine è stato quasi meglio così, perché mi rifiutavo di credere che l’autore avesse compiuto un errore così elementare come quello che mi sembrava di avere intravisto. E invece non era un qualche elemento dello sfondo che riaffiorava: l’autore ha veramente messo la virgola tra soggetto e verbo. In realtà di errori grammaticali ce ne sono altri (par. 26: “un’altro”…), c’è qualche refuso minore (Paragrafo 23: “disputation” invece di “disputatio”) e anche la punteggiatura è un po’ esuberante, ma questo è proprio da bacchettate sulle dita o ginocchia sui ceci. Tanto più che nella finzione del Corto quelle parti che descrivono le caratteristiche farebbero parte di un manuale che, per sua natura, dovrebbe essere scevro da errori. Non sono dei dialoghi, in cui quell’uso della virgola sarebbe stato comunque sbagliato. A meno che mi sia perso qualcosa, credo che ci sia un errore piuttosto pesante nella struttura del Corto (forse voluto?). Se In pratica l’unica scelta interpretativa Oniryca mi è sembrato un Corto bifronte: da una parte il livello elevatissimo della parte grafica (come ho detto, ottimo non solo dal punto di vista estetico ma anche e soprattutto da quello narrativo) e dall’altra qualche “buco” nel tessuto narrativo e un sacco di virgole di troppo. Fosse il parto di due autori diversi, al primo appunterei una medaglia al valore sul petto mentre il secondo lo lascerei sui ceci fino a fargli sanguinare le ginocchia.
Re: 2° racconto: Oniryca Mi permetto di rispondere visto che molte dei chiarimenti direi che sono proprio rivolti a me. Se questo non è il post giusto per una discussione, ma solo per le valutazioni, o se è meglio rimandarle a dopo, quando l'autore potrà intervenire direttamente, ditemelo che mi stoppo subito.
E' assolutamente chiaro questo ma, se non erro, si scopre alla fine. Durante il resto della lettura, c'è questa discrepanza.
Molto filosofico e interessante.
Mi viene da pensare che forse sono io che ho letto il "racconto"game con troppa leggerezza. Il simbolismo mi era chiaro, ma il suo significato troppo criptico. A mentre fredda forse la "colpa" è fifty-fifty.
Guarda dietro di te! Una scimmia a tre teste! Re: 2° racconto: OnirycaTranquillo, Ubik, è lecito rispondere a quel che l'autore ha voluto chiarire. E, comunque, quando mai siamo riusciti a contenere le discussioni PRIMA che l'autore si rivelasse? Io sono sempre in prima linea. A head full of dreams Re: 2° racconto: OnirycaPerfetto Aloona, grazie per la precisazione! Guarda dietro di te! Una scimmia a tre teste! Re: 2° racconto: Oniryca Appena termina il corto! non è stato facile per via dei punteggi bassi,sono un pacifista con un pò di pancetta quindi mi sono beccato due 1..per fortuna i 40 punti di vitae :-)
credo che la spada serva solo per aiutarci in alcuni combattimenti mentre i tre oggetti sono... Il poeta costruisce castelli in aria; Info Forum
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