analisi concorso dei Corti 2019
Prima dell’inizio del concorso avevo cominciato a elaborare un file di commento in cui iniziavo dicendo che quest’anno il concorso era morto (prevedendo una partecipazione più ridotta di quella effettiva), ed era una buona cosa perché voleva dire che molti dei partecipanti passati avevano trovato impiego nel settore, invece non mi sembra che sia affatto morto.
Per me è stata un’edizione di livello medio con qualche trovata interessante ma senza nessun capolavoro che verrà ricordato in futuro, come testimoniano anche i voti finali che non arrivano all’8, anche se è probabile che LA GRANDE OPERA rimarrà a lungo nella memoria degli utenti più vecchi.
IL TEMA
Un disastro. A chi è venuta l’idea della “Terra”?! Un soggetto del genere si presta a tutto e a niente, e anche se forse può essere stato scelto proprio per dare più libertà agli autori ed evitare fuori concorso, nei fatti (almeno per me) è stato il motivo di molte elucubrazioni che mi hanno tenuto impegnato nell’elaborare dei Corti che poi non ci sono stati, limitandomi quindi a partecipare con un solo Corto.
CORTI DA GIOCARE SENZA ELEMENTI ESTERNI
Questa invece secondo me è stata una buona cosa, un’ideuzza simpatica che ha portato occasionalmente a sforzarci per trovare qualche sistema per simulare l’alea e che effettivamente ha portato a una semplificazione dei Corti, a mia memoria mai così “freschi” e rapidi da leggere. C’è stato il caso “sospetto” de IL DESTINO DI DARDLED, e anche SOTTO TERRA ha giocato un po’ con questo aspetto (forse polemicamente?), per non parlare delle derive “meta” de LA GRANDE OPERA ma nel complesso questa restrizione ha dato buoni frutti, secondo me.
LE SOLUZIONI NEL CORTO
Per me non è stata una buona idea: preferisco discutere di enigmi e indovinelli con gli altri utenti e trovare insieme le soluzioni. Se gli organizzatori ne hanno bisogno per valutare meglio il Corto sottoposto, possono farsele inviare in separata sede, come mi pare venisse imposto da alcuni precedenti bandi. Con le soluzioni a portata di mano si tende ad ammazzare i thread di discussione sui Corti, eliminando ogni possibile disquisizione sugli enigmi.
ZIRKEL IM VERSTEHEN
Solitamente il concorso dei Corti è anche un esercizio (involontario) di ermeneutica, in cui i leggiocatori trovano dei riferimenti nelle opere che i loro autori non volevano assolutamente metterci, almeno non a livello conscio. Quest’anno però c’è poco da dire in merito, almeno per quel che mi riguarda: come ho scritto (o scriverò) nell’apposito thread, in SOPRAVVIVERE SOTTOTERRA secondo me non c’erano affatto i riferimenti agli anni ’90 che alcuni hanno citato. Ma forse per gli altri autori è stato diverso.
BUONA LA PRIMA
Non so se l’ho percepito solo io, ma mi è sembrato che quest’anno gli organizzatori fossero meno presenti e coinvolti che in passato. Ripeto, può essere solo una mia impressione, ma il bando ripreso da quello dell’anno scorso alla fine mi è sembrato veramente una scorciatoia per non lavorare troppo, come d’altra parte dichiarato dagli stessi organizzatori
Ovviamente il fenomeno (se si è verificato veramente) si può facilmente giustificare col fatto che magari alcuni organizzatori lo sono diventati obtorto collo, o che avevano altre urgenze (vedi la conclusione del librogame di Zakimos), però sono rimasto comunque colpito dal fatto che nessuno ha fatto notare ad alcuni utenti che la loro segnalazione di aver votato non era evidenziata (cosa impensabile qualche concorso fa), e in alcuni casi mancava del tutto – non l’ho fatto notare nemmeno io per non fare la figura dello stronzo, d’altra parte. Solo una volta è stato fatto notare che mancava la conferma di aver votato, ma credo che il recupero di tutti i dati sia stato un bel casino per gli organizzatori, con alcuni utenti che non hanno manco scritto a chi avevano inviato il voto!
La scelta di cominciare il prima possibile, per quanto gradita, mi è sembrata in quest’ottica (che può essere benissimo sbagliata, ripeto) una maniera per levarsi subito il sassolino dalla scarpa e finire l’incombenza del concorso il prima possibile. Anche la premiazione è stata rapidissima ma è un bene.
Pure la pubblicazione dei Corti è stata un po’ ondivaga: molto apprezzata la sorpresa iniziale di cominciare il giovedì sera, poi però non rispettata fino alla fine. C’è stata un po’ di suspense in più, ma forse definire un orario fisso (per quanto possibile dagli impegni degli organizzatori) è meglio.
Può darsi che questa mia impressione sia stata anche dovuta al fatto che quest’anno nessuno mi ha contattato per dirmi se il Corto era in concorso o meno, ma poi ho visto dal bando che la comunicazione era dovuta solo a quegli autori che fossero stati fuori concorso.
L’ILLUMINAZIONE
Credo di aver finalmente capito il perché del limite imposto dallo scorso anno in merito al numero di Corti da presentare: non è una misura pensata appositamente contro di me (beh, non del tutto, almeno ) ma un sistema per evitare l’intasamento di troppi Corti, alcuni magari solo buttati su alla meno peggio, che alla lunga avrebbero fatto durare troppo il concorso annoiando gli utenti!
Certo, però, pure voi… se i Corti sono troppi perché sono troppi, se sono troppo pochi perché sono troppo pochi…
GAZZETTA E TOTOAUTORI
Li ho sempre vissuti come elementi un po’ satellitari del concorso. In merito alla prima, rilevo che la versione scritta e non in .pdf è stata poco comoda da leggere. Quelle degli anni scorsi erano più facili da consultare e sfogliare e una faccina di circostanza riuscivo sempre a metterla a seconda degli argomenti che leggiucchiavo, ma così non sono proprio riuscito a seguirla.
Per quel che riguarda il TotoAutori, c’erano evidentemente degli ottimi motivi per non parteciparvi fino a oggi viste le figuracce che ho collezionato! Sul serio: quando ho letto i nomi degli autori pensavo che fosse uno scherzo. E facevo pure lo spiritoso nei thread dei Corti dando a intendere che avevo capito chi era l'autore (e ne ero convinto!)
Ma oltre a questo c’è anche il fatto che non ho colto il vero spirito del “concorso nel concorso”, che è fondamentalmente una cosa goliardica.
LE UMILIAZIONI DI PRODO
L’anno scorso il buon Prodo ha disinnescato i Corti in quattro e quattr’otto mentre io mi ci stavo ancora lambiccando, oppure pensavo di aver scritto chissà cosa di difficile, quest’anno pur impegolato in India è stato praticamente sempre il primo a leggerli e a votarli!
Dilungandosi peraltro in disquisizioni puntualissime e illuminanti.
Questo mi ha fornito materiale per un Corto, se uscirà il bando giusto.
SE LO AVESSI SAPUTO PRIMA!
In MACCHINE MORTALI è stato introdotto il meccanismo dei colori diversi per paragrafo, che tanto successo ha ottenuto, facendo parlare di rivoluzione nei librogame. Anche a me era venuta un’idea del genere ma poi non l’avevo mai applicata perché mi sembrava che venisse spontaneo al giocatore dare una sbirciata anche ai sotto-paragrafi non di sua competenza. Se lo avessi saputo prima…
FACEBOOK
Essendo digiuno di queste dinamiche non sono riuscito a seguire le votazioni parallele, così a occhio mi sembra che dai numeri riportati nel thread della classifica non ci sia stata molta partecipazione, ma rilancio la palla a chi ha un’idea del fenomeno e vorrà commentarlo con maggiore competenza.
ABBASSO LE DONNE?
L’anno scorso ricordo di aver rilevato una presenza piuttosto vivace di figure femminili tra le protagoniste dei nostri Corti, quest’anno non ce n’è stata nemmeno una.
È probabile che sarei partito da questo dato per elaborare chissà quali teorie, ma il tempo stringe e quindi lascio questo punto in sospeso.
E SE SBAGLIASSIMO NOI?
Anche quest’anno c’è stata un’infornata di nuovi partecipanti, ben due su sei. Forse l’anno prossimo non li vedremo più e non bazzicheranno nemmeno più il forum. Anzi, sono moderatamente sicuro che sarà proprio così. Al di là dell’esperienza dei concorsi dei Corti a cui ho partecipato anch’io, ho notato che sin dall’inizio ci sono stati interventi e Corti da parte di persone che poi LGL ha perso per strada molto rapidamente. Tutti abbiamo i nostri impegni (che inevitabilmente aumentano con l’età), cambiano le priorità nella vita, l’entusiasmo iniziale fisiologicamente si spegne, possono anche succedere incidenti di percorso… ma è mai possibile che TUTTI quelli che hanno partecipato ai precedenti concorsi, anche solo come commentatori (a volte persino accalorati), consumino in una sola stagione o al massimo due la loro spinta iniziale?
Può darsi, ma mi è venuto il sospetto che forse il problema siamo noi. Forse noi utenti “vecchi” del forum siamo settari, abbiamo un modo di esprimerci che esclude i nuovi arrivati o, peggio, facciamo del nonnismo inconsapevole contro i novizi che per forza di cose non possono sapere tutta la storia di LGL e a cui magari sfuggono certe nostre citazioni o prendono troppo sul serio certi commenti fatti con leggerezza. Non so se è così, ma la moria continua di partecipanti (non dico autori ma anche i semplici commentatori che non votano) per me è strana.
ELITARISMO VS. APERTURA
Nel momento in cui sto scrivendo non so ancora se nei vari topic post-concorso è tornato nuovamente fuori il discorso della scarsa partecipazione. Né mi sono messo a confrontare le statistiche dei concorsi precedenti con quelle di quest’anno, e dubito che lo farò. Secondo me il concorso rimarrà sempre una cosa elitaria, e il fatto che ci partecipi tanta gente come autori è già miracoloso. Le strade che possono portare a LGL sono molteplici, e forse gli appassionati di librogame moderni sono meno numerosi di quelli che ci arrivano spinti dalla nostalgia e sono interessati al massimo all’Enciclopedia. È ovvio che ai secondi (come agli speculatori, ai venditori e forse anche a quelli che vengono dal settore contiguo delle app) del concorso non importi nulla, così come gli appassionati contemporanei potrebbero benissimo snobbare un’iniziativa amatoriale che non ha i crismi dell’ufficialità di una pubblicazione cartacea o di un altro supporto per così dire “legittimizzante”.
Non conosco i numeri dei librogame contemporanei, né pretendo che gli editori e gli autori li rivelino, ma non penso che il fenomeno abbia poi un successo travolgente. Ma potrei sbagliarmi e spero per gli utenti-autori che sia così. Prendendo per comodità come riferimento un numero di 20 partecipanti tra votanti, commentatori e autori per ogni Corto (quindi più dei 13/14 più 3 organizzatori che formalmente hanno votato, che mi sembra abbastanza realistico per quanto arrotondato), se un librogame vendesse 20.000 copie avremmo uno spaccato dell’1 per 1000 dei potenziali acquirenti, che non è poco. Se poi le copie vendute fossero 2.000 saremmo addirittura sull’1%, cifre impensabili in altri settori! Tanto più che quei venti partecipanti ipotetici non contemplano quelli professionisti (Mornon, Kaltorak, ecc.) che magari non partecipano attivamente in virtù della loro posizione, ma che magari un’occhiata la danno lo stesso.
Insomma, sulla partecipazione direi di rassegnarsi: è una nicchia che non si espanderà e ricordiamoci che comunque stiamo creando dei contenuti che a loro volta creano traffico su internet: i Corti dovremmo metterli in una sezione VIP del sito raggiungibile solo da pochi, altro che premere perché più gente possibile li legga!
(ok, quest’ultima considerazione mi è venuta ricordandomi della recente lettura di IO ODIO INTERNET).
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GGigassi
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Barone del Sole
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Re: analisi concorso dei Corti 2019
Innanzitutto congratulazioni per il primo posto!!!
Subito dopo: edita immediatamente il titolo del thread e metti l'iniziale maiuscola
Detto ciò, io vedo quattro possibilità per il futuro del concorso dei corti, fermo restando che non conosco le novità nominate di sfuggita da Prodo.
1) Fare il prossimo anno un'edizione di supercorti, con regole simili, se non uguali, a quelle del Fogliogame di Mornon che tutto sommato ha avuto un ottimo successo.
2) Ridurre la frequenza del concorso, ad esempio rendendolo biennale.
3) Rivoluzionare il tutto rendendolo più vicino a un vero concorso nazionale di letteratura, alla stregua del Premio Strega.
4) Lasciare tutto com'è (perchè non dimentichiamoci che si può sempre lasciare tutto com'è).
Espando il punto 3.
Può essere un'idea stravolgere completamente il concorso. Ci stavo pensando in questi giorni e può darsi che queste idee che ora butto giù siano solo sciocchezze, ma per spirito di discussione le scrivo lo stesso.
Si potrebbe rendere i votanti qualcosa di simile agli "amici della domenica" del premio Strega, ovvero un selezionato e ristretto gruppo di utenti che compongono una giuria. Questa giuria verrebbe composta in anticipo sull'inizio del concorso e su base volontaria, con utenti che si impegnano a votare tutti i corti. I corti verrebbero resi disponibili tutti contemporaneamente, dopodichè i componenti della giuria scriverebbero i loro giudizi e manderebbero i loro voti a un capogiuria super partes (o qualcosa del genere).
Cosa cambierebbe: che non ci sarebbe più la pubblicazione di un corto alla volta, che non ci sarebbero più le discussioni settimanali e che non ci sarebbero più i votanti occasionali.
In pratica le votazioni diventerebbero qualcosa di (semi)chiuso e non più di aperto a tutti com'è ora. Però la struttura diventerebbe qualcosa di più simile a tutti gli altri concorsi letterari del resto del mondo.
Naturalmente un concorso letterario normalmente prevede un premio, solitamente rappresentato dalla pubblicazione da parte di una casa editrice, mentre il concorso dei corti è nato come concorso amatoriale in cui si vince solo la gloria (anche se alcuni premi sono stati ultimamente introdotti).
Su questo però si potrebbe ragionare, viste le ammanigliature degli ultimi tempi di utenti vari con case editrici (Prodo, Mornon, Zak, per non parlare di Dario III, etc).
Non so.
Riguardo agli altri punti del tuo post:
GGigassi ha scritto:LE SOLUZIONI NEL CORTO
Per me non è stata una buona idea: preferisco discutere di enigmi e indovinelli con gli altri utenti e trovare insieme le soluzioni. Se gli organizzatori ne hanno bisogno per valutare meglio il Corto sottoposto, possono farsele inviare in separata sede, come mi pare venisse imposto da alcuni precedenti bandi. Con le soluzioni a portata di mano si tende ad ammazzare i thread di discussione sui Corti, eliminando ogni possibile disquisizione sugli enigmi.
Sono d'accordo.
Ricordi male però, non c'è mai stata una regola di mandare a parte le soluzioni degli enigmi, ma può essere una buona idea come regola per il prossimo bando.
GGigassi ha scritto:Non so se l’ho percepito solo io, ma mi è sembrato che quest’anno gli organizzatori fossero meno presenti e coinvolti che in passato. Ripeto, può essere solo una mia impressione, ma il bando ripreso da quello dell’anno scorso alla fine mi è sembrato veramente una scorciatoia per non lavorare troppo, come d’altra parte dichiarato dagli stessi organizzatori
Ti è sembrato male. La partecipazione degli organizzatori quest'anno è stata perfettamente in linea con quella di tutti i loro predecessori. Ricordo anzi edizioni con partecipazioni dei giudici nettamente più ridotte.
E' perfettamente naturale che ogni bando venga scritto a partire dal bando dell'anno precedente, non viene mica scritto da zero ogni volta. Vengono solo modificate le regole che subiscono modifiche e il resto rimane uguale. Te lo dico da ex organizzatore, che pure ha introdotto alcune innovazioni in vigore tuttora.
GGigassi ha scritto:però sono rimasto comunque colpito dal fatto che nessuno ha fatto notare ad alcuni utenti che la loro segnalazione di aver votato non era evidenziata (cosa impensabile qualche concorso fa), e in alcuni casi mancava del tutto
Gli organizzatori ricevono un PM con il voto, ergo non c'è alcuna necessità di evidenziare in recensione che è stato mandato un voto e a chi.
L'evidenziazione del voto aveva senso nelle edizioni in cui il voto veniva scritto nel post della recensione, e quindi se non opportunamente evidenziato poteva sfuggire in mezzo al testo e a tutti gli altri post.
GGigassi ha scritto:Pure la pubblicazione dei Corti è stata un po’ ondivaga: molto apprezzata la sorpresa iniziale di cominciare il giovedì sera, poi però non rispettata fino alla fine. C’è stata un po’ di suspense in più, ma forse definire un orario fisso (per quanto possibile dagli impegni degli organizzatori) è meglio.
Il bando diceva che ogni corto veniva pubblicato di venerdì. Non ricordo una sola edizione in cui veniva rispettato un orario fisso, il che è perfettamente normale, contando che la pubblicazione viene fatta da un essere umano e non in modo automatico. Non come le pubblicazioni delle mie gazzette del totoautori, insomma!
GGigassi ha scritto:Può darsi che questa mia impressione sia stata anche dovuta al fatto che quest’anno nessuno mi ha contattato per dirmi se il Corto era in concorso o meno
Il bando dice espressamente (e lo dice da almeno 4 anni) che la comunicazione di un corto fuori concorso viene mandata all'autore di quel corto e può essere mandata in qualsiasi momento, anche a concorso iniziato.
GGigassi ha scritto:GAZZETTA E TOTOAUTORI
Li ho sempre vissuti come elementi un po’ satellitari del concorso. In merito alla prima, rilevo che la versione scritta e non in .pdf è stata poco comoda da leggere. Quelle degli anni scorsi erano più facili da consultare e sfogliare e una faccina di circostanza riuscivo sempre a metterla a seconda degli argomenti che leggiucchiavo, ma così non sono proprio riuscito a seguirla.
Per quel che riguarda il TotoAutori, c’erano evidentemente degli ottimi motivi per non parteciparvi fino a oggi viste le figuracce che ho collezionato! Sul serio: quando ho letto i nomi degli autori pensavo che fosse uno scherzo. E facevo pure lo spiritoso nei thread dei Corti dando a intendere che avevo capito chi era l'autore (e ne ero convinto!)
Ma oltre a questo c’è anche il fatto che non ho colto il vero spirito del “concorso nel concorso”, che è fondamentalmente una cosa goliardica.
La Gazzetta in pdf è stato un plus dell'edizione di gabrieleud, poi continuata da alcuni Direttori seguenti. Non è mai stata la prassi. La Gazzetta è sempre stata un post goliardico di commento parallelo al concorso, con prese in giro dei corti, degli autori e dei commentatori e riepiloghi statistici vari e "premi" inventati assegnati ai votanti sulla base dell'estro del Direttore (come le famose coppe ai votanti più severi o a quelli più veloci, o il premio Polemicone assegnato a chi inscenava la polemica più insensata dell'edizione).
Il Totoautori è invece un gioco di indovinare chi sono gli autori, niente più di quello. Può essere divertente cercare di riconoscere lo stile degli autori, o anche cercare di scovare indizi nelle presunte auto-recensioni, commenti o depistaggi lasciati da votanti che sono anche autori.
Tra un po' pubblicherò la classifica finale. Volevo comunque dire che, a parte i miei pronostici "ufficiali", assegnati con estrazione casuale dei nomi, io avevo azzeccato i corti di Adriano, djmayem, Pirata e Darkseed. Quello di fbrz e il tuo per esclusione, ma solo a fine concorso.
A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0
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¿„ãßꪧ¬
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Arkham Lêgãcy ¬
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Arcimaestro
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Re: analisi concorso dei Corti 2019
GGigassi ha scritto:IL TEMA
Un disastro. A chi è venuta l’idea della “Terra”?! Un soggetto del genere si presta a tutto e a niente, e anche se forse può essere stato scelto proprio per dare più libertà agli autori ed evitare fuori concorso, nei fatti (almeno per me) è stato il motivo di molte elucubrazioni che mi hanno tenuto impegnato nell’elaborare dei Corti che poi non ci sono stati, limitandomi quindi a partecipare con un solo Corto.
Me ne prendo la responsabilità. Lo ritenevo un tema che si prestava a molte declinazioni e avevo tante idee in testa a riguardo, solo due delle quali hanno trovato conferma nei corti:
- protagonista sepolto vivo
- esplorazione di caverne
- formazione della Terra come pianeta
- difesa della Terra dagli alieni
- ricerca della terra dispersi in mare dopo un naufragio
- protagonista coltivatore
- ecologia / difesa della natura
- terrapiattismo
etc.
Purtroppo come spesso accade quello che a me sembrava semplice si è rivelato un ostacolo per gli autori e me ne dispiaccio.
GGigassi ha scritto:CORTI DA GIOCARE SENZA ELEMENTI ESTERNI
Questa invece secondo me è stata una buona cosa, un’ideuzza simpatica che ha portato occasionalmente a sforzarci per trovare qualche sistema per simulare l’alea e che effettivamente ha portato a una semplificazione dei Corti, a mia memoria mai così “freschi” e rapidi da leggere. C’è stato il caso “sospetto” de IL DESTINO DI DARDLED, e anche SOTTO TERRA ha giocato un po’ con questo aspetto (forse polemicamente?), per non parlare delle derive “meta” de LA GRANDE OPERA ma nel complesso questa restrizione ha dato buoni frutti, secondo me.
Anche questo è stato voluto da me per ragioni di utilità pratica. Ho avuto la conferma l'anno scorso con Cupe Vampe (in cui per un bug era matematicamente impossibile raggiungere il finale 3) che ben pochi lettori "giocano" correttamente ai Corti. Ho voluto perciò fare in modo che i corti fossero davvero godibili e giocabili da chiunque.
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Zakimos
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Cavaliere del Sole
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Re: analisi concorso dei Corti 2019
¿„ãßꪧ¬ ha scritto:Detto ciò, io vedo quattro possibilità per il futuro del concorso dei corti, fermo restando che non conosco le novità nominate di sfuggita da Prodo.
1) Fare il prossimo anno un'edizione di supercorti, con regole simili, se non uguali, a quelle del Fogliogame di Mornon che tutto sommato ha avuto un ottimo successo.
A prescindere da tutto (e ogni proposta di ¿„ãßꪧ¬ è a suo modo interessante), io mi concentrerei su questo fatto: il concorso Fogliogame ha raccolto una marea di partecipanti ed è stato accolto in modo trionfale dagli addetti ai lavori e dai semplici appassionati. Il Concorso dei Corti 2019 no. Perché? Non ditemi perché i vincoli del concorso erano troppo stringenti, perché vi assicuro che scrivere un librogame su DUE FACCIATE è ben più arduo!
Fermo restando che non si possono paragonare le due cose, è da qui che bisogna partire per capire cosa non funziona più del concorso. Fermo restando che per chi ci partecipa resta un'ottima palestra.
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Zakimos
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Re: analisi concorso dei Corti 2019
¿„ãßꪧ¬ ha scritto:
1) Fare il prossimo anno un'edizione di supercorti, con regole simili, se non uguali, a quelle del Fogliogame di Mornon che tutto sommato ha avuto un ottimo successo.
2) Ridurre la frequenza del concorso, ad esempio rendendolo biennale.
3) Rivoluzionare il tutto rendendolo più vicino a un vero concorso nazionale di letteratura, alla stregua del Premio Strega.
4) Lasciare tutto com'è (perchè non dimentichiamoci che si può sempre lasciare tutto com'è).
la prima ipotesi potrebbe essere percorribile per invogliare la partecipazione degli autori, velocizzare la lettura e semplificare il concorso... magari imponendo dei limiti stretti ma non così draconiani come le due pagine (che sono comunque 8000/10000 battute in corpo 12).
Che ne so, al massimo 20 paragrafi, oppure un numero massimo di battute.
Non so quanto la terza sia percorribile per i motivi che tu stesso hai enumerato, la seconda proprio no (almeno per me).
Ad esempio
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GGigassi
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Re: analisi concorso dei Corti 2019
Zakimos ha scritto:GGigassi ha scritto:IL TEMA
Un disastro. A chi è venuta l’idea della “Terra”?! Un soggetto del genere si presta a tutto e a niente, e anche se forse può essere stato scelto proprio per dare più libertà agli autori ed evitare fuori concorso, nei fatti (almeno per me) è stato il motivo di molte elucubrazioni che mi hanno tenuto impegnato nell’elaborare dei Corti che poi non ci sono stati, limitandomi quindi a partecipare con un solo Corto.
Me ne prendo la responsabilità. Lo ritenevo un tema che si prestava a molte declinazioni e avevo tante idee in testa a riguardo, solo due delle quali hanno trovato conferma nei corti:
- protagonista sepolto vivo
- esplorazione di caverne
- formazione della Terra come pianeta
- difesa della Terra dagli alieni
- ricerca della terra dispersi in mare dopo un naufragio
- protagonista coltivatore
- ecologia / difesa della natura
- terrapiattismo
etc.
Purtroppo come spesso accade quello che a me sembrava semplice si è rivelato un ostacolo per gli autori e me ne dispiaccio.
GGigassi ha scritto:CORTI DA GIOCARE SENZA ELEMENTI ESTERNI
Questa invece secondo me è stata una buona cosa, un’ideuzza simpatica che ha portato occasionalmente a sforzarci per trovare qualche sistema per simulare l’alea e che effettivamente ha portato a una semplificazione dei Corti, a mia memoria mai così “freschi” e rapidi da leggere. C’è stato il caso “sospetto” de IL DESTINO DI DARDLED, e anche SOTTO TERRA ha giocato un po’ con questo aspetto (forse polemicamente?), per non parlare delle derive “meta” de LA GRANDE OPERA ma nel complesso questa restrizione ha dato buoni frutti, secondo me.
Anche questo è stato voluto da me per ragioni di utilità pratica. Ho avuto la conferma l'anno scorso con Cupe Vampe (in cui per un bug era matematicamente impossibile raggiungere il finale 3) che ben pochi lettori "giocano" correttamente ai Corti. Ho voluto perciò fare in modo che i corti fossero davvero godibili e giocabili da chiunque.
Leggo solo oggi i pensieri di Ggigassi.
Il tema della Terra è stata una mia idea. Ringrazio Zakimos per la lealtà però ora tutto ciò mi costringe a intervenire, cosa che avrei evitato perché ognuno può pensarla come vuole sul tema dell'anno corrente.
Io la penso così: ho partecipato come scrittore a 5 edizioni senza mai lamentarmi del tema che mi sono trovato davanti perché credo che non si debba apportare come scusa (anzi, come più volte scritto sul forum, il tema è sempre stato per me il punto centrale del mio agire perché mi costringeva a inventare una storia dentro dei paletti, una sfida che ho sempre accettato ben volentieri).
Sono stato sempre fortunato? Ho sempre trovato ottimi temi? Ottimi Organizzatori?
Nessuno è obbligato a partecipare e nel caso manchi l'ispirazione, la voglia o il tema giusto si può passare la mano.
Mi sembra più maturo fare così che partecipare e dire che le opere non erano buone (o non erano eccellenti) per colpa del tema.
A me comunque sono piaciuti quasi tutti i Corti di quest'anno e non mi sembra un'edizione così bassa in qualità come dici.
Poi, se vuoi farla passare alla storia come l'edizione con il tema peggiore della storia, libero di farlo ma a me non sembra, e non perché l'ho scelto io. Avrei parlato così anche se l'idea fosse stata di Zakimos o di Lord Axim o di chiunque altro.
Fa che ciò che ami sia il tuo rifugio
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