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Il Sondaggione!!

Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

Corto numero 20: 20.20

Corto numero 20: 20.20

E giù il sipario, alfine, con il ventesimo e ultimo corto:

20.20

See you in 2021!

Dragan
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Re: Corto numero 20: 20.20

Aaaargh, che rime agghiaccianti sad
Ma anche questo si presenta bene. smile

GGigassi
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Re: Corto numero 20: 20.20

Ho come il presentimento che anche questo corto mi intrigherà molto... Ma inizio davvero a temere che questa settimana avremo delle attinenze con il tema davvero debolissime.

GGigassi ha scritto:

Aaaargh, che rime agghiaccianti sad

Tu criticavi la poesia del g20 XD

powerbob
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Re: Corto numero 20: 20.20

powerbob ha scritto:



GGigassi ha scritto:

Aaaargh, che rime agghiaccianti sad

Tu criticavi la poesia del g20 XD

E ne avevo ben donde!

GGigassi
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Re: Corto numero 20: 20.20

E siamo all'ultimo commento: 20 cortissimi sembravano tanti, e invece sono volati!
20.20 si presenta come il più classico degli escape book, genere molto in voga negli ultimi tempi e parecchio supportato anche da case editrici che di solito non hanno granché a che fare con la narrativa interattiva. La struttura del racconto è classica: ci risvegliamo chiusi dentro una stanza senza ricordare nulla o quasi e veniamo informati da una misteriosa filastrocca che abbiamo venti minuti di tempo per risolvere gli enigmi pena l'impossibilità di fuggire dalla nostra prigione.
Incipiti sinistro che ci mette subito in allarme e crea un'atmosfera di opprimente impellenza che permarrà per tutta la durata del cortissimo. Questa sensazione mantenuta alta in ogni paragrafo è una delle cose migliori del lavoro, favorita anche dalla prosa secca e asciutta che in questo caso non solo è adeguata, ma contribuisce a migliorare sensibilmente l'opera.
In realtà a livello di descrizione e narrazione poco altro ci viene detto: dopo l'incitamento iniziale cominciamo a esplorare la nostra prigione, che si rivelerà ben presto essere molto più grande e moderna di quanto non apparisse in prima battuta.

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 Esiste anche la possibilità di non prestarsi al gioco e rifiutarsi di muoversi dalla nostra cella, ma in questo caso potete immaginare tutti come vada a finire...
In realtà c'è ben poco da esplorare: il compito sarà quello di risolvere gli enigmi, uno dopo l'altro. Ogni volta che ci riusciremo si aprirà una porta e ci sarà possibile così superarle tutte fino ad arrivare a quella finale.
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 Buono l'epilogo, che introduce un colpo di scena effettivamente sorprendente, sebbene indulga un po' troppo nel fenomeno dello "spiegonismo", tirando fuori in poche righe una storia articolata che appare un po' estrema ed estemporanea per essere davvero soddisfacente. Comunque la trovata in sé è apprezzabile
.
Per evitare di offrire un prodotto frustrante l'autore ha pensato di offrirci un bonus:
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 ogni qualvolta non siamo in grado di risolvere un problema ci è possibile premere un pulsante ed aprire la porta che ci sbarra il passo ugualmente. Così facendo aggiungeremo un minuto a un monte di 5. Raggiunta questa cifra rimarremo bloccati. In pratica quindi si può finire il cortissimo bypassando circa la metà degli enigmi. Questa decisione introduce uno dei problemi principali del corto: l'eccessiva facilità. La maggior parte degli enigmi sono piuttosto semplici da risolvere: in realtà solo in due occasioni ho faticato un po' di più per venirne a capo, e anche in quei casi dopo aver ragionato un po' sono riuscito a superare il problema. Francamente ritengo che avere contezza che possiamo sbagliare ben quattro volte e arrivare comunque in fondo contribuisca a far scemare la tensione di fondo, e come ben sa chi bazzica il genere negli escape book la tensione è importantissima
. Non mi ha convinto appieno neanche la struttura del lavoro: molti paragrafi sono impiegati per delle funzioni collaterali
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 tra cui quella di aprire le porte se non siamo in grado di risolvere gli enigmi
e in un Corto così breve permettersi il lusso di non utilizzare al meglio i pochi paragrafi a disposizione può essere mortifero. Mi sono piaciuti alcuni tocchi di classe non immediatamente individuabili, che aggiungono un po' di tinta noir
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 i messsaggi in codice basati sulle inizali delle nostre vittime sono spettacolari
e in generale i problemi proposti, al di là della già accennata eccessiva semplicità, mi sono sembrati divertenti con un paio di eccezioni
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 Al paragrafo dieci caro autore ci dici che la soluzione è ruota, unica parola di due sillabe. Ma ti sei accorto che una simile risposta è arbitraria? Poteva essere altrettanto legittimamente Volante (unica parola che non finisce per A) o Idea (unica parola che non inizia per consonante). Non mi sono messo a disegnare la mappa, ma mi convince poco anche l'enigma finale: è intuibile che la risposta sia 20 vista la tematica di fondo del concorso, ma secondo me con le indicazioni strutturali date nelle scarne descrizioni, disegnando una mappa degli spostamenti è tutto da vedere che si finisca per ottenere un disegno di senso compiuto che indichi il numero
.
Concludendo, un lavoro di base gradevole, con pregi e difetti, che secondo me piacerà agli amanti del genere, anche se difficilmente assicurerà loro un livello di sfida alto. Le basi per un ottimo cortissimo di genere comunque ci sono: limandone le asperità e cambiando qualche enigma secondo me può venire fuori qualcosa di molto divertente.
Così come è ora è certamente un opera più che sufficiente, ma, come ho già detto per La Festa, credo che difficilmente potrà competere per la vittoria finale.

Voto inviato a GabrieleUD

Prodo
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Re: Corto numero 20: 20.20

Al di là della poesiola iniziale la vera tortura di questo Cortissimo sono stati i link drammaticamente sbagliati. Nell’altro di questa mattina semplicemente non ce n’erano (se non uno o due) ma qui mi sembra che l’autore, probabilmente esordiente, abbia usato Word  e messo come “collegamento ipertestuale” quello che doveva essere il “segnalibro”. Così si torna sempre all’ultima scelta che si ha fatto e tocca cercarsi manualmente il paragrafo giusto. Nulla di proprio drammatico, ma alla lunga è defatigante. sad2

Il soggetto è banale e soprattutto il tema non c’entra niente con quello di quest’anno! Ci sono solo due enigmi che rimandano al venti:

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 quello del dado e quello della rosa dei venti, troppo poco secondo me per giustificare la sua ammissibilità. E poi il 20 darà un critico nel nuovo D&D, dalla terza edizione in poi, ma quello che conosco io, anche nella versione Advanced, manco ce li aveva i critici (vabbè, 2.5 sì ma non si ottenevano solo col 20).
Ci sarebbe voluto un sistema di controllo per verificare se le soluzioni degli enigmi fossero proprio quelle corrette: la soluzione del primo enigma era evidente anche per me, ma del passaggio dal 14 al
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 17 (il mio ragionamento: ogni secondo numero è il quadrato del primo+1) non ero così sicuro.
Mi rendo conto però che non è semplicissimo farlo, anche se qualche idea mi è venuta, tipo assegnare a ogni porta un colore.
Ammetto che alla prima giocata sono morto e che certi enigmi li ho capiti solo dopo aver letto le soluzioni, il che me li ha fatti apprezzare molto.

Tra gli aspetti positivi c’è come prima cosa lo stile pervaso di una soffusa ironia, e la possibilità di
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 ignorare il sadico che ha fatto il gioco e quindi, in sostanza, di crepare in piena consapevolezza! E l’idea del numero da ricavarsi dal percorso è abbastanza geniale, anche se mi associo alle perplessità di Prodo.
Interessante il colpo di scena finale col ribaltamento della prospettiva,
ma non basta a risollevare il Cortissimo – e quel “20:00” sembra essere messo lì tanto per restare in concorso, in maniera anche più spudorata dei due elementi che ho citato sopra.

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 Tra l’altro il titolo dovrebbe essere 20:20 mentre il serial killer è quello delle 20:00: un errore da parte degli organizzatori nel riportare il titolo? Ma no, quando mai… rolleyes  rolleyes  rolleyes
E poi se non ricordo male mi sembra che il ventesimo e ultimo Cortissimo avrebbe dovuto essere La Festa! 2, in modo da iniziare e concludere il concorso con un Cortissimo dallo stesso titolo. Ma magari ricordo male.
Insieme all’altro Cortissimo di oggi chiudiamo questa edizione in calando, con due delle opere meno riuscite, e non mi sento di dare la sufficienza a quest’opera se non altro per il disastro che l’autore ha fatto a livello di rimandi (e per la totale mancanza di rispetto per il tema). Mi riservo comunque di sentire il parere di qualcun altro prima di mandare il voto definitivo. Hai visto mai che salta fuori ancora una volta che i rimandi sbagliati sono dovuti all’ennesimo errore di conversione in .pdf. smile

GGigassi
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Re: Corto numero 20: 20.20

GGigassi ha scritto:

E poi se non ricordo male mi sembra che il ventesimo e ultimo Cortissimo avrebbe dovuto essere La Festa!

La Festa! è l'ultimo corto in concorso nella lista.
Per i rimandi di 20:20 hai ragione, l'ennesimo problema di conversione del mio OpenOffice, scusate.

E' stato ripubblicato.

kenfalco
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Re: Corto numero 20: 20.20

Ed eccoci giunti alla fine, almeno secondo il calendario Draganiano.
Personalmente non ho gradito per niente questo corto. La trama non mi è piaciuta, gli enigmi nemmeno.
Forse si salva in extremis dall'insufficienza proprio per via del finale

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assolutamente inaspettato e per nulla banale.
Ammetto la mia sconfitta da enigmista, non sono riuscito a finire il corto, anzi mi sono perso ben tre volte. Due lo ho risolte grazie agli aiuti, la terza
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l'ho sparata a caso ed era giusta!
comunque confermo che il percorso non fa "20" in maniera evidente - o almeno lo fa solo perché il lettore se lo aspetta essendo venti il tema
Anche gli altri due enigmi che non sono riuscito a risolvere, una volta spulciate le soluzioni, non mi sono apparsi così ben architettati:
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- per me che sono del nord, il gatto è associato al numero 7-9 (le vite che possiede), che sono, a mio parere, altrettanto valide risposte: il 9 è considerato il numero di Dio, soprattutto secondo la tradizione medievale, e il 7 è il numero d'oro di moltissime religioni
- ho scelto "idea" perché è l'unica delle parole che può essere usata solo come sostantivo, mentre ruota - volante - veduta sono sia sostantivi che verbi. La soluzione dell'autore è decisamente opinabile
A questo aggiungo la considerazione che non sono convinto che sia tutto farina del sacco dell'autore:
- alcuni enigmi mi erano già noti
- in particolare, sono quasi sicuro di aver già visto il finale, ma proprio identico, da qualche altra parte. Proverò a farmelo tornare in mente in questi giorni

Mi prendo un po' di tempo per riflettere sul voto.
voto a gabriele in settimana

FinalFabbiX
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Re: Corto numero 20: 20.20

Che dire di questo corto...?
Io credo che NON sia un libro game, ecco. Sembra più una raccolta di enigmi messi a casaccio, senza nemmeno un nesso. Non ci sono scelte: è tutto un "o la sai o non la sai", fino a giungere alla conclusione (ben fatta e inaspettata, quello lo devo ammettere). Per di più, non vedo davvero la minima attinenza con il tema: il 20 poteva essere davvero sostituito con qualunque altro numero.  Mi spiace davvero essere così duro, ma ritengo che sarebbe bastato davvero poco, pochissimo, per permettermi di assegnare la sufficienza: non sarebbe stato meglio se ogni stanza avesse avuto 2 o più stanze tra cui scegliere? Magari ogni stanza avrebbe celato un enigma di difficoltà diversa... E magari anche le stesse porte potevano avere un colore o un simbolo che avrebbe permesso in qualche modo di intuire il grado di difficoltà. Ciò avrebbe quanto meno aggiunto la facoltà di scelta al lettore. E invece, neanche serve aver mischiato i paragrafi: li si metteva in ordine, si leggevano le soluzioni alla fine se non si sapeva la risposta e fine.

powerbob
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Re: Corto numero 20: 20.20

è la prima volta che leggo un escapegame, e l'ho riletto un po' di volte per farmi l'idea che questa tipologia di gioco sia più da settimana enigmistica (enigmi uno dietro l'altro) che vero e proprio libro/raccontogame.
Comunque gli enigmi mi piacciono e mi sono divertito a spremermi le meningi.
Voto a gabrieleud

Piango perché una volta ero un fratello, ed ora non lo sono più (K.Von Erich)

djmayhem
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