![]() Corti 2021 - Coming soonRe: Corti 2021 - Coming soon
Forse uno dei migliori Corti in assoluto, almeno per me.
Damned... Hieronymus, dove sei?
Una storia horror scritta ad arte.
Christopher Nolan ha firmato per essere regista della sua trasposizione su Netflix.
Bello e originale, davvero.
Un huis-clos fantasy che mi rammenta "dieci piccoli indiani".
Distopico bello e molto originale. "We will survive, fighting for our lives, the winds of fortune always lead us on,forever free, for the world to see,the fearless masters, Masters of the sea"
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Re: Corti 2021 - Coming soon
Date un tasto MODIFICA a quest'uomo! E' dal 2017 che non lo trova. A head full of dreams
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Re: Corti 2021 - Coming soon
se non c'è non c'è...
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Re: Corti 2021 - Coming soon
2016 Che dire, la prima volta non si scorda mai! Questa è infatti, la prima edizione in cui partecipai con un corto. Andò malissimo, perché, come tutti i corti successivi, mi presi all'ultimo e consegnai un testo pieno di errori. Ma è anche l'edizione in cui vinsi il totoautori, gestito ottimamente da Anima di Lupo! Gestita da Prodo, ¿„ãßꪧ¬ e SkarnTasKai, si tratta di edizione con molta sperimentazione: viene proposto, per la prima volta, il tema completamente libero. Viene aggiunta la possibilità di inviare un'errata corrige successivamente alla consegna, viene introdotta una nuova formattazione A5, un concorso parallelo per le illustrazioni. Molte di queste novità non diedero i risultati sperati, tanto da non venire mai più riproposte in seguito, ma l'edizione non fu un fallimento, anzi! Anche grazie alla straordinaria gazzetta di Aloona, ebbe una notevole partecipazione e sfornò alcuni racconti che sono rimasti fra i più geniali del concorso. Veniamo ai corti: : L'agone degli erranti: con oltre 200 paragrafi, è il corto che più incarna il concetto di interattività. Soli, all'interno di un misterioso labirinto basato sui tarocchi, dovremo esplorare stanza per stanza alla ricerca di una principessa scappata di casa. In questo corto di Dario III, ogni arcano maggiore rappresenterà una stanza con una sfida, e sarà divertentissimo esplorare queste location una ad una. Il Ritorno della Bestia: basato sulla leggenda della Bestia del Gévaudan, questo corto di Pirata delle Alpi ci farà investigare su un misterioso animale che devasta le campagne. Sarà davvero un mostro? O forse solo un animale selvaggio scappato dallo zoo? Con i suoi multipli finali, questo corto ci lascerà il dubbio fino alla fine, facendoci vedere come la realtà, a volte, è più sfaccettata di ciò che sembra. True Path: il geniale Adriano colpisce ancora, presentandoci un corto pieno di complicatissimi enigmi da risolvere! Riuscirà il nostro protagonista a uscire illeso dall'edificio in cui è rinchiuso? Lo ammetto: all'epoca non riuscii a comprenderlo, e, frustrato dal finale gli diedi un votaccio. Devo fare ammenda, questo corto è geniale, ed è fra quelli che più hanno influenzato i corti successivi. Chronium: allora, ci sono delle chiavi che... un laboratorio che... un uomo, con una supposta nel braccio, che... Va bene, lo ammetto, a distanza di anni non ci ho ancora capito un cavolo. Però dai, alcune cose sono carine. Altre no. Un giorno andrò sotto casa tua, SkarnTasKai, per chiederti tutte le spiegazioni del caso, preparati. Fish and Chip: agenti, corporazioni, uomini fusi con la tecnologia. Fish and Chip (Chip singolare, ovviamente) ci porterà in un mondo alla Cyber Punk, con l'unico scopo di vendere un chip a un'organizzazione non proprio pulita. Semplice ed efficace, questo corto di Rygar fu una ventata d'aria per il concorso, fino ad allora dominato da racconti molto più cervellotici. Il Peso della Cultura: questo geniale corto scritto da Hieronymus parte da una premessa mai vista prima. In questo corto, infatti, il protagonista sei tu. No, non nel senso che puoi impersonare un personaggio e scegliere le sue caratteristiche, ma avverà il contrario: saranno infatti le TUE caratteristiche a determinare quello che vivrà il personaggio nel gioco. Giusto per fare un esempio, a inizio corto ci verrà chiesto di bere una brocca d'acqua e di vivere un determinato paragrafo in caso ci scappi la pipì mentre leggiamo. Adorerei questo corto se non fosse che è completamente anti giovane (mannaggia a te, che hai calibrato tutti i check su adulti over 30!). Per il resto, un capolavoro. Vivi e Lascia Risorgere: torna Mornon con un corto che condivide l'ambientazione del suo eccezionale gioco di ruolo Ultima Forsan. In questo corto, ambientato in un rinascimento alternativo in cui la peste è stata sostituita dal morbo zombie, interpreteremo Corvaccio, un apprendista di bottega che dovrà sfuggire all'invasione dei non morti. Interessante anche la storia dietro a questo corto: venne infatti presentato dal suo autore anche per testare un nuovo regolamento che sarebbe poi stato usato in un librogame commerciale. Il concorso dei corti si riconferma ancora una volta come il terreno perfetto su cui sperimentare e raccogliere giudizi. Avventura nella Foresta: il mio esordio come autore. Un corto molto classico, in cui tentai di inscenare un multiplayer "alla Blood Sword", da giocare da soli o come uomo squadra che vedeva i tre protagonisti alla ricerca di un oggetto perduto e alla prese con l'uscita da una foresta maledetta. Canto elfico: questo corto, di firebead_elvenhair, ci vede intenti a salvare una bella fanciulla dal suo orribile destino, cioé quello di cantare per il resto della sua vita un inno per placare un demone. Molto ben scritto, questo corto propone una parte game molto ragionata in cui dovremo gestire ed equilibrare tre diverse risorse (PV-PM-giorni) e solo bilanciandole adeguatamente in modo da non esaurirne nessuna potremo gustarci la vittora. 11/09 : è sempre difficile parlare di argomenti tristi, ma Anima di Lupo riesce con tatto e senza scadere nel cattivo gusto a parlarci di una delle pagine più buie della storia contemporanea. Sarà impossibile non commuoversi di fronte alla storia di Matthew, rimasto all'interno delle torri gemelle durante la tragedia dell'11 Settembre. All'Ombra del Grande Nur non so se abbia senso presentare questo titolo assieme agli altri, perché, con le sue 25mile parole e oltre 100 pagine, non si può definire un corto. All'interno di un mondo fantasy, impersoneremo un orco facente parte di una tribù reietta. Il "corto" è leggero, scorrevole, e presenta un'ottima prosa, pur non avendo una trama particolarmente originale/innovativa. Resta il fatto che è difficilmente comparabile agli altri in concorso proprio per la sua lunghezza. E voi? Che corti vi sono rimasti impressi di questa edizione? Fatecelo sapere nei commenti!
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Re: Corti 2021 - Coming soon Ah, la mia prima edizione da votante!
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Re: Corti 2021 - Coming soon Io prima della rilettura la ricordavo come un'edizione un po' più moscia rispetto alle precedenti.
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Re: Corti 2021 - Coming soon Ricordo benissimo questa edizione (e non solo per la Gazzetta, anche perché non ricordavo fosse questo l'anno), ma per la varietà e la qualità di molti racconti. Canto Elfico mi ispirò anche una fan art che Firebead non vedrà mai, ma sa che adoro tutti i suoi racconti, che hanno sempre quel sapore romantico e malinconico (sto ancora aspettando il seguito, lo scambio con la fan art). Fish and Chip: finalmente una gioia per me, amante del cyberpunk; 11/09 tanto di cappello: Anima fu da ammirare per il coraggio e la riuscita, trattando un argomento realmente a filo tra l'essere apprezzato per l'intento "didattico" e l'essere bollato come "paraculo", ma che riesce decisamente a convincere. Il Ritorno della Bestia: ancora non mi levo dalla testa quella povera bestia crocefissa sulla porta, 'tacci tua, m'hai traumatizzato a vita. Ma il tema e l'atmosfera non potevano non entusiasmarmi. Il peso della cultura, va beh, neanche a dirlo... assolutamente da provare. E che dire del MERAVIGLIOSO LG DEL MIO CARISSIMO AMICO ADRIANO, CHE MI DEVE ANCORA UNA MAZZETTA PER TUTTE LE SVIOLINATE? *coff*
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Re: Corti 2021 - Coming soon
Anno 2017 Eccoci in quel del 2017, quando in attesa della gara si scaldano i motori scommettendo nell’appassionante “Terna Fight Club”, destinato a creare non poco scompiglio a causa di una donna con cui nessun uomo vuole avere a che fare. Grazie a costose ricerche, minacce di azioni legali ed un “vai avanti tu” “no no, che sei pazzo, vacce te” durato ben 12 puntate, ecco che infine la Triade prende forma nelle figure di Babacampione, Aloona e Hyeronimus (meglio noti come “BAH”, a sottolineare il mood che caratterizzerà le loro decisioni). I lavori iniziano con entusiasmo in un capannone dove i nostri si radunano per assumere consistenti dosi di sostanze psicotrope, nella speranza dell’illuminazione sciamanica che possa portare una sferzata di originalità al concorso; riescono in effetti a cacciar fuori tante di quelle idee che sarebbe un peccato rinunciarci. E allora perché non infilarcele tutte? EUREKA! Gridano all'unisono, per buttarsi a capofitto in un bando che ha dell’esoterico (non a caso viene pubblicato col favore delle tenebre): 3 protagonisti x 3 temi (x 3 organizzatori). Il Nerd, Il Robot e Il Cattivo (che non è un fanta-western anni ’70, ma il risultato di 3 LG puntati alla cieca con la matita) si daranno battaglia sul terreno della Scoperta dell'Europa, dell'Apocalisse e dell’Invasione. Un concorso all’insegna dell’anarchia dell’uguaglianza e della libertà: nessun vincolo, nessun nome, PERFINO un comodo template in dotazione, ma che volete di più dalla vita? Purtroppo anche niente playoff e concorso illustrazioni, ma il budget era esaurito col template. Curiosità: - Il numero dei Corti fuori concorso fu, indovinate un po’? 3! - Il numero di Corti prodotti da GGassi fu invece 3n. - Prima (ed unica) edizione in cui anche il Toto-Autori viene redatto da UNA DONNA, passando alla storia come l’anno del Girl Power. Per un curioso scherzo del destino, entrambe le nominate condividono la passione per la luna, i gatti e le divise alla marinara, ma alla fine ne resterà soltanto una. Si parte in 5a con il primo racconto in gara, Cuore di Ferro: ovvero le rocambolesche avventure di Cyborg 001 per evadere dalla SHINRA. O forse no. Racconto definito “un pugno allo stomaco” e che di colpi non ne risparmia, lasciando una scia di sangue (e vari fluidi sperimentali) sugli annali dei Corti. Si prosegue con l’audace Corto-Fumetto Onyrica: qualcuno lo pensa frutto di allucinogeni (gli stessi della Triade?), qualcuno un’avventura a bivi del Corrierino, qualcun altro un coloratissimo Gioco dell’Oca, insomma: in un modo o nell’altro c’è da divertirsi. Unico racconto per immagini, accolto con un plauso al coraggio, ma fatto sparire probabilmente dopo un raid della narcotici. Terzo racconto in gara, Sistema Enigma Londra: celebre per il prologo scritto in C++ e per aver spinto il presidente a scottanti rivelazioni sulle proprie fantasie erotiche con note cantanti pop, soffre un po’ della sindrome del Genio di Aladdin (“fenomenali poteri cosmici in un minuscolo spazio vitale”), ma riesce a catturare con le sue atmosfere noir, vagamente distopiche e decisamente politically scorrect. Palese il tentativo di blandire la Triade con l’omaggio al 3 x 3 (tre personaggi chiave per tre Epiloghi), ma l’irreprensibile giuria non si lascia corrompere (forse). Quarto racconto in gara, Apocalisse!: Vediamo finalmente in campo un esemplare femmina di nerd, impegnata a farsi possedere da demoni sboccati e risolvere sciarade che non serviranno a scampare la fine del mondo, ma in compenso vi faranno rimorchiare quel boss figo di Final Fantasy, alla faccia delle amiche. Tra paragrafi-trappola, roba che non c’entra una mazza e occasionalmente la storia, l’autore ci informa di quanto la sua opera faccia schifo perfino a sua madre, mentre votanti a caso subiscono la sorte degli alieni di Mars Attacks sulla musica della nonna. Tutti gli altri ridono malissimo. Quinto racconto in gara: Il Palazzinaro: Apprezzato soprattutto per la mole di citazioni, costate all’autore una full immersion nel cinema di genere da far impallidire le torture di Arancia Meccanica, si rivela uno dei Corti più originali nella scelta di un protagonista più fijo de na mignotta che malvagio; un po’ di amaro in bocca per chi si aspettava un’Apocalisse “a tema”. Esultano invece i pigri (felici di non doversi sbattere con un regolamento), i nostalgici di quando le Apocalissi arrivavano in orario e i fan di “Hair”. Nessuno ha ancora capito chi sia la ragazza coi capelli neri. Sesto racconto in gara, La Prova della Negromante: Di nuovo una donna… e che donna! Il sospetto di tentata corruzione si impenna in questo secondo Corto al femminile, che sfodera la formula più subdola e playtestata nella storia del gdr, in grado di far regredire degli adulti letterati a branco di adolescenti col dito in bocca: maliarde streghe OP che prendono a sberle una per una tutte le classi di D&D (con una discutibile concezione di “far tornare qualcuno al lato buono”). Botte, armi, incantesimi e tanto sapore anni ’80. Grida di gioia, rutti e lanci di dadi (i loro, perché nel libro non ci sono), prima di accorgersi che per arrivare alla fine ci vuole quella cosa che le femmine hanno e loro no. L’intuito, ovviamente. Settimo racconto in gara, Fermate Monna Lisa!: Opera controversa, meritevole di aver messo d’accordo tutti nell’affermazione: “ma serio?”. Questa volta i Killer Clown non giungono dallo Spazio Profondo né dalle fogne, ma dal laboratorio di Resident Evil™ trapiantato, per l’occasione, in un’Italia post-apocalittica dove la legge siete voi. O quel che resta di voi, tra parti meccaniche e potenziamenti con cui realizzare finalmente il vostro sogno d’infanzia: massacrare la fottuta madre di Ronald McDonald, che ha dominato i vostri incubi fino alla pubertà. Ottavo racconto in gara, Il Senza Pietà: quando sei Sua Suprema Magnificenza, l'Occultissimo Stregone del Buio, Sovrano delle Lande Desolate, Grande Divoratore di Sangue, Diavolo del Nembarat, Magnifica Oscurità, Tempio del Male, Flagello della Luce, Creatore della Polvere, Il Senza Pietà, Oscurissima Autorità, Oceanica Potenza Nera e Portatore di Pestilenza, non puoi non aspettarti che qualcuno cerchi di accopparti. Sarà la Benedizione delle Nuvole a tradirti o molto più probabilmente uno dei tuoi, stanco di dover pronunciare tutti quei titoli anche per chiederti il permesso di andare in latrina? Ma soprattutto, tutti quegli anni bruciati dietro a Total War avranno finalmente un senso? Nono racconto in gara, Lucca Goblins & Caves: Corto unico nel suo genere per aver anticipato le creative auto-punizioni che solitamente una giuria si riserva a fine concorso. E alcool, tanto alcool. Carburante per i nostri robottoni sicari superaccessoriati, incaricati di liberare Lucca Comics da un’invasione di cosplayer di Goblin (no, non quello di Spiderman) a cui nemmeno il più arrapato dei nerd toccherebbe il culo. Satira potente e sagace, ma che per sfortuna solo un votante tra 200 riesce a cogliere, mentre tutti gli altri si divertono come pazzi a lanciare monetine. Decimo racconto in gara, Falkenstein: Terza protagonista donna e qualche dubbio sulla regolarità delle votazioni inizia a minare anche la fiducia del popolo, mentre nel frattempo la quota rosa della Triade si gode mazzi di fiori e gioielli allegati alle opere, in cambio di promesse che non manterrà; ma lo scalpore si sposta immediatamente su questioni più importanti, tra cui decidere se si dica Falkenstein o Falkenstìn, se sia meglio il carbone o le molle, ma soprattutto su come diamine si pilota sto coso senza un manuale di istruzioni. Ah, no, le istruzioni c’erano, ma stavano in fondo. Racconto che non convince, molti sostengono per le meccaniche troppo complesse, ad altri invece quella faccenda della Gioconda proprio non va giù. Undicesimo racconto in gara, Firenze (canzone triste): La triste storia della Particella di Sodio dell’Acqua Lete finita, nella sua disperata ricerca di compagnia, in una spedizione di anticorpi di “Esplorando il Corpo Umano” versione 2.0 coi cyber-potenziamenti al posto del manganello. L’avventura si basa sostanzialmente sul tentativo di sopravvivere, più che al periglioso viaggio attraverso un corpo umano, ai pipponi filosofici con cui il vostro esserino vi farà esplodere non solo la testa, facendovi desiderare di incappare subito in un’istant death e mettere fine alle vostre sofferenze. Dodicesimo racconto in gara, Invasione!: La famosa legge della compensazione vuole che un Nano abbia qualcos’altro di veramente grosso: l’ego, in questo caso. Oltre ad essere infimi e bastardi, i Duergar sono particolarmente longevi e da bravi boomer preferiscono le carte da Scopa e la Pesca ai D10, garantendo all’autore la possibilità di voti in più da parte dei nonni. Per far fede al mood, la trama ci pone subito domande oscure quali: come sai che una creatura è umanoide, se gli umani non ci sono? E da quando un Nano ha carisma? Apprezzato dai nostalgici per la facilità di hackerarne il sistema ed ottenere soldi e pozioni come solo ai bei tempi di Diablo e dai fan di Richard Benson. Tredicesimo ed ultimo racconto in gara, Alla Scoperta dell'Europa con Cripper: opera fortemente incompresa, tranne che da pochi eletti con la sfortuna di aver incrociato il protagonista e che grazie ad essa si prendono ripetutamente la loro rivalsa, fino a raggiungere livelli di insanità mentale che Lovecraft scostati. E poi sì, da qualche parte c’è pure l’Europa, ma a nessuno importa. And the winner is: sua Magnificenza, Tempio del Male, Signore delle Tenebre, Seduttore di Streghe, Oceanica Potenza, Gran Farabutt., Figl.de Putt., ecc. ecc. Anima di Lupo! E voi, cosa ricordate di questa speciale edizione paghi 3 vinci 1? !) Anche tu stai pensando: "ma così non mi ricordo la trama, gne gne"? BENE, il memoriale ha raggiunto lo scopo: vatti a rileggere tutti i Corti. Almeno, quelli che trovi ancora. ![]() A head full of dreams
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Re: Corti 2021 - Coming soon
i miei primi corti!!
DC One
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Re: Corti 2021 - Coming soon Edizione eccellente quella del 2017. Purtroppo il periodo più oscuro della mia vita mi impedì di partecipare come autore, ma forse le uniche cose che mi mantennero in vita in quell’anno micidiale furono la gestione della Gazzetta (che mi prese anima e corpo) e la rubrica alternativa “Il lavoro è una cosa seria” (del quale conservo ancora il numero finale, mai pubblicato su forum per un problema di salvataggio del video!). Tra l’altro, fu la prima volta che la Gazzetta aveva delle trame interne e un filo conduttore durante tutta la sua esecuzione.
"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".
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