Re: L'ORRENDA DISCESA DI BEOWULF
(ah ragazzi, altra domanda: ma perché continuate a chiamare "libri" o "librogame" questi racconti di neanche venti pagine?)
Io vorrei scrivere racconto a bivi ma non sono abbastanza disinibito per farlo.
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Re: L'ORRENDA DISCESA DI BEOWULF
per la questione "gotico" vi anticipo una constatazione che noi giudici abbiamo colto tutti al momento di stilare i nostri giudizi..
per quanto Beowulf fosse Goto/Geata (l'equivalenza è corretta), questo non fa di questo raccontogame una storia di genere gotico, che invece è un genere letterario del 700-800, primi del 900 massimo, come già specificato da qualche parte da GPET nel thread principale del concorso..
prestate attenzione a questo elemento (che nei nostri giudizi è penalizzante) al momento di valutare quest'opera..
mancano ancora 12 ore alla conclusione delle votazioni..
chi vuole farsi sentire può ancora farlo!!
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Re: L'ORRENDA DISCESA DI BEOWULF
Dal topic principale:
Mornon ha scritto:
3) per "gotico volevamo intendere lo stile ottocentesco di romanzi " soprannaturali" e " horror" di quegli anni, che però spesso erano ambientati in un medioevo cupo e soprannaturale. su tutto, vale la definizione di wikipedia, alla quale puoi ispirarti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Romanzo_gotico
a partire da questi stilemi di genere, puoi però "divagare" e "ricreare" quell'atmosfera a tuo piacimento, PURCHE' sia poi facilmente riconoscibile e inquadrabile come "Gotico".
Dalla pagina di Wikipedia:
Il romanzo gotico è un genere narrativo, per lo più ambientato nel Medioevo, sviluppatosi dalla seconda metà del settecento[1]. La sua peculiarità è data dalle ambientazioni cupe in castelli diroccati, sotterranei.
Se vogliamo dirla tutta-tutta, nemmeno Lovecraft (quasi ubiquo in questo Concorso) è propriamente gotico, in quanto il suo cosmic horror è una via di mezzo fra l'horror-fantasy e la fantascienza.
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Jegriva
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Re: L'ORRENDA DISCESA DI BEOWULF
interessante obiezione..
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Re: L'ORRENDA DISCESA DI BEOWULF
Jegriva ha scritto:Dalla pagina di Wikipedia:
Il romanzo gotico è un genere narrativo, per lo più ambientato nel Medioevo, sviluppatosi dalla seconda metà del settecento[1]. La sua peculiarità è data dalle ambientazioni cupe in castelli diroccati, sotterranei.
E' per questo che dicevo che la definizione del genere è nebulosa e stiracchiata. Mi pare che il genere gotico abbia avuto inizio con il romanzo Il castello di Otranto, che non ho letto ma dal titolo e dall'epoca mi pare si intuisca vagamente di che possa trattare. Per me, nel tempo il genere gotico è arrivato a includere storie con ambientazione e temi oscuri e misteriosi, possibilmente con risvolti di occultismo e di più o meno accennato erotismo, quindi le storie di vampiri rientrano secondo me nel gotico, così come molte storie con monaci e cattedrali, riti magici, società segrete, forze occulte che non abbiano risvolti chiaramente fantasy. Perciò credo che alcuni racconti di Lovecraft possano rientrare nel gotico, come L'abitatore del buio, ma non tutti. Però questo racconto su Beowulf non rientra nel genere e io ne ho tenuto conto nella valutazione. Forse l'autore voleva dare un piccolo sfoggio di erudizione proprio anche nel giocare sul termine Goto/Geata per inserire questa sua opera nelle linee guida del concorso, ma i criteri dovevano essere letterari e non semantici.
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Re: L'ORRENDA DISCESA DI BEOWULF
EGO ha scritto:Jegriva ha scritto:Dalla pagina di Wikipedia:
Il romanzo gotico è un genere narrativo, per lo più ambientato nel Medioevo, sviluppatosi dalla seconda metà del settecento[1]. La sua peculiarità è data dalle ambientazioni cupe in castelli diroccati, sotterranei.
E' per questo che dicevo che la definizione del genere è nebulosa e stiracchiata. Mi pare che il genere gotico abbia avuto inizio con il romanzo Il castello di Otranto, che non ho letto ma dal titolo e dall'epoca mi pare si intuisca vagamente di che possa trattare. Per me, nel tempo il genere gotico è arrivato a includere storie con ambientazione e temi oscuri e misteriosi, possibilmente con risvolti di occultismo e di più o meno accennato erotismo, quindi le storie di vampiri rientrano secondo me nel gotico, così come molte storie con monaci e cattedrali, riti magici, società segrete, forze occulte che non abbiano risvolti chiaramente fantasy. Perciò credo che alcuni racconti di Lovecraft possano rientrare nel gotico, come L'abitatore del buio, ma non tutti. Però questo racconto su Beowulf non rientra nel genere e io ne ho tenuto conto nella valutazione. Forse l'autore voleva dare un piccolo sfoggio di erudizione proprio anche nel giocare sul termine Goto/Geata per inserire questa sua opera nelle linee guida del concorso, ma i criteri dovevano essere letterari e non semantici.
Danimarca dell'alto medioevo, un mostro dalla misteriosa origine e che sparisce nel nulla, grotte sotterranee opprimenti e buie, un protagonista che si protende verso lo sconosciuto con ogni fibra del corpo, un popolo diffidente e chiuso... tutti elementi presenti nel racconto.
Ognuno poi decide con la propria testa (ci mancherebbe), ma secondo me tutto ciò rientra nella definizione wikipediana (a cui i Giudici del Concorso si sono esplicitamente rivolti rispondendo alla precisa domanda) di fiction gotica.
Sicuramente non meno degli altri racconti, se bastano una casa con una porta su una dimensione estranea, o i fantasmi ed una vaga profezia New Age "purché sia Ottocento".
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Jegriva
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Re: L'ORRENDA DISCESA DI BEOWULF
Jegriva ha scritto:Ognuno poi decide con la propria testa (ci mancherebbe), ma secondo me tutto ciò rientra nella definizione wikipediana (a cui i Giudici del Concorso si sono esplicitamente rivolti rispondendo alla precisa domanda) di fiction gotica.
Sicuramente non meno degli altri racconti, se bastano una casa con una porta su una dimensione estranea, o i fantasmi ed una vaga profezia New Age "purché sia Ottocento".
Effettivamente il termine "gotico" è talmente sfuggente da non risultare una facile etichetta per identificare un genere letterario, e ciò non può che creare dubbi sulla coerenza o meno del racconto con questi parametri. Io sarei per identificare come tale un racconto che abbia una determinata atmosfera e tocchi determinati sfere e tematiche, su tutte l'occulto; pertanto, questo racconto potrebbe adattarsi a questi canoni, anche se non alla lettera, ma questo valeva anche per il penultimo e per La Notte di Yig, ciascuno per i propri motivi.
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Re: L'ORRENDA DISCESA DI BEOWULF
ottima prova della quale non staro' a distinguere con troppa precisione i pregi e i difetti, proprio perche', alla fine, mi e' piaciuta per il risultato complessivo.
Ovvero e' uno dei rari casi in cui la somma vale piu' degli ingredienti presi singolarmente.
E' il caso dello stile narrativo. Sebbene non rifinito al 100%... mi ha subito intrigato per la maturita' e la capacita' di evocare l' "atmosfera giusta".
Anche se qualche refuso ed appesantimento rimasti nel testo mostrano che e' probabilmente mancato il tempo di dare un'ultima revisione, mi e' decisamente piaciuto il tono epico, il fashback e le altre invenzioni narrative. Insomma un racconto decisamente scritto col "piglio" giusto!
Anche il gioco, si basa su un meccanismo piuttosto semplice (la resistenza a decrescere) ma felicemente integrato con qualche diversivo, come gli oggetti da scegliere e i loro vari effetti. Il tutto funziona bene e risulta commisurato alle dimensioni del racconto, cosa piu' importante di tutte.
Cosi come ci sono degli aspetti non perfetti in questo lavoro, che altri hanno gia' sollevato: il finale un po' tronco, la possibilita' di vincere alla prima partita ecc..
Il risultato pero' e' un racconto che, finche' dura, si gioca con interesse. E l'atmosfera si taglia col coltello.
ps: nella revisione, oltre alle segnalazioni di Ego, far caso anche alle eccessive ripetizioni del termine "alieno" per descrivere varie cose.
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