L'ORRENDA DISCESA DI BEOWULF
ecco a voi:
http://digilander.libero.it/maurolongo7 … eowulf.pdf
c'è tempo per votare fino al 2 Maggio
"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM http://www.caponatameccanica.com
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Re: L'ORRENDA DISCESA DI BEOWULF
si! è l'ultimo raconto in concorso
non viola l'articolo 2 perchè non è certo una "fan-fiction con ambientazione protetta da copyright (es: “Guerre Stellari”, “il Signore degli Anelli” etc..)." ci mancherebbe che uno non possa scrivere di beowulf o cesare o tamerlano o gengis khan o ulisse o achille eccetera eccetera..
"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM http://www.caponatameccanica.com
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Re: L'ORRENDA DISCESA DI BEOWULF
Letto, vado col commento.
Allora, iniziamo col dire che il racconto è ben scritto, con un ottimo stile narrativo, e un'ambientazione coinvolgente, capace di trasmettere l'atmosfera opprimente che ci circonda.
Detto questo ci sono delle magagne strutturali che non mi convincono.
- Alla fine del paragrafo 24 troviamo questa opzione: "Se hai una Fune, o se la tua Sopravvivenza è 3, vai al 6.
Se non hai una Fune, e la tua Sopravvivenza è 2 o meno, ma vuoi comunque provare a scendere, vai al 14".
In pratica se non si ha la fune o la sopravvivenza sufficiente, e quindi ci si rende conto in quel punto che non si ha la capacità di superare il burrone, l'unica alternativa che resta è buttarsi di sotto e perdere lo sproposito di 11 punti di resistenza (su 15 complessivi). Non capisco perchè un'opzione logica di fronte a un burrone, tornare indietro e prendere l'altro bivio, non sia stata contemplata.
- Ci sono diversi errori grammaticali, maiuscole mancanti, iniziali saltate (probabilmente sviste in sede di rilettura), e anche alcune forme scorrette a livello sintattico (ad esempio nel prologo: "Valli a capire, queste genti", ma genti è femminile quindi sarebbe corretto "Valle a capire, queste genti - o meglio ancora - Valla a capire, questa gente").
- Il listone di oggetti tra cui scegliere prima di entrare nelle grotte è troppo lungo e dispersivo: anche se alcuni sono logicamente scartabili, tipo l'acciarino, che sarebbe inutile portare in giro visto che dobbiamo immergerci nell'acqua, ce ne sono altri abbastanza neutri ma alla resa dei conti inutili, e non logicamente distinguibili. Credo che, vista anche la brevità del racconto, una lista più compatta sarebbe stata preferibile.
Plauso alla difficoltà invece che, a parte qualche caduta di stile già citata prima, è ben settata: non è difficilissimo arrivare fino in fondo, ma neanche così semplice. Forse, a voler essere pignoli, avrei predisposto qualche possibilità in più di perdere resistenza nelle grotte finali ed evitati gli 11 punti-danno, comminati tutti insieme, se cadiamo nel burrone.
L'epilogo. Molto bella la considerazione finale ("Ma tu non cercavi la mera fama dei virtuosi, il saluto dei potenti e la riverenza dei
semplici. La gente non lo capisce mai, non l’ha mai capito, perché lo fai.
Unfrid non lo capiva, e i Danesi non lo avrebbero capito. A loro bastava un mostro di meno, non un eroe in più"). Personalmente mi è dispiaciuta la mancanza di uno scontro finale con Grendel, ma, anche visto l'epilogo, è una scelta che ci può stare, seppur lascia un po' di amaro in bocca.
Complessivamente mi è piaciuto, ma i difetti che ho elencato ne limitano un po' la resa finale. E' un altro caso di opera che con un po' di attenzione in più e qualche piccola modifica poteva lottare per il primo posto e raggiungere livelli ottimi. Così com'è è godibile, ma non eccezionale: personalmente la considero inferiore rispetto a Yig e superiore a "Collector's Item". Gli darei 7+, ma non essendo possibile gli do 7, siamo a livelli di poco inferiori rispetto a "La Lettera" Alla luce di quanto esposto, il mio voto è 7.
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Prodo
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Re: L'ORRENDA DISCESA DI BEOWULF
Prodo ha scritto: - L'epilogo: si può passare solo se si hanno 2 punti di astio o 2 di astuzia. Se si scelgono 3 punti di sopravvivenza e 1 di Astio e di Astuzia si è automaticamente tagliati fuori.
Che cavolo stai dicendo, Produs?
Prodo ha scritto: - Alla fine del paragrafo 24 troviamo questa opzione: "Se hai una Fune, o se la tua Sopravvivenza è 3, vai al 6.
Se non hai una Fune, e la tua Sopravvivenza è 2 o meno, ma vuoi comunque provare a scendere, vai al 14".
In pratica se non si ha la fune o la sopravvivenza sufficiente, e quindi ci si rende conto in quel punto che non si ha la capacità di superare il burrone, l'unica alternativa che resta è buttarsi di sotto e perdere lo sproposito di 11 punti di resistenza (su 15 complessivi). Non capisco perchè un'opzione logica di fronte a un burrone, tornare indietro e prendere l'altro bivio, non sia stata contemplata.
Hai ragione, ma passare di lì non è obbligatorio. Vero è che, da un'altra parte, tornare indietro è possibile...
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EGO
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Re: L'ORRENDA DISCESA DI BEOWULF
EGO ha scritto:Hai ragione, ma passare di lì non è obbligatorio. Vero è che, da un'altra parte, tornare indietro è possibile...
Lo so che non è obbligatorio, la mia obiezione è un'altra, leggi bene: se ti ci trovi perché non puoi tornare indietro visto che in altri paragrafi tale opzione è consentita e c'è un bivio poco prima? Anche perché ti rendi chiaramente conto in anticipo che se ti butti di sotto ti schianti. Mi sembra una scelta dell'autore del tutto gratuita e quindi "sanzionabile" a livello di voto finale.
EGO ha scritto:è automaticamente tagliati fuori.Che cavolo stai dicendo, Produs?
Hai ragione errore mio: l'opzione sopravvivenza è la terza e nel file .pdf scrolla nella pagina successiva. Quindi me l'ero persa, l'ho rivista solo a una nuova lettura ma quando sono venuto qui a correggere già eri intervenuto! Tenete presente che sto leggendo e commentando il racconto mentre lavoro, quindi se ho un attimo di tranquillità che mi consente di postare un commento approfondito lo devo sfruttare, salvo poi correggere il giudizio se mi accorgo di aver preso qualche cantonata.
Efrem, ma che fai, vivi in simbiosi con i miei post, sono passati 10 minuti da quando l'ho pubblicato!
Alla luce di questa "scoperta" direi che mezzo punto in più è d'obbligo, il racconto a questo punto per me ha lo stessa valore de "La Lettera".
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Prodo
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Re: L'ORRENDA DISCESA DI BEOWULF
Il paragrafo 24 ha chiaramente un evidente bug... l'opzione di "tornare indietro" era del tutto logica, anche da un pdv narrativistico: nella descrizione si parla che è una delle due gallerie di una grossa stanza. Quindi ci stava avere una via più corta e difficile e una più lunga e facile... peccato.
Il giocatore dovrebbe sentirsi libero di tornare al 37.
Qualche errore grammaticale qua e là e qualche ripetizione di troppo, sintomo di una mancata revisione.
Qualche dubbio sul bilanciamento della difficoltà (anche se non è per niente facile scrivere un'avventura senza dadi), e sul fatto che nel finale, anziché chiedere "cosa vuoi fare?", si faccia esplicito riferimento alle Caratteristiche. In questo modo, è naturale scegliere quella in cui si è più portati. Invece, si dovevano inserire le diverse azioni, e il giocatore avrebbe dovuto riflettere quale opzione era più adatta al suo personaggio.
Voto: 7
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Jegriva
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Re: L'ORRENDA DISCESA DI BEOWULF
Niente, rileggendolo c'è qualcosa che non mi convince.
Il finale, anche se non contraddistinto dall'errore che per sbaglio gli avevo attribuito, manca di qualsiasi sfida. Quoto Jegriva, se la fase decisiva dipende solo dalla scelta delle caratteristiche, risulterà per forza vincente, a meno che i 2 punti danno che ci vengono comminati nel caso in cui affrontiamo il salto finale con una caratteristica pari a 2 non ci siano fatali (ma se si sceglie l'astio non ci sono neanche quelli). Mi sembra un epilogo troppo semplicistico e non coerente con la difficoltà precedente, ben settata come ho detto, del racconto. Tutto sommato credo che alla fine manterrò il 7.
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Prodo
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