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Corto 08 - Escape - Labirinto Infernale

Re: Corto 08 - Escape - Labirinto Infernale

Zakimos ha scritto:

C'è una cosa però che non ho capito: se il rituale viene svolto nella sala da pranzo, perché l'azione comincia in camera?

L'autore ha risposto:

Il rituale comincia in camera perché nell'introduzione hai disegnato il pentacolo minore "in caso qualcosa fosse andato storto". Il lettore che capisce il collegamento fra i due pentacoli può sfruttare il passaggio segreto descritto nelle soluzioni. Forse una spiegazione in più avrebbe facilitato la comprensione, però è un aiuto aggiuntivo, non necessario.

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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Re: Corto 08 - Escape - Labirinto Infernale

Recensione: in questo corto ci caliamo nei panni di un improvvido evocatore di demoni e ci troviamo intrappolati in un labirinto infernale da cui dovremo trovare il modo di fuggire. L’autore ci fornisce un regolamento semplice con un solo valore di cui tenere traccia e l’impiego di un dado a sei facce, la parte narrativa è limitata per lasciare spazio a un maggior numero di paragrafi e offrire un’esperienza ludica più avvincente che assicura una buona longevità. Infatti mi ci sono voluti diversi tentativi per completarlo senza “impazzire” per gli orrori visti nel labirinto. Mi domando quanto l’autore sia addentro a certe tematiche demonologiche.

F.A.S.
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Re: Corto 08 - Escape - Labirinto Infernale

Questo corto sfrutta bene la dualità fra i due mondi, in un modo simile ad altri racconti in concorso, facendo saltare continuamente il lettore da un mondo all'altro.
Corto è corto, nel senso che rispetta il limite, ma sembra più lungo degli altri a causa di una parte narrativa davvero limitata all'essenziale.
Non capisco il motivo di inserire la parola Escape nel titolo, quando il corto chiaramente non è un Escape book, anche se presenta alcuni enigmi abbastanza sfidanti.
Può darsi che mi sbagli, ma addirittura cinque finali sono davvero tanti per un corto, e questo è sicuramente un gran pregio.
Vincere credo però che sia fuori dalla portata di questo corto, anche se mi ha dato comunque molta soddisfazione nel giocarlo.

giax
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Re: Corto 08 - Escape - Labirinto Infernale

Un Corto davvero straordinario, ben equilibrato tra la parte emotiva e quella ludica.
Addirittura esiste un certo livello di complessità nel muoversi, il che non è facile ed è stato ottenuto fondamentalmente riducendo la prosa al minimo e sacrificando i finali che si esplicitano in pochissime parole.
Come per tutte le altre opere in concorso quest'anno e l'anno scorso, da quando ci sono i Cortissimi, la parte narrativa è sacrificata e non si può pretendere dagli autori il livello delle vecchie edizioni. Credo che ormai si punti tutto sull'innovazione, sull'idea scelta e sulla capacità dell'autore di emozionare scrivendo pochissime parole. Questo autore ce l'ha fatta e ha scritto un Corto meraviglioso, logico negli incastri e dotato di una base horror solida.
Molto bello l'enigma finale, soprattutto perché è logico. Dovendo puntare sulla corrispondenza tra i due mondi ci si può arrivare alla soluzione.
Molto bene, dunque. Voto altissimo inviato ad Adriano.

Fa che ciò che ami sia il tuo rifugio

Anima di Lupo
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Re: Corto 08 - Escape - Labirinto Infernale

Altro bellissimo Corto per me candidato alla vittoria, ottimamente strutturato e con una lodevole possibilità di movimento che viene data al leggiocatore. Lo scrupoloso lavoro di progettazione si nota anche dalle soluzioni. Molto buono il regolamento, semplice e comprensivo di una versione diceless. Enigmi complessi (ma risolvibili con la giusta capacità di osservazione) e ben cinque finali si aggiungono ai suoi pregi. Prosa “onesta” senza voli pindarici ma anche senza errori.
La commistione di elementi horror/drammatici con altri nerd non si è rivelata affatto fastidiosa, anzi. Forse il Corto non è proprio il colmo dell’originalità, ma ha saputo usare con abilità l’argomento della pandemia come scaturigine del classico canovaccio horror.
E adesso VIA! (Voto Inviato ad Adriano)

GGigassi
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Re: Corto 08 - Escape - Labirinto Infernale

RECENSIONE



Cosa? Torniamo all'Inferno?

Dopo una casa infestata da un demone nel televisore (potrei fare nomi i alcuni VIP), troviamo un corto nel quale un perfetto imbecille non ha di meglio da fare che tentare di ammaestrare un vero demone durante il primo lockdown...

Questo corto somiglia molto a "Presenze Demoniache" e credo che siano scritti dallo stesso autore, che non ho identificato. Lo stile mi piace e ho avuto l'impressione di rivivere le mie prime esperienze con i LG: situazioni pericolose, "boss" che può essere vinto solo se si ha l'oggetto magico, Inferno da cartolina...

Per quanto riguarda l'aspetto ludico, è un buon corto a mappa con degli elementi di avventura "a puzzle", che non mi dispiace. Bene la strizzatina d'occhio ai vecchi LS.

Per me è un sì.

Voto inviato a Adriano

"We will survive, fighting for our lives, the winds of fortune always lead us on,forever free, for the world to see,the fearless masters, Masters of the sea"

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Re: Corto 08 - Escape - Labirinto Infernale

Il primo Corto che mi ha genuinamente coinvolto in questa edizione! Un’ottima impostazione di gioco che mi ha ricordato più che vagamente alcuni micidiali labirinti di Herbie Brennan, con passaggi che portano in posti diversi a seconda della direzione in cui li si percorre.
Per nulla facile 1) raccapezzarsi nel labirinto, 2) trovare l’oggetto chiave (carinissima l’idea), ma soprattutto 3) riuscire a concludere tutto senza perdere tutti i PS. Eccellente l’idea di poter giocare senza dadi: forse però rende un po’ ridondante, a questo punto, l’opzione del dado (se posso farne a meno, perché complicarsi la vita?). Ho dovuto fare 5 o 6 partite per vedere tutto quel che il Corto ha da offrire. Complimenti anche per essere riusciti a offrire ben 5 finali differenti a un gioco tanto interessante, pur negli strettissimi limiti dei Corti 2021!

EGO
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Re: Corto 08 - Escape - Labirinto Infernale

Questo è tra i Corti che mi sono piaciuti particolarmente, inizialmente la mappa iniziale mi ha un po' spiazzato (a livello di ambientazione) ma leggendo il Corto tutto si è fatto più chiaro.
Ho apprezzato la parte regolistica non impegnativa (vi è possibilità di giocarlo anche senza dadi), l'easter egg dei libri mi è piaciuto (anche se in quel caso non ho capito la logica e sono andato a caso..) e l'enigma finale è stato impegnativo il giusto.

Filippo
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Re: Corto 08 - Escape - Labirinto Infernale

Voti dei Giudici:


Adriano:

Questo corto cresce di partita in partita.
Ci vuole un po’ di tempo per assimilarlo e comprenderne gli aspetti positivi, ma una volta trovati si ha tra le mani una piccola gemma in grado di regalare tante belle partite, anche perché il meccanismo di cambio dei mondi richiede numerose letture per capire quali sono le conseguenze e le possibili sequenze utili a sbloccare le varie sezioni di gioco.
Una delle cose che più mi è piaciuta di questo titolo è l’effetto “spaesamento” che si ha in numerosi passaggi, soprattutto nei cambi di mondo.

REGOLAMENTO: poche righe introducono al gioco, ma sono più che sufficienti per capire che non sarà affatto una passeggiata, anzi... La mappa, sebbene sia fin troppo semplice, da un piccolo tocco di eleganza al corto, tra l’altro aiuta anche il lettore a schematizzare le varie azioni e a dare un’immagine a quello che poi ci viene descritto nei paragrafi.
Il racconto offre anche la possibilità di giocare senza dadi, però bisogna dire che la partita e le sue dinamiche cambiano completamente: ho provato a giocare alcune partite senza i dadi, ma gli esiti sono così diversi rispetto al loro uso che ho desistito. Ripeto, bella l’idea, ma secondo me superflua.
TRAMA: un pochino vacillante, devo ammetterlo... cioè, praticamente il protagonista trasforma casa sua in un ambiente infernale per affrontare un demone. Mmhhh… come finirà? Con te che mangi un bignè al cioccolato, o che te che rischi di crepare? Ammetto quindi che ho faticato molto ad entrare nei panni del protagonista, anche se poi la parte ludica è stata divertente.
STRUTTURA: il racconto ripercorre la soluzione che hanno usato in diversi autori, cioè i salti da un mondo all’altro, in cui compiere in un mondo un’azione che poi ha conseguenze sull’altro, e così via. Tra i vari titoli che hanno proposto questo schema, questo è comunque quello che più mi ha appassionato.
C’è comunque da dire che, avendo una struttura a mappa ed essendo quindi possibile ripercorrere più volte le sezioni dell’appartamento nei due mondi, c’è il fastidioso effetto-loop tipico di quando, in una mappa, non ci sono i codici. Questo è un problema che, personalmente, toglie fascino alle strutture a mappa nei corti con così poche pagine, struttura che secondo me non ha senso. Cerco di spiegarmi meglio. Nelle strutture a mappa, i codici (o le parole d’ordine, o qualsiasi altro artificio utile allo scopo) servono proprio a questo: poter ripassare in un ambiente e affrontarlo con altri occhi. Passi di nuovo in un corridoio? La prima volta il tasto diceva tipo “Entri in un corridoio dalle pareti nere come la pece, che ti fanno rabbrividire”. Bene, se passi di nuovo in questo corridoio, la sensazione non dovrebbe essere più quella, ma tipo “Ripercorri il corridoio dalle pareti nere di poco fa”, perché non ha senso che il tasto al 50° passaggio specifichi che continuiamo a rabbrividire… Ecco, qui questo piccolo effetto-loop si percepisce.
PARTE LUDICA: divertente e per nulla facile. Certo, dopo varie partite si capiscono i meccanismi e tutto diventa più facile, ma comunque ha rappresentato una bella sfida.
Buona l’idea dei cinque finali, che danno ulteriore giocabilità a questo titolo.
E mi è piaciuto anche il richiamo ai titoli dei librogame, decisamente una bella trovata.
NARRAZIONE: niente di aulico, ma l’ho trovata estremamente funzionale al racconto, semplice, godibile e scorrevole al punto giusto.

Un buon racconto, quindi, che se avrete la pazienza di approfondire a dovere vi darà molte soddisfazioni.

Aloona:

Ah, i bei tempi in cui mi rinchiudevo in cameretta a disegnare pentacoli… cioè, a giocare ai librigame, sognando di dominare un demone! Al tempo non l’avrei evocato, anche perché non avevo una collezione così nutrita di Lupo Solitario da salvarmi la vita, ma chissà che l’isolamento non mi faccia venire la voglia a scoppio ritardato. In fondo, come ci fa notare l’autore, su Amazon si trova di tutto. Scherzi a parte, non riesco a esprimere meglio questo genere di “epicità”, con cui l’autore dimostra di non aver dimenticato il ragazzino di allora; scanzonata quanto un demone che si esprime in perfetto “cattivese” da gdr, ma quando sei dentro l’avventura con tutte le scarpe è sempre la minaccia più terrificante del mondo. E in una certa fase della vita sono sofferenze più tangibili del reale. Nel complesso, simpatico e senza troppe pretese, se non quella di regalare un piacevole quarto d’ora; il sistema è ben strutturato per rendere il senso di ansia e smarrimento e l’interazione ben congeniata. La chicca del Grimorio/Lupo Solitario, che buca la quarta parete, mi ha strappato un sorrisone.

FinalFabbiX:

“Escape – Labirinto infernale” è un corto che, pur presentando l’abusato dualismo mondo reale/inferno, fin da subito si distingue dagli altri: non saremo il solito protagonista sfortunato che deve viaggiare nel mondo demoniaco perché costretto, questa volta siamo noi ad aver forgiato il nostro destino e saranno solo le nostre scelte a determinare se ne usciremo vincitori o se la nostra arroganza ci si rivolgerà contro.

Se la sinossi mi ha incuriosito, alla stesso tempo l’introduzione mi ha immediatamente messo in difficoltà, perché non capivo se la storia andasse presa seriamente oppure no.
Il racconto, infatti, oscilla fra sezioni serie, epiche e drammatiche (il protagonista rischia continuamente di morire in preda a una pazzia che lo sta consumando lentamente!), e i continui easter egg che cercano di strappare un sorriso, strizzando l’occhio al mondo nerd, uno fra tutti la presenza dei volumi di Lupo Solitario.
So che a molti il corto è piaciuto e hanno addirittura gradito questo contrasto. Io, al contrario, mi sono sentito a disagio perché non riuscivo a capire con che spirito affrontare la lettura.

Oggettivamente, la parte game del corto è quasi ineccepibile: la struttura a paragrafi è organizzata benissimo, gli spazi del dungeon sono descritti con chiarezza e sintesi. Il tema del doppio mondo è centrale e viene coniugato in maniera originale, visto che la chiave per la soluzione degli enigmi è proprio il confronto fra le due realtà. L’autore si è dimostrato un maestro nel gestire un complicato dedalo di scelte, offrendo numerose possibilità di esplorare e interagire e un’altissima rigiocabilità.
Buona anche l’aggiunta della modalità Diceless.

Al netto di questi pregi, non posso non tenere conto che a me la storia proprio non è piaciuta. Ho trovato la trama poco interessante, piena di elementi visti e rivisti e scritta con uno stile che non è stato in grado di coinvolgermi o emozionarmi. Alcune scelte, che pure aumentano la rigiocabilità e l’interazione, le ho trovate superflue.

Anche gli enigmi non mi hanno convinto molto
- il primo mi è sembrato ragionevole, non troppo facile ma neanche troppo difficile e con una logica solida alle spalle
- il secondo, al contrario, non mi era chiaro prima della lettura delle soluzioni. Purtroppo, l’ho indovinato con un ragionamento sbagliato, per cui non sono in grado di valutarlo.
- quello che veramente non mi convince è il terzo pseudo-enigma, di cui non sospettavo minimamente l’esistenza durante la lettura. La scoperta di un collegamento fra sala e camera dà un senso all’introduzione del gioco, ma allo stesso tempo porta a chiedersi perché a inizio corto questo teletrasporto avvenga automaticamente e a fine corto no. In ogni caso, per come posto, l’enigma è praticamente irrisolvibile: è irrealistico pensare che un lettore decida di sua spontanea volontà di muoversi da un paragrafo a un altro senza nessuna indicazione in tal proposito o alcun tipo di feedback, solo sulla base di un’intuizione e seguendo un meccanismo che non viene usato in nessuna altra parte del testo.

In definitiva, un corto che, pur essendo sicuramente sopra alla sufficienza, non riesco ad approvare completamente nonostante i meriti oggettivi.

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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Re: Corto 08 - Escape - Labirinto Infernale

Adriano ha scritto:

è irrealistico pensare che un lettore decida di sua spontanea volontà di muoversi da un paragrafo a un altro senza nessuna indicazione in tal proposito

Sciolto il mistero sugli autori, rispondo direttamente wink Il passaggio si attiva quando dal paragrafo 14 scegli di andare al paragrafo 8. E' una scelta scritta esplicitamente nel testo (tuffarti nella pozza alla tua sinistra (8)), non viene richiesto al lettore di muoversi spontaneamente (sarebbe folle, sono d'accordo con te!).
Sicuramente è l'enigma più difficile da cogliere (perchè non viene presentato come un enigma!) ma non essendo necessario non è richiesto al lettore di risolverlo per completare con successo il Corto.

giax
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