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Corto 05 - Caccia maledetta

Corto 05 - Caccia maledetta

VOTAZIONI #2
(fino a domenica 20)



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Per votare, lasciate un commento con il nome del corto, un voto da 1 a 10 (con possibile mezzo punto), e una piccola recensione del racconto. Tenete conto sia dell'efficacia del corto, sia dell'attinenza al tema "L'eredità del passato: come scelte lontane nel tempo possono influire sul futuro".

Ricordo che a fine concorso, ci sarà una settimana extra in cui modificare o aggiungere i voti a 5 corti a piacere.

Buona lettura!

FinalFabbiX
Signore del Totoautori 2016
Cavaliere del Sole
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Re: Corto 05 - Caccia maledetta

Purtroppo non ci siamo. Non perché il corto sia scritto male o non ci sia un'idea intrigante di fondo, anzi da questo punto di vista mi ha soddisfatto. La trovata della società basata sui gemelli non per sangue ma per una sorta di atavica affinità mi ha convinto e leggendo l'introduzione mi sono anche abbastanza esaltato: mi aspettavo un corto-game serrato, sulle tracce di fuggiaschi imprendibili, con tanti colpi di scena e una struttura intricata e ben narrata. Di tutte queste cose ho ritrovato solo l'ultima: l'autore sa scrivere molto bene, il suo stile è avvincente, i personaggi ben caratterizzati e ha saputo ideare anche tre differenti epiloghi non scontati e che, seppur una certa amarezza di fondo li permei tutti, danno anche da pensare e rimangono impressi.
Al netto di questi pregi e dell'indubbia capacità dell'autore di scrivere bene e di coinvolgere il lettore, il lavoro però ha di fatto un grosso difetto di fondo: non è per nulla interattivo. Nelle 15 pagine proposte e nei 25 paragrafi realizzati c'è un solo bivio, circa a metà che crea due diverse diramazioni dell'avventura. Oltre a questo troviamo un secondo bivio in una delle due diramazioni che porta a un istant death (quindi in realtà la scelta possibile se si vuole continuare a leggere è una sola) e una scelta finale che propone due differenti epiloghi, uno molto amaro e l'altro con un briciolo di speranza in più. Tutto questo solo nella seconda diramazione: la prima prosegue di rimando in rimando fino alla conclusione, senza altre possibilità di influire sulla vicenda.
Presumo che l'autore sia inesperto e si approcci per la prima volta al genere adesso, almeno come creatore di storie a bivi: lo reputo pertanto acerbo e la sua inesperienza si è riflessa sul risultato finale, che è lontano dai vertici a cui il concorso ci ha abituato.
Puntualizzo che Caccia Maledetta alla luce delle ottime doti narrative messe in mostra e della buona idea di fondo merita comunque la sufficienza: ma secondo me è troppo semplice e troppo poco interattivo per poter competere alla vittoria finale. Nulla di male comunque: il concorso serve anche per affinare la propria tecnica, e qui le basi ci sono tutte l'autore l'ha dimostrato. Con un po' di esperienza in più già l'anno prossimo potrà tirare fuori un lavoro da podio.

Voto finale di Prodo: 6

Prodo
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Re: Corto 05 - Caccia maledetta

05 - CACCIA MALEDETTA

La domanda che vorrei porre a chi ha scritto questo corto è: perché non hai avuto abbastanza coraggio? Mi spiego meglio. È evidente che questo corto sia "interattivo" per modo di dire: c'è un solo bivio in tutto il racconto, ma in realtà questo non è il vero problema. Dopotutto non esiste un "numero di bivi minimo" per potersi parlare di narrativa non lineare. Tante Storie per Giocare di Gianni Rodari non era a bivi, aveva solo delle diramazioni finali, ma ha più carattere interattivo di tante opere che si fregiano del nome "librogame". Quindi sì, io mi arrischio a dire che esista un senso anche per un romanzo che ha UN UNICO snodo narrativo a metà, in cui il lettore decide come proseguirà la storia in qualità di regista, e non protagonista, ma solo nel momento in cui quello snodo è cruciale.

Tuttavia chi ha scritto il corto ha peccato di prudenza e ha diviso i due tronconi lineari del libro in paragrafi, una scelta incomprensibile e inutile, non volendo andare fino in fondo alla scelta di realizzare un'unica storia che si biforca in due. Paradossalmente, avrei apprezzato di più quella scelta: un racconto standard che si divide a metà a un certo punto, quattro paragrafi e basta ma narrati con tutti i crismi di un romanzo breve. Perché - e mi ripeto dopo il giudizio a Rodney Road - la strada che abbiamo di fronte come medium è sempre quella: continuare a impersonare i "fratellini deboli" di giochi da tavolo, videogiochi e giochi di ruolo, oppure cercare l'ibridazione con i romanzi, con quel tipo di narrativa che vende molto di più dei librogame pur essendo a livello qualitativo comparabile, se non peggiore.

Non avendo chi ha scritto creduto davvero nella sua provocazione, non posso a mia volta premiarla. Se invece non si è trattato di una provocazione, ma di semplice non conoscenza del medium, mi chiedo il senso di partecipare a un concorso per qualcosa di cui si ignora la struttura basilare. In entrambi i casi, il voto dev'essere inevitabilmente negativo, anche per la forma (meglio È di E', le caporali al posto delle virgolette e la punteggiatura nei dialoghi non è costante).

Voto: 5

Zakimos
Cavaliere del Sole
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Re: Corto 05 - Caccia maledetta

oltre a quello che han fatto notare i commenti che mi han preceduto sulla scarsa o nulla interattività, devo anche puntualizzare che purtroppo mi sembra che il corto non abbia nemmeno molto centrato il tema del bando, o perlomeno io non ne ho colto il nesso.

Ciononostante sono d'accordo con Prodo quando dice che l'autore SA scrivere. O perlomeno posso dire che il suo stile di scrittura appaga sicuramente i miei gusti. La storia è coinvolgente e a me è piaciuta molto.

Se dovessi giudicare solo quest'aspetto il voto sarebbe sicuramente positivo ma per i motivi precedentemente spiegati dovrei dare un voto negativo.

Scelgo di non votare e mi permetto, invece, di dare umilmente un consiglio all'autore: prova a riprendere questo stesso racconto e prova, quasi a ogni paragrafo, a immaginare una scelta e poi sviluppare ciascuna di quelle scelte. Secondo me hai tra le mani la traccia di un ottimo libro-game. Poi, perchè no, non essendoci nemmeno più il vincolo di non dover usare i dadi, potresti anche inserirci un semplice regolamento che permetta al protagonista di combattere coi dadi. Mi piacerebbe giocare a un libro-game così ben scritto

Budellaro
Maestro Ramas
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Re: Corto 05 - Caccia maledetta

Dunque… mentre lo leggevo ho pensato a uno scherzo, cioè a un racconto che semplicemente non era scritto di seguito ma veniva scomposto in paragrafi tanto per far vedere che non era lineare e fingere di essere un raccontogame. Poi ho pensato che non poteva essere così e che probabilmente c’erano degli indizi nel testo per muoversi di paragrafo in paragrafo, solo che non riuscivo a trovarli! Appena al 18 ho trovato un riferimento a “due” cose (non ricordo cosa) e ho pensato di saltare al 20. Avrebbe pure potuto starci, ma ho preferito procedere con la lettura sequenziale. Nel frattempo ho finalmente trovato un bivio! Purtroppo è stato l’unico e da lì sono arrivato all’inevitabile conclusione. Avevo confidato che quel “3” scritto in cifra e non in lettere al paragrafo 5 fosse un’indicazione segreta e invece niente.
Rileggiocandolo e selezionando l’altra diramazione la situazione cambia, ma non di molto: oltre a un bivio che porta a una instant death c’è solo un’ultima decisione finale. Per me è troppo poco per poterla definire letteratura interattiva. Manca sia la sfida per potersi conquistare il diritto di andare avanti in una lettura seppur lineare (ad esempio con enigmi o rimandi nascosti) sia il gusto di vedere cosa sarebbe successo “se avessi fatto una scelta diversa”. Quest’ultimo elemento è ovviamente presente, ma si esaurisce in una manciata di letture senza alcuna possibilità di scoprire retroscena nascosti, qualora ne fosse rimasta la curiosità al leggiocatore. Ho anche verificato se non mi fossi perso qualcosa per strada ma in effetti in tutte e tre le letture non mortali i paragrafi vengono usati tutti. Va però detto che questa penuria di scelte le carica di una grande importanza, si ha veramente l’impressione che una decisione piuttosto che un’altra porti a delle conseguenze drasticamente diverse, che è proprio quello che succede. Tema centrato in pieno, quindi.
Se l’aspetto ludico è carente, anzi quasi assente, dal punto di vista letterario mi sembra che siamo di fronte a un’ambientazione abbastanza suggestiva e originale. Non sono però un esperto di letteratura fantasy e quindi non mi sbilancio, comunque a me è piaciuto abbastanza. Certe scelte lessicali non mi hanno però convinto, come anche il fatto che si citi una capigliatura “alla mohicana” in un contesto in cui i mohicani con ogni probabilità non esistono: è vero che così il leggiocatore si fa subito un’immagine mentale del personaggio, ma il riferimento al mondo reale mette in prospettiva quello fantastico togliendogli un po’ di consistenza, si perde la “magia” di questo universo fantasy. Anche il nome del falco da questo punto di vista non mi sembra azzeccatissimo. Inoltre la punteggiatura a volte zoppica e “Krilion” mi sembra un termine più adatto alla fantascienza che al fantasy.
Penso che l’autore abbia del buon materiale per scrivere un romanzo o confezionare un gioco di ruolo, ma il Corto a stento si può definire tale. Il mio voto è 5 (cinque).

GGigassi
Barone del Sole
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Re: Corto 05 - Caccia maledetta

Caccia Maledetta è un racconto poco interattivo, senza regolamento o enigmi, l’ambientazione è ben sviluppata e ricorda certa letteratura etno-antropologica, è scritto in maniera avvincente, ad ogni cambio di paragrafo corrisponde un cambio di scenario, il ritmo è serrato, le sfide poste al protagonista sono tante e varie, dagli animali preistorici ai guerrieri dal nome troppo fantascientifico, dalle insidie del fiume all’infingardia dei mercanti, da cacciatore a preda.

Se è vero che non c’è un numero minimo di bivi per definire un racconto interattivo e ne basterebbe anche uno solo, è pur vero che questo deve essere determinante e creare due linee narrative, o almeno due finali, realmente differenti come avveniva nei precursori del genere. Questo non avviene in Caccia Maledetta dove i due finali sono abbastanza simili e malinconici.

Inoltre il racconto non è aderente al bando perché le scelte sono nel presente e non si capisce quali influenza abbiano, magari, sul futuro. Sarebbe bastato all’autore ambientare i finali nel futuro e mostrare come le scelte svolte nel racconto abbiano influito su di esso.

Scritto questo, l’autore avrebbe dovuto avere più coraggio nel differenziare le storie o i finali, e magari avrebbe dovuto leggere meglio il bando.

Il voto finale non può che tenere conto di queste considerazioni e questo non toglie che mi piacerebbe leggere una versione riveduta e ampliata del racconto in un delle due direzioni opposte prospettate dai recensori: o sviluppando una più ampia parte ludica, oppure trasformandolo in un romanzo interattivo dove la parte narrativa prevale su quella ludica: voto 4.

F.A.S.
Illuminato
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Re: Corto 05 - Caccia maledetta

Un autore alle prime armi, evidentemente. Ma c’è del potenziale. Lo stile è buono, seppur con certe ingenuità; c’è da lavorare sulla punteggiatura (meno virgole, più pause) e sui dialoghi (anche questi con troppe virgole, tra le altre cose).

Indubbiamente non c’è da prendere appunti o da consultare fonti esterne, ma… non c’è molto da fare in generale: ci sono 4 bivi in tutto, di cui uno conduce a una morte istantanea, e il resto è una lunga sequenza narrativa come nel Joe Dever dei tempi meno creativi. Insomma, l’autore aveva una storia in testa e ha voluto presentarla: ha fatto bene a mettersi in gioco. Peccato che abbia fatto giocare poco i lettori!

Non un Corto che possa competere per la vittoria, ma la compiutezza formale dell’opera è senz’altro incoraggiante per l’autore. Serve un po’ più di audacia e di creatività, e c’è la stoffa per arrivare lontano.

Voto: 6

EGO
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Re: Corto 05 - Caccia maledetta

EGO ha scritto:

c’è da lavorare sulla punteggiatura (meno virgole, più pause)

io invece di virgole ne avrei messe di più, pensa un po' smile2

GGigassi
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Re: Corto 05 - Caccia maledetta

CACCIA MALEDETTA

Allora vediamo. Una tribù con religione politeistica in cui le sacerdotesse dedicano la loro vita al culto. Una tradizione antica che lega i guerrieri, in maniera indissolubile, a un loro compagno, rendendoli gemelli nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore. Un vero e proprio matrimonio… ma senza consumonio! Ce n'è di carne al fuoco in questa intro per farmi annuire con la testa, incrociare le dita delle mani e farle scrocchiare. Si va a caccia!
Parto con la prima run. Quattro paragrafi di narrato, tutto sommato non male. Vabbè, un'intro lunghetta in cui l'autore/autrice vuole farci entrare nella sua storia. Una storia che, è chiaro, gli piace narrare. Poi, la luce! Un bivio. Vuoi seguire la figura sul sentiero? Cavolo, certo che la voglio seguire. Ecco, ed è proprio quello che faccio, perché da quel momento potrò solo seguire lo scrittore/scrittrice che mi racconterà una storia per ben 10 paragrafi di seguito per poi arrivare a un finale… tragico.
In questo corto (non game) si nota, più che negli altri, la grande voglia dell'autore/autrice di raccontarci la sua storia (la sua partita a D&D, come si suol dire nell'ambiente). L'ho percepita forte, e se fosse stato un concorso di corti letterari, l'avrei anche apprezzata. Solo che questo è un concorso di corti-game e, come giudice, devo valutare una serie di cose. Una di queste è la varietà di scelte proposte e qui, con soli due snodi di trama, è del tutto assente. Peccato, mi dico, perché la storia c'era (a tratti banalotta, come quando incontri la puzzola e perdi due ore a fare impacchi perché intossicato. La puzzola puzza, ma non intossica nessuno. Almeno quelle vere, quelle fantasy non saprei. Ma poi, che ha un superliquidator sta puzzola? O quando trovi una zattera e finisce nelle cascate. Ma guarda te questi sbadati che lasciano le zattere incustodite. Ma vabbè, ci sta eh! A me piacciono queste cose: "stiamo andando verso un'altissima cascata. Piena di massi appuntiti? È un classico. E andiamo!". O magari quella in cui veniamo descritti come due super guerrieri, i migliori della tribù, e poi in un dialogo mi ritrovo i due ganzi a dire: "Grazie per avermi curato dalla puzzola, siamo proprio due imbranati." Ma ero Schwarzenegger e ora mi ritrovo Danny De Vito? No, amico/a mio/a, questo proprio no. Non puoi farmi uscire dal personaggio così, neanche in un romanzo). Mi da l'idea che non l'hai saputa/voluta inserire nel contesto di un concorso di corti-game. Peccato.
Ma ha anche dei difetti.  Non voglio sedermi in cattedra. Non ne sono capace e non mi piace farlo, ma mi chiedo perché tu non abbia pensato a giustificare il testo, perché tutto allineato a sinistra? (e non è l'unico in concorso). Perché usare E' quando c'è È? Perché unire i dialoghi? (ok, per questioni spazio… ma giustificando il testo lo avresti guadagnato.) Questo mi fa pensare a un primo tentativo, un esordiente che si lancia in questo mondo. Bravissimo/a, continua così e non badare troppo alle mie farneticazioni, gli direi! Ci siamo passati tutti e non saranno certo queste cose a farmi pensare male del tuo corto.
Il tema del concorso. Anche qui mi trovo in difficoltà. Viviamo un'avventura nel presente (presente inerente alla trama). Concludiamo l'avventura nel presente. Punto. Dov'è l'eredità del passato? L'unico momento in cui si può tirarla per i capelli è: "gli incubi ti perseguiteranno per sempre." FINE. Mhhh… un po' deboluccio come "L'eredità del passato che bla bla bla…"
In sostanza, apprezzo tanto l'impegno di questo autore/autrice che di sicuro ha avuto il coraggio di provarci e, se la vediamo nell'ottica di volerci far vivere la sua avventura, ci è riuscito, ma se devo valutare un corto game, devo usare i mezzi a disposizione per un corto game. Se fai il giudice di una gara di 100m e ti si presenta uno con il giavellotto… be…
Per questo motivo non posso dare più di 4

ffdesign
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Re: Corto 05 - Caccia maledetta

Questo corto si gioca la sua parte game solo sui bivi. Purtroppo ci sono pochi paragrafi a sostenere questo compito (18 su 25 totali sono monouscita, tolti altri 4 che sono epiloghi.. rimane ben poco), per giunta sono anche belli lunghi!
Narrativamente si capisce che c'è una certa perizia e inventiva, anche se capitano ripetizioni evitabili e frasi costruite male come "Shack accorre e scaccia l’animale, prende la sua borraccia e ti lava la faccia" o incongruenze tipo "inseguendo il tuo migliore amico per spezzargli la vita e i sogni" dopo che ci è stato detto di recuperarlo vivo o morto. Era più logico "..la vita o i sogni". Fino a ingenuità (che mi hanno fatto sorridere, ma non credo fosse l'intento dell'autore) del tipo “Uhm, non mi piace, Bol. Lo senti questo rumore? Il fiume è in discesa.”
I finali sono ad alto tasso emotivo ma anche qui c'è un incoerenza con l'inizio e l'obbiettivo della missione :"Raggiungi i due traditori e portali qui per la cerimonia di purificazione, vivi o morti"

 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 riportarli vivi nel finale non passa in mente a nessuno
L'attinenenza al tema bisogna cercarla con il lanternino, forse riguarda l'incontro di anni prima con la mercante?
In conclusione è con dispiacere che considero insufficiente questo corto perché ho intravisto durante lettura, una penna promettente.
Voto: 4,5

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sancio
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