Sembra un corto slice of life e boom, vampiri. Leggiamo il regolamento e, nella sua semplicità, mi lascia qualche dubbio: mancano cinque ore all’alba ma ho solo quattro dita? Inoltre non mi convince troppo la storia della manipolazione del tempo. Posso modificare il passato dilatando il tempo nei ricordi e questo si ripercuote nelle ore che nel presente mi separano dalla morte… Ho capito bene? In ogni caso, partiamo. Cambio scena, epoca e stile. Bello! Mi piace la divisione in capitoli e l’adattamento della scrittura. Andiamo nel passato, nel ricordo del mio primo amore, e scegliamo d’istinto seguendo Ismael. Ah quindi quella spada è importante, capisco. Però non vogliamo perdere tempo che stiamo morendo tra 709 anni. Quindi continuiamo a inseguirlo ma finisce con un nulla di fatto. Andiamo a Venezia e c’è Katherine, arriva Ismael e il corto chiede subito la spada (ok, mi sa che abbiamo fatto una stupidata il capitolo prima) meglio fuggire con la dama. Ci inseguono, lei viene ferita e ci troviamo davanti a una scelta bella succosa, quella che ci fa discutere su cosa sia meglio fare. Alla fine concordiamo sul condannarla alla vita eterna. Ritorniamo nel presente, a Brooklyn, ma prima degli eventi del prologo… Poi il testo ci chiede se siamo soli o con Kathe. Ma in che senso? Il fatto che l’abbiamo salvata implica che sia con noi? O possiamo scegliere di lasciarla a casa sapendo cosa accadrà? Mah, nel dubbio dico che è con noi così non sbaglio. Una bella scena di combattimento stile Blade e di nuovo la spada… Vabbhè Kathe, andiamo con gli artigli. Grazie al mio potere di rallentare il tempo (?) ho la meglio su mio padre, che però prende in ostaggio la mia amata. Altra scelta tosta! Salvare lei o uccidere Ismael?

 Perché Ismael ci dà la caccia e vuole uccidere le nostre fidanzate? Idilca pare che si reincarni di volta in volta nelle co-protagoniste (addirittura nella nostra avversaria in uno dei finali) e mi fa pensare a una faida tra famiglie? E noi siamo come Romeo e Giulietta? Non so, rimango confuso. Come anche per quello che riguarda i miei poteri sul tempo… Posso rallentarlo, modificare il passato cambiando il futuro… Certo, questo rende il corto a tema, ma mi lascia abbastanza perplesso. Anzi, da amante delle opere criptiche che richiedono un confronto (adoro i film con finali aperti che creano una bella discussione) questo corto mi lascia un dubbio come autore: quanto è bene nascondere certe informazioni al lettore? Quando lasciare celato e quanto mostrare? Ma soprattutto, cosa? Quando un’opera non viene capita, rischia di lasciare una brutta emozione a chi ne usufruisce, magari offuscando le parti buone. Al di la dei limiti del bando, è giusto chiedere a chi usufruisce della tua opera di cercare le risposte fuori dall’opera per capirne la trama? Ripeto, da appassionato dei film che fanno riflettere con finali aperti che creano discussioni, amo confrontarmi con gli altri e trovare i significati nascosti… Ma fino a che punto nascondere? Sono consapevole che gli spiegoni non siano il massimo e non credo nemmeno che bisogna accompagnare il lettore per mano durante tutta la lettura, ma questo corto mi ha fatto riflettere sul fatto che forse bisogna abbondare un po’ con le informazioni, senza ricadere nell’infodump.

  Ogni capitolo ha degli snodi cruciali: nel primo non prendere la spada di Voda ti preclude uno dei tre finali, come nel secondo decidere o meno di vampirizzare la tua amata te ne preclude un altro; se non fai nessuna delle due finisci nell’unica ID senza passare dal via. Dico unica ID perché l’altra la considero un finale nascosto molto carino. A proposito di finali, davvero notevole come siano molto diversi l’uno dall’altro e tutti coerenti con le scelte: il primo finale, dove diventi come tuo padre, lo ottieni con scelte che portano Kathe alla morte, mentre il terzo solo se decidi di sacrificarti per lei, portando a un cambio di POV che ho apprezzato.