LA CACCIATRICE DI TAGL-IERI - Voto 8
Pregi:
Storia originale. Illustrazioni adatte al contesto. Scrittura ottima (ma attenzione alle virgole e alle frasi lunghe!), personaggi memorabili.
Ogrutta mi rimarrà in mente a lungo.
Il sistema per tenere il conto delle azioni ricorda, alla lontana “Il peso della cultura”: fai nella realtà ciò che succede in game. Funziona, anche perché il target sono i bambini, i quali apprezzano la fisicità. Occhio però che non si capisce se il piede va tenuto alzato.
Tema centrato alla perfezione.
Difetti:
Introduzione troppo lunga: tre paragrafi prima di scegliere non si possono vedere. Snellire e, soprattutto, accorpare!
La struttura del corto è monotona: è un lungo tunnel con 5 scelte che portano alla risoluzione finale, in cui si otterrà una vittoria o una sconfitta sulla base della “lista della spesa”. L’unico debolissimo tentativo di cambiare la struttura consiste nel far risolvere al 18 (prima del finale) la scelta del 2. Apprezzato, ma non basta.
Se tolgo il pugnale magico, il “vampiro” vince. Ci sto, ha senso. Le altre risoluzioni finali, però, mi lasciano perplesso:
lascio lì l’aglio e il mondo viene invaso dai non morti. Perché? Non dovrebbe essere il contrario secondo la tradizione? Come per il pugnale: strappo l’aglio al tipo, il tipo perde la protezione, i non morti vincono.
lascio lì il formaggio, l’umanità capisce che è un’arma contro i topi (credo) e i topi vengono sconfitti. Mi sta bene… nella terza scelta. Ma nella scelta del 17?
mangio il contenuto del tagliere in anticipo e la maga scompare. Perché? Ok, “it’s magic, you don’t have to explain it”. Ma ci sono due particolari che non tornano.
1) viene nominata una torta che non si è mai vista,
2) le altre modifiche allo spazio tempo (ad esempio, la vittoria dei topi perché abbiamo il piede alzato) non si verificano.
Tutto ciò ha un senso? Forse sì. Ma non posso stare a scervellarmi in un racconto che va avanti a scoregge e abbuffate. Se il target sono i bimbi, come lasciato intendere, allora anche il finale dev’essere comprensibile con facilità da un bambino.
In definitiva, un ottimo corto, ma con degli aspetti da rivedere. Avete ragione nel dire che l'ambientazione cita fortemente un librogame esistente, fra l'altro suggerendo che ci sia dietro lo stesso autore. Non so se voleva essere una simpatica citazione e non ci si aspettava che gli autori partecipassero o se magari tra i due team ci sono accordi pregressi o amicizia.
Per ora votatelo normalmente, noi intanto indaghiamo e capiamo il da farsi.