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Corto 17 - La cacciatrice di tagl-IERI

Re: Corto 17 - La cacciatrice di tagl-IERI

GGigassi ha scritto:

FinalFabbiX ha scritto:


1) viene nominata una torta che non si è mai vista,

Anch'io ho avuto quel dubbio, penso che semplicemente l'autore volesse sottintendere che ci viene data in quel paragrafo.

The cake is a lie!

powerbob
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Re: Corto 17 - La cacciatrice di tagl-IERI

Un corto spassoso, un'avventura leggera con una protagonista memorabile.
L'inizio molto (troppo) lungo mi aveva fatto temere un altro corto non-game, invece sono stato piacevolmente sorpreso. La lunghezza serve a presentare bene la situazione e i personaggi, anche se toglie spazio al gioco che infatti si conclude con poche scelte reali.
La protagonista è fantastica. Un personaggio studiato benissimo e calato ancora meglio nella parte. Meraviglioso vederla destreggiarsi in tutte le situazioni senza capire mai bene cosa stia succedendo, con l'unico obiettivo di avere la pancia piena alla fine della giornata.
Anche l'idea del tagliere è notevole (oltre al bel gioco di parole del titolo), raccogliere un pezzo di cibo a ogni salto temporale per poter tornare nel presente, facendo attenzione a non scombussolare il passato.
Qui però c'è il primo grosso problema: non si capisce perchè le nostre azioni debbano modificare il presente. E' chiaro il legame generico fra formaggio e topi, e così quello tra aglio e vampiri, ma nelle situazioni descritte non si capisce quale sia la conseguenza di togliere (o lasciare) quel pezzo di cibo. Tra l'altro i due alimenti sono ripetuti in due scene diverse, così che, anche se lo togliamo da una parte, in realtà rimane dall'altra. Mi risulta impossibile capire la relazione causa-effetto, sulla quale si dovrebbe basare l'intera vicenda.
La scelta di usare gesti invece di parole-chiave non mi è piaciuta, ma è un discorso personale. Non ho mai apprezzato legare i gesti fisici alla fruizione di librigame o giochi da tavolo. In questo caso, inoltre, è praticamente impossibile farlo dovendo usare una mano per leggere.
La scrittura è buona, pur con qualche imprecisione (le virgole nei discorsi diretti, in particolare. Inoltre con "ricciolino" ci si riferisce a un bambino, al massimo un ragazzo).
Il tema è decisamente rispettato.
L'utilizzo di una ambientazione già esistente è sfruttata bene, riuscendo a regalare al mondo del corto una profondità non scontata.
In definitiva, nonostante la struttura un po' traballante, resta un corto molto gradevole, la cui protagonista rimarrà facilmente nelle menti di tutti.
Voto: 7

giax
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Re: Corto 17 - La cacciatrice di tagl-IERI

Hehehe il bel corto!

Mi è piaciuto molto l'aspetto canzonatorio e dissacrante di questa opera: l'anti-eroina che scatena una serie di catastrofi per dei motivi stupidi. Ottimo il duo con la maga!

L'autore ha fatto un bel lavoro, molto divertente, che permette di uscire dei sentieri (forse troppo battuti) del fantasy classico e ci offre questa scorribanda in un mondo assurdo, con tanto di parodia e di situazioni assurde, ma che fanno crepare dalla risate! Bene le illustrazioni!

Dal punto di vista ludico, ci siamo quasi: attento, amico autore, ai gesti che fai fare ai tuoi lettori: a volte mi sono trovato senza braccia o mani disponibili. L'insieme mi ha ricordato le opere di Matteo “Hieronymus” Tolari.  Ci si può giocare più volte e va benissimo per un corto.

Credo che ci siamo con il tema del Bando.

Amico autore, non credere di avere finito così, eh! Se non fai un vero LG di nonsoquanto paragrafi con Ogrutta, scateno l'invasione degli Stavkokaz!

Il mio voto è 9, eh!

"We will survive, fighting for our lives, the winds of fortune always lead us on,forever free, for the world to see,the fearless masters, Masters of the sea"

Pirata delle Alpi
Erede di Misson
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Re: Corto 17 - La cacciatrice di tagl-IERI

Disclaimer: Ogni volta che leggo un corto dedicato a un target giovanile, sono molto in difficoltà a valutarlo. Quindi vorrei precisare che la recensione è da un punto di vista adulto e che quindi può apprezzare o non apprezzare fattori che, al contrario, possono piacere al target a cui è rivolto.

Prime impressioni: Quando apro il file vengo colpito dalla simpatica immagine che mi fa subito capire il target del corto. Inizio a leggere e sono un po’ spaesato dall’arrivo della protagonista solo dopo mezza pagina di descrizione del locandiere, ma Ogrutta è troppo simpatica! Il suo carattere gioioso e la sua parlata aderente al personaggio me l’hanno fatta adorare subito. Anzi, se non fosse per la sua parlata caratteristica in alcuni dialoghi non riuscirei a capire chi parla.

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  Poi vengo sorpreso dal volto mozzato di Goruk, di una truculenza che non mi sarei aspettato da un libro per bambini… Però alzo le mani (pun intended) visto che non conosco bene la sensibilità dei bambini d’oggi. Insomma, per guadagnarmi da mangiare devo portare un tagliere pieno di salumi a una maga al piano di sopra, ma non resisto e li mangio tutti. Quando entro nella stanza inciampo e il tagliere finisce al centro di un potente incantesimo temporale della maga, che ora sono costretta ad aiutare per tornare alla nostra era. La maga Clorinda mi fa promettere di non mangiare il cibo che raccoglieremo sul tagliere, ma io ho fame quindi annuisco furbescamente. E il testo mi chiede di incrociare le dita proprio come fa Ogrutta! Meraviglia! Appassionato dall’idea geniale continuo a leggere. Scelgo di mettere nel tagliere una porzione di carne secca, buona ma ci vogliono le mandibole allenate, quindi mastico l’aria…  E devo farlo fino alla fine?! Continuo ma le dita incrociate mi ricordano che sono affamata e non posso fare a meno di mangiare la carne… Che fa fallire l’incantesimo e Clorinda sparisce. Beh, mi consolo ingoiando quella fetta di torta (?), probabile conseguenza della magia temporale.
Aderenza al tema e narrazione: Lo stile di scrittura brilla per quanto riguarda i personaggi: Ogrutta mi è piaciuta fin da subito, e anche Clorinda, per quanto sia solo una “spalla”, ha dimostrato carattere;
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 peccato che al finale 22 se ne vada senza nemmeno salutarmi sad. Quello che non mi è piaciuto è la punteggiatura: ho sentito spesso la mancanza delle virgola e di qualche punto, soprattutto nei dialoghi. Un consiglio (non richiesto) che sento di dare a chi ha scritto il corto è di rileggere ad alta voce l’opera, così facendo si individuano periodi troppo lunghi o dialoghi in cui non si capisce chi finisce di parlare e chi inizia. L’aderenza al tema secondo me è centrata: c’è il viaggio nel tempo, e il butterfly effect trasforma le nostre piccole scelte in grosse deviazioni nella storia del mondo futuro. Peccato che non è sempre chiarissimo, ma approfondirò questo aspetto nella parte game.
Come ho letto il corto e gameplay: La forza di questo corto, oltre alla gobelina protagonista, è la meccanica di parole-chiave, o meglio di gesti-chiave. Quando ho visto il primo sono andato in brodo di giuggiole:
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  un’idea geniale per rispettare il bando, usare comunque delle parole-chiave per permettere le modifiche dell’effetto farfalla e un modo per far divertire e immedesimare il target di questo corto. MA già alla seconda scelta ho iniziato ad avere dubbi: scegliendo la carne secca mi viene chiesto di masticare l’aria, un’attività davvero scomoda da fare per tutta la durata del corto (come poi passarsi la lingua sulle labbra e tamburellare il dito sulla tempia) che, oltre ad affaticare, a volte risulta inutile. Facendo il grafo del corto mi sono accorto che alcuni gesti-chiave non servono a nulla, a prescindere dalla run. Nello specifico, gli unici gesti-chiave utili per sbloccare finali diversi sono: Tapparsi il naso, Alzare un piede, Tamburellare un dito sulla tempia; questi, rispettivamente, indicano: aver preso qualcosa con dell’aglio, aver preso il formaggio, aver suggerito all’oste il nome giusto della locanda. Non aver fatto nulla di questo porta al finale in cui i Necromanti dominano con le loro schiere di non morti (quindi aver preso l’aglio dal passato ha fatto vincere Lord Uriaga? Ma allora non dovrebbe essere un finale simile all’ID al 6?). Avere l’aglio e il formaggio porta a un’ucronia dove i ratti antropomorfi hanno stretto un alleanza con i vari regni del mondo che conoscevamo… Perché così facendo non potevano costruire le trappolone? O forse mi sto semplicemente troppi viaggi. Forse in questo corto, giustamente, il butterfly effect è completamente casuale, e per trovare il finale migliore bisogno solo fare più run. Invito chi ha scritto il corto a confermare/smentire queste mie teorie a fine del concorso!
L’eredità del corto (o altrimenti detto, cosa mi ha lasciato dopo la lettura): Ogrutta, eh! Io vuole benne benne a gobelina, eh!

Giudizio finale: Nonostante i difetti nella punteggiatura e nel gameplay, non posso che apprezzare questo corto simpaticissimo.

Periodonikes
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Re: Corto 17 - La cacciatrice di tagl-IERI

L'anonimato nel Concorso dei Corti esiste per vari motivi, tra cui uno sottovalutato: non caricare chi legge di aspettative. E invece stavolta è successo. Un inizio sfolgorante: una protagonista eccezionale, uno stile narrativo efficace, un'immagine STUPENDA e poi quel termine, apparentemente incomprensibile, che chi conosce gli autori (non uso il plurale a caso) non può non cogliere. E a quel punto le aspettative salgono e... non vengono pienamente soddisfatte.

Chiariamo subito: la cacciatrice è un corto estremamente gradevole, come sono stati gradevoli per me REDEMPTIO e altri lavori con una preponderanza esagerata di testi su gioco, una struttura che posso accettare senza problemi se proviene da un neofita; così come potrei perdonare un'impaginazione brutta, votata al guadagnare spazio a discapito della leggibilità, e forse (sottolineo forse) l'assenza totale di punteggiatura nei dialoghi.

Ma tutto questo, unito al fatto che la poca parte gioco presente mi è sembrata in balia del caso e neppure sempre coerente, diventa molto meno accettabile se proviene da soggetti con una pubblicazione alle spalle. Anche il mimare le parole-chiave non può sorprendere più di tanto chi conosce Il Peso della Cultura e altri lavori simili, rivelandosi anzi anch'essa un'idea riuscita a metà, nel momento in cui non si punta a usare i gesti e mantenerli come "prove", alla Vudù, (narrativa ergodica a tutti gli effetti!) ma solo come "trigger", ossia sostituzioni di parole scritte e basta.

Alla fine della Cacciatrice resta comunque il ricordo di una protagonista perfetta, di momenti esilaranti e di un'idea embrionale che può diventare molto di più. Il tema inoltre è assolutamente centrato, con una (credo) evidente citazione dei Simpson che è davvero perfetta per il concorso di quest'anno. Un bilancio positivo dunque, che dimostra che gli autori in questione dovrebbero:
1) scrivere meno
2) scrivere meglio!

ma continuare a scrivere, perché sono bravi a farlo e arriveranno lontano. Stavolta però, complice anche l'esservi fatti "beccare" così platealmente, da me ottenete "soltanto" un meritato 7, perché so che da voi posso aspettarmi di più.

Zakimos
Cavaliere del Sole
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Re: Corto 17 - La cacciatrice di tagl-IERI

DISCLAIMER: In queste valutazioni cerco di combinare il mio gusto soggettivo con una valutazione per quanto possibile oggettiva.
Il punto "POTENZIALE DI AMPLIAMENTO" non costituisce un elemento discriminante nella valutazione ma mi sembra giusto evidenziare se il corto, a mio avviso, potrebbe beneficiare di una futura versione estesa.

PRO
(+)  Protagonista caratterizzata benissimo
(+) Bella prosa funzionale al tono del racconto
(+) Illustrazioni arricchiscono l'esperienza
(+) Ottima l'idea dei gesti da compiere

CONTRO
(-) Prologo "mascherato" un pochino troppo lungo
(-) Non tutti i gesti hanno una reale utilità divertente ma si rimane un po' con l'amaro in bocca.

ADERENZA Al TEMA:Molto Buona
Come nel classico viaggio nel tempo si avranno conseguenze sul finale.

POTENZIALE DI AMPLIAMENTO: Come detto sopra, con qualche pagina in più si sarebbe potuto avere un grafo dove tutti i gesti avessero una reale conseguenza.


Giudizio Finale: Corto molto divertente, ben realizzato e perfettamente a tema.
VOTO 8

crocluc
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Re: Corto 17 - La cacciatrice di tagl-IERI

Devo dire che il Corto, per quanto simpatico, non mi ha convinto.
Innanzitutto, sono stato molto infastidito dai problemi diffusissimi di punteggiatura, specialmente in corrispondenza delle virgolette dei dialoghi, dove si sbaglia spesso con le maiuscole e le minuscole e mancano i segni di interpunzione. Ciò rende ostica la lettura, e in un paio di casi rende addirittura difficile capire chi sta parlando. Dal momento che la qualità della scrittura è buona, il problema è ancor più eclatante.

E poi quello che non ho gradito è che il peso delle nostre scelte si scopre tutto a posteriori, quando viene rivelato che quel particolare gesto sblocca quel determinato finale. Le scelte vengono quindi compiute tutte alla cieca, al punto che inizialmente mi figuravo una qualche attinenza tra i cibi scelti in momenti successivi (gorgonzola e noci, per esempio) prima di ritrovare tra le opzioni un coltello. Trovo che, in questo modo, i finali siano meno soddisfacenti, perché non c’è stato nessun impegno da parte del lettore per condurre la storia verso sviluppi non dico prevedibili, ma quanto meno immaginabili (salvo poi vederseli completamente stravolti da qualche colpo di scena, certo); e le successive riletture si riducono a un “aha, allora dovevo fare così per ottenere quel determinato risultato…”.

Il sistema scelto, dunque, si rivela di certo azzeccatissimo per un pubblico molto giovane, ma poco interessante per i miei gusti. Molto carina l’idea dei gesti, anche se poco pratica per il lettore, perché naturalmente rientra nell’ottica in cui un adulto legge il racconto e il bambino esegue. Narrazione e dialoghi sono divertenti e la lettura è piacevole.

Voto: 7

EGO
Barone del Sole
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Re: Corto 17 - La cacciatrice di tagl-IERI

L'impatto visivo di questo corto è stato fenomenale, davvero molto accattivante. Tant'è che è stato il primo corto che ho voluto giocare. Tuttavia, leggendo i paragrafi sono spuntate fuori alcune magagne. Prima fra tutte, non si può creare un'introduzione così lunga (per di più con un salto superfluo ad altri 2 paragrafi privi di scelte) considerando il target di età relativamente bassa. Se pure volessi divertirmi a far leggere il racconto insieme a un figlio/nipote, si annoierebbe dopo la prima pagina... Il che è un peccato, perché il sistema di memorizzazione eventi lo vedrei davvero azzecatissimo da combinare con un bambino, così che mentre io leggo lui assume le pose (fare tutto da solo è impossibile, considerando che alcune di queste mi fanno occupare entrambe le mani rendendo difficoltoso scorrere il file).
I finali non mi sono affatto dispiaciuti e anzi, condivido l'entusiasmo di Finalfabbix nel dire che forse questo è il corto che più rappresenta l'eredità del passato. Ogrutta poi è un personaggio super simpatico e caratterizzato, il cui modo di parlare si rivela fondamentale per distinguere i dialoghi nel testo ammassati tra loro (senza peraltro alcuna punteggiatura).
Penalità aggiuntiva agli autori che si sono resi altamente sgamabili inserendo fin troppi collegamenti superflui alle loro opere. Senza di essi, il racconto sarebbe stato altrettanto godibile e avrebbe permesso dei giudizi più imparziali. In fondo il bello di questo concorso sta proprio nel valutare dei corti senza sapere a chi appartengano.
Voto: 7

powerbob
Illuminato
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Re: Corto 17 - La cacciatrice di tagl-IERI

Corto bello.
Protagonista caratterizzato bene
Tema aderente al concorso e devo dire particolare e azzeccato il sistema dei gesti
Primi paragrafi "pesanti"
Bonus per le illustrazioni
Voto 7.5

DC One

mark phoenix 79
SIGN DEI TOTOAUTORI 2018/2020
Arcimaestro
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Re: Corto 17 - La cacciatrice di tagl-IERI

Il corto è abbastanza divertente, originale, con una meccanica che forse è già stata vista in alcune delle sue varianti in passato, ma la sua originalità va sicuramente premiate: anche se il sistema delle parole d’ordine non è canonico, è comunque una sfida nella sfida riuscire a completare il corto con alcune delle prove (anche se alcune sono davvero scomode...).
Anche la trama è interessante, e ho apprezzato molto il triplo significato nascosto nel titolo.
Lo stile è quello di uno SLATA, ma un minimo di sfida ludica c’è.
Le cose che, invece, non sono riuscito ad apprezzare, sono una generale difficoltà di lettura (a partire dalla mancanza dei link ipertestuali e della scarsa scorrevolezza dei dialoghi, che in alcuni passaggi hanno richiesto una lettura particolarmente attenta per capire il senso delle parole) e quel senso di “wall of text” in certi casi opprimente: ammetto che forse è più un difetto mio che mancanza dell’autore/autrice, ma certo un paragrafo 1 di due pagine e mezza è un po’ troppo, e non ho apprezzato neanche i dialoghi inframmezzati al testo (ok restringere lo spazio, ma a livello visivo mi piace che ci sia un certo “stacco” tra un dialogo e l’altro, e che la frase successiva inizi dopo un “a capo”, soprattutto quando cambia la persona che sta parlando. Qui invece è tutto ammassato.
Al netto dei difetti, è comunque un’opera coraggiosa, alla quale do 7.

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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