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The Making of: Farnese (titolo provvisorio)

Re: The Making of: Farnese (titolo provvisorio)

Prodo ha scritto:

Mi sembrano tutti ottimi punti, l'unico un po' "visto e rivisto" che secondo me stona è quello C. O quantomeno, questa amicizia la imposterei in termini molto rudi: diciamo che talvolta Camelia apprezza una certa saggezza che trova nelle parole di Berrocchia, ma fondamentalmente è sempre convinta che lei sbagli e sia o un'ingenua o una mistificatrice ( o entrambe le cose), e che se il destino la porterà a doverla combattere lo farà senza pietà, al di là del rapporto di simpatia che la lega a lei.

Il punto C è fra quelli scelti dal personaggio originale, lei la vede come una questione molto utilitaristica, ogni tanto ha bisogno di ninnoli e cure quindi la magia bianca è una necessità ineliminabile. Però il personaggio del gdr è molto work in progress, man mano che l'avventura procede si inventa un passato che giustifichi le azioni presenti, quello del librogame necessita invece di essere ben definito. Certo è un punto che va sviluppato meglio.

Prodo ha scritto:

I punti B e D sono davvero ottimi, caratterizzanto perfettamente il personaggio, l'A va bene come opzionale (potresti anche essere figlia di una famiglia che ha avuto ad esempio dei problemi e questi problemi ti hanno portata a sviluppare certe tendenze sanguinarie, ma anche come l'hai pensata tu è molto credibile)

Secondo me i due estremi dell'insano rapporto con il dolore non possono prescindere da un personaggio come Farnese, per quanto non credo mi sarà facile renderli evitando gli eccessi.

L'idea del punto A è che se uno lo sceglie che Farnese è seconda in linea di successione avrà degli atteggiamenti ancora più snob del solito, ma ha una maggiore disponibilità finanziaria ad inizio missione.

Prodo ha scritto:

mentre il punto E è potenzialmente eccellente ma va un po' chiarito. Pensavi a un disinteresse per la sessualità che fosse totale (quindi la Farnese non sente il desiderio degli uomini, e di conseguenza non vive normalmente la propria sessualità per un problema che potrebbe essere addirittura patologico), oppure che Camelia fosse un po' come Eymerich, ovvero talvolta senta un forte impulso sessuale ma lo combatta con tutte le sue forze e finisca per non assecondarlo mai perché lo identifica con il male assoluto?

Questa è una domanda interessante, ma prima di rispondere devo io per primo chiarirmi meglio quale taglio dare al librogame, al momento è interessante solo nella misura in cui mi dice che se l'aspetto viene scelto c'è inimicizia fra lei e "la sua stirpe".
Vediamola dal punto di vista dell'anonimo "signor Farnese": - Già una figlia cavaliere della fede chi me la sposa? Dovevo essere così disgraziato che faceva voto di castità? -
Se la sessualità appaia o no nel librogame è un aspetto sul quale non ho ancora preso alcuna decisione. Già avrà un taglio un po' diverso dai normali LG, ma ho dei dubbi sul creare un'opera per un pubblico troppo "maturo". Per quanto sia un aspetto spesso presente nei moduli ufficiali per K.K. che è dagli autori stessi se non erro definito un gioco di ruolo pensato per un pubblico adulto, ma sempre in una maniera goliardesca e caciara.
E una donna guerriera è sempre oggetto di "brame oscure e inconfessabili" manco fosse un Lhome.

Comunque per lo sviluppo del gioco per ora sto procedendo lungo il filone principale e aggiungerò le biforcazioni per la biografia solo dopo averlo completato,
Per ora sto procedendo con una abbastanza classica nell'impostazione, preludio in un centro abitato (relativamente lineare) e successiva esplorazione di una zona selvaggia che permetta molta liberà di movimento.

Ursha
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Re: The Making of: Farnese (titolo provvisorio)

Direi che hai chiarito tutti i punti, vediamo cosa uscirà fuori con il proseguio del tuo lavoro smile.

Prodo
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Re: The Making of: Farnese (titolo provvisorio)

Dopo una settimana di pausa per dedicarmi al mio vero lavoro e ad altri hobby ho ripreso a scrivere il librogame, attualmente sono ad 80 paragrafi, ma conto di arrivare già a 200 con la struttura base. "Se" continuo a questa velocità dovrei arrivare al mio obbiettivo di 300 in tre mesi.
Adesso devo risolvere un piccolo problema con la mappa del gioco, ma spero presto di avere un paio di risposte da alcuni disegnatori con cui ho collaborato in passato.


Ursha scrive:
*in che maniera si manifesta la violenza di farnese?
No'Akei scrive:
*umm...
Ursha scrive:
*è che sto cercando di farmi un'idea di come si comporta...
*non è certo una tipa che si tira indietro
*però non ha neanche la foga tipica della sword and sorcery
No'Akei scrive:
*cerca di controllarsi se in presenza di persone con cui potrebbe rovinarsi la reputazione (se ne ha ancora una)
Ursha scrive:
*non mi pare che sia comunque un personaggio generalmente in preda all'ira o sbaglio?
No'Akei scrive:
*no in genere no
*è della serie 'conto fino a 10 e penso a un buon motivo per non arrabbiarmi'
Ursha scrive:
*non mi pare neppure che pensi a se stessa come una guerriera o sbaglio?
No'Akei scrive:
*no non sbagli
*è parecchio riflessiva
*quando non si parla di roghi XD
Ursha scrive:
*hihi
*quindi lei/tu come si vede?
No'Akei scrive:
*si vede come una portatrice della parola del signore senza tempo
*e una portatrice della sua giustizia
Ursha scrive:
*potremo dire una specie di Jeanne d'Arch cattiva?
No'Akei scrive:
*cattiva no
*diciamo che usa metodi poco ortodossi a volte
Ursha scrive:
*beh mi pare che il suo comportamento in passato abbia dimostrato che ha una certa durezza nell'agire.
No'Akei scrive:
*si
Ursha scrive:
*è una forte sostenitrice delle punizioni corporali parrebbe
No'Akei scrive:
*è dura e ferma perché crede nella bontà di ciò che fa
Ursha scrive:
*soprattutto come metodo per sciogliere le lingue
*sese
No'Akei scrive:
*con certa gente non si può ragionare, punto
Ursha scrive:
*quindi in sintesi tu come lo vedresti il suo rapporto con la violenza?
No'Akei scrive:
*è una cosa che lei reputa necessaria per trattare con certa gente

Ursha
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Re: The Making of: Farnese (titolo provvisorio)

Immagino che No'Akei sia la giocatrice che interpreta Camelia. La Farnese è un personaggio che definirei incline alla commedia, nel senso letterale del termine: il mondo per lei cioè ha poche sfaccettature, e quelle che ci sono sono abbastanza collocabili in categorie non equivocabili. C'è il bene e c'è il male, e chi abbraccia il male deve essere convertito o punito. Ovviamente un atteggiamento simile comporta una grossa sicurezza in ciò che si crede e anche un ego molto grande, perché si deve essere convinti di poter discernere e giudicare costantemente cosa è giusto e cosa no, quindi dispensare giudizi e castighi, ergersi a depositari della verità in un certo senso.
E' un bel protagonista per un LG, controcorrente e adulto, credo che potresti fare un ottimo lavoro.

Prodo
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Re: The Making of: Farnese (titolo provvisorio)

In realtà la Farnese giocarice è più spinta dalla necessità che non dalla sicurezza in quello che crede. Il personaggio a volte ha dubbi ed esitazioni, ma infondo sente la responsabilità di essere colei che traccia la linea di reparazione fra ciò che è bene è male.
Le sue categorie non sono così semplici, vi sono il peso del suo ordine, della famiglia, un certa distanza fra la sua fede vissuta e quella che sente predicata, strani culti e demoni che si aggirano nell'ombra e la tormentano nei sogni... e il fatto di essere una donna che fa un "lavoro da uomini"
Con le porte di livello che si aprono ad ogni eclissi di luna, i demoni in libertà e i falsi dei qualcuno deve prendersi l'onere (e sottolineo che non è un onore) di mettere in atto soluzioni drastiche, poi diventa un lavoro più semplice quando a 10 anni comprendi che ti piace dare fuoco alle persone che unirti ad un ordine militante è il modo migliore per farlo e riconciliare devozione e gusti personali.
Ma non si studia le litanie dell'odio ogni mattina, forse vorrebbe essere anche più buona, ma è una figlia del suo tempo.

Ursha
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Re: The Making of: Farnese (titolo provvisorio)

per festeggiare il paragrafo 130 un piccolo assaggio
questo capita solo se dalla biografia si scieglie l'abitudine di autoinfliggersi dolore

Intimi Berus si tacere, mentre ti allontani leggermente da lui per agigungere un maggiore raccoglimento. Nel profondo senti di aver sbagliato ad aver perdonato con leggerezza le colpe dell'uomo, ben prima di conoscerle e senti il bisogno di espiare.
In silenzio ti inginocchi, prendi il tuo flagello e ti scopri la schiena, le frustate scendono su di essa come un balsamo che lenisce i tuoi dubbi e le tue titubanze, con i colpi ritmici arrivano anche il dolore e le lacrime, ma come ogni altra volta ti imponi di non gridare.
Quando hai terminato ti accorgi che anche il massicio Berus sta piangendo e con mani tremanti ti porge una fialetta di balsamo: "Questa è una ricetta che ci tramandiamo noi Guardiani dell'equilibrio per lenire le nostre ferite in battaglia, una guerriera come te merita di provarla."
Ti cospargi con il balsamo e immediatamente cominci a sentire la tensione del tuo corpo che si allevia, recuperi 3 punti di livello vitale.
Quando entrambi siete ritornati più calmi ti appresti ad ascoltare cosa l'uomo deve dirti.

Ursha
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Re: The Making of: Farnese (titolo provvisorio)

Molto ben scritto, trasmette tutto il tormento interiore del personaggio. Anche la contrapposizione tra il desiderio di affronatre l'auto-punizione senza esternare il dolore con urla, e l'incapacità di non piangere è azzeccata. Secondo me il libro ne guadagnerebbe insistendo molto su questo dilaniamento interiore di Camelia che la porta poi a compiere azioni "assolute".
Occhio a darci una rilettura Ursha, perché ci sono due o tre errori di battitura.

Prodo
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Re: The Making of: Farnese (titolo provvisorio)

Buongiorno a tutti, sono dominicella Camelia Farnese, cavaliere della Fede.
Ringrazio messer Prodo per l'aiuto accordatomi per l'iscrizione.

Per quanto riguarda gli errori di battitura me ne occuperò io personalmente essendo il correttore bozze oltre che la protagonista di questo libro.

Riguardo alla mia visione del mondo, rimando a questa discussione: http://ihoschronicles.wordpress.com/201 … e-seconda/

Se avete bisogno di chiarimenti non esitate a pormi domande in questa sede.

Sacra Malvasia proteggi i credenti con la corda e i ferri roventi

Camelia Farnese
la dama delle spine
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Re: The Making of: Farnese (titolo provvisorio)

Bel portrait, il che mi ricorda che dobbiamo implorare la Tatiana per una copertina. Anzi meglio se lo fai tu, perchè dopo che le ho detto che non mi interessa fare parte della community che ruota attorno al werid tale non lei non mi ha più risposto...

Ursha
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Re: The Making of: Farnese (titolo provvisorio)

Comunque io non ho mai sostenuto che Camelia fosse incline alla commedia, ho detto che d certe descrizioni di Ursha sembrava incline alla problema.
Forse quello che manca nel ritratto che ho letto e che secondo me renderebbe il personaggio più godibile nell'ambito di un librogame è una certa tendenza alla soluzione spiccia: alla fine negli esempi che ha fatto Camelia tutti più o meno, tranne il Negromante, hanno la possibilità di evitare la condanna. Ora questo secondo me è molto stuzzicante e  rispecchia il personaggio se chi evita il rogo può essere utile, vedi Berocchia: in alternativa, nell'ambito di un taglio "eymerichiano" del personaggio, a volte per ragioni di coerenza, prestigio, opportunità, anche roghi di personaggio sciocchi o innocui possono risultare utili.
Non parlo ovviamente di com'è Camelia, non posso certamente farlo, ma di come il personaggio renderebbe secondo me al meglio in un contesto narrativo come quello di un libro-gioco, che è certamente molto diverso da quello di un GDR.
E continuo sempre di più a pensare che un taglio "adulto" rispetto a un gamebook del genere sia inevitabile.
Il personaggio sta continuando a giocare le sue avventure nel frattempo? Sarebbe carino e utile che Camelia ci descrivesse come si evolvono le stesse e cosa accade per aiutarci a comprendere come progredisce la psicologia del personaggio...
P.S.

Benvenuta tra noi Camelia Farnese smile

Prodo
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